Come ben sapete (se non lo sapete siete delle persone orribili), venerdì scorso ho pubblicato la recensione del primo libro di questa -suppongo- saga. Avendo fatto i convenevoli già l’altra volta, inizio subito con il parlarvi del libro! Mi risparmio la trama ma ecco le caratteristiche principali e importanti:
Editore: Independently Published/Protowrite
Data di Pubblicazione: 12 gennaio 2019
Pagine: 242
Prezzo: 9,36€
La storia qui, continua a svilupparsi secondo diversi punti di vista cosa che, come vi ho detto già nella precedente recensione, mi piace molto. Riguardo questo libro in particolare, gli avvenimenti sono interessanti e c’è un grande movimento sotto le acque che prepara a quello che verrà che, a mio parere sarà anche la parte più bella. Avrei preferito fosse più lungo e sapere molte più cose ma questo è per una questione di curiosità mia, che non mi accontento. Per l’ambientazione abbiamo scoperto nuovi luoghi ma si è saputo veramente poco sulla vita che si tiene lì, su come è la burocrazia, chi è al comando e anche poco sulle descrizioni del luogo stesso. Sulla questione delle descrizioni si è già espresso lo scrittore, commentando la recensione del primo, dicendo che non essendo lui grande amante delle descrizioni ma più dei fatti riversa questa suo gusto anche nella scrittura ma che sta lavorando per ampliare le descrizioni nei libri successivi.
Riguardo i personaggi, se vi ricordate, nello scorso volume ho evitato di parlarvene per farvi un quadro più completo adesso. Parliamo prima dei personaggi di cui leggiamo i punti di vista. Kahyra, mooolto viziata e molto petulante. Si lamenta in continuazione della sua condizione. Capisco che perdere un padre rappresenti uno dei dolori più grandi e che cerchi vendetta ma lei è arrivata a un punto in cui è più spietata del dovuto, sfogando la sua rabbia e frustrazione su chiunque si trovi sul suo cammino. In alcuni momenti pare che non rifletta molto nelle decisioni di vendetta ma che agisca spinta dall’istinto e basta. In ogni caso è uno dei personaggi che preferisco e non vedo l’ora di vedere come evolverà la sua storia, soprattutto dopo ciò che è accaduto in questo secondo volume. Doran, si può dire che sia la sfiga fatta persona anche se con le ultime vicende la fortuna giri leggermente dalla sua parte. Un po’ deboluccio di carattere. Ceaser, alterna momenti di pura codardia a momenti in cui vuole fare il forte (anche se non gli riesce tanto). Segue tanto l’amore della sua vita ma pare non giungere mai a un momento in cui le decisioni siano prese realmente da lui ma sembra più che altro trascinato dagli eventi, deboluccio anche lui. Ygg’xor, per quanto possa essere un mercenario, è quello su cui più si può contare -tra i protagonisti-. Pirata si, ma dall’animo nobile e pronto a tutto per chi lo circonda e soprattutto per i suoi sottoposti. Ha una forte coscienza e senso dell’onore. Eryn, anche lei molto in balia degli eventi ma molto intelligente perché capisce di dover andare dove va il vento pur di sopravvivere. Questa cosa potrebbe farla sembrare “stupida” o così debole da farsi trascinare da ciò che le accade attorno. In realtà, a mio parere, è un ragionamento da persona forte perché fa e riesce a fare cose che non le piacciono, cose che non farebbe mai se non fosse costretta si ma le affronta comunque di petto e rispettando la sua dignità da principessa. Tra i personaggi secondari o comunque, non tra i protagonisti mi sono piaciuti in particolare Cento che, lo ammetto, è il mio personaggio preferito. Adoro la sua ironia e mi sarebbe piaciuto molto se avesse avuto anche lui una parte di racconto secondo il suo punto di vista. Sono super curiosa di sapere quali sono i suoi pensieri. Cyara la amo e stop perché è semplicemente una donna forte e adoro i personaggi come lei. Rize, non so perché ma adoro il suo essere “strano” e “diverso”. Non si capisce spesso quello che pensa ma si vede che ha una personalità forte e fuori dagli schemi. In ogni caso sono tutti abbastanza ben caratterizzati e mi sono piaciuti parecchio.
In fine, questo secondo libro mi è piaciuto tanto quanto il primo. Se vogliamo guardare il lato azione posso dire che mi sia piaciuto anche più del primo tuttavia ho avvertito anche qui alcune mancanze tra cui, come ho detto più su, avrei voluto che succedessero più cose. Decido di dare 4 stelline in attesa del prossimo libro che, secondo me, sarà una vera bomba!!😍
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4 risposte a “Il Lascito: La Caccia del Falco Vol II di Stefano Caruso – Recensione”
Ok eccomi qui 🙂
Allora innanzitutto grazie ancora, commento un paio di cose che mi hanno colpito della tua recensione.
Prima cosa, che mi fa davvero un gran piacere, è il fatto che avresti voluto fosse più lungo, vuol dire che ho fatto un bel lavoro anche di “aggancio” ai volumi successivi. Manterrò sempre una lunghezza simile comunque, perché è l’ideale per me per riuscire a correggere e pubblicare con costanza (meglio 1 volume ogni 6 mesi che 1 più grosso in un anno, anche dal punto di vista del lettore, che deve aspettare meno).
I prossimi volumi usciranno più ravvicinati, sto delineando la trama per tutta quella che sarà la seconda stagione del Lascito.
Poi per quanto riguarda i personaggi, sono davvero contento tu abbia apprezzato Eryn, che forse nel roster è quella in apparenza più “debole”.
E poi Cento, che è anche il mio preferito, ti anticipo che sto scrivendo dal suo POV nel prossimo romanzo.
Quindi grazie ancora e ci sentiamo presto per il vol 3! 🙂
Siii non vedo l’ora di vedere il POV di Cento 😍 A presto allora!
[…] di Stefano Caruso in arte Calvin Idol. Potete trovare i link delle recensioni rispettivamente qui e qui mentre i link per acquistarli qui e qui. Anche questo autopubblicato, la storia di questo libro […]
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