Nigredo di Walter Duprè – Recensione

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Inviatomi gentilmente dalla casa editrice Lettere Animate, ero davvero curiosa sulla storia che nascondeva questo libro. Ammetto di averlo letto con non poca fatica ma eccomi oggi a parlarvene!

Trama

Se la possibilità di modificare la realtà in tutto e per tutto fosse sotto il tuo dominio, come ti comporteresti? Se per farlo bastasse un semplice accordo vocale, un preciso canto, a cosa daresti vita? Questa storia non ha protagonisti, non presenta un oscuro male da sconfiggere, un malvagio essere da uccidere o fermare. Non c’è il bene, non c’è il male. C’è la vita. Mutevole, affamata. E quando il vento del cambiamento si leva violento, quando un canto genera qualcosa di ingestibile, chi ne percepisce la natura brama di poterlo controllare. Le forze in gioco si adoperano come qualsiasi essere vivente minacciato dalla natura stessa, cercando di coglierne il potere, nella speranza di poterlo soggiogare, controllare o… deviare.

Editore: Lettere Animate

Data di pubblicazione: 21 giugno 2018

Pagine: 434

Prezzo: 16,00€

Come detto su avevo grandi aspettative su questo libro, la trama offre sbocchi molto interessanti tuttavia devo ammettere che il libro non mi è piaciuto!

L’autore è stato bravo a descrivere le ambientazioni e a raccontare le battaglie ma, a mio parere, il racconto non presenta un vero e proprio filo logico. Cosa non mi è piaciuto? Ritengo che sia bello e positivo il racconto da un punto di vista esterno a chiunque, in modo da conoscere ogni punto di vista e ogni avvenimento con precisione oggettiva e non soggettiva di chi la vive, tuttavia all’inizio di ogni capitolo non è chiaro dove ci trattiamo né di quali personaggi si sta parlando. È bello l’intreccio di storie, tutti gli intrighi di corte ma è mal descritto l’ingresso dei diversi personaggi: è sbagliatissimo includere personaggi a inizio libro per poi non parlarne più ed è sbagliatissimo presentare nuovi personaggi nelle ultime 30 pagine. Saranno sicuramente movimenti atti a creare una base per un secondo libro ma allo stesso tempo, in questo primo libro si ha tanto l’impressione di “tutto fumo e niente arrosto”, nessun arco narrativo termina ma anzi tutto rimane in sospeso lasciando solo dubbi e curiosità, ma non quella curiosità positiva che porta il lettore ad attendere il seguito, è più un tipo di curiosità negativo e che fa giudicare negativamente il libro non essendo successo nulla di realmente concreto.

Parliamo adesso dei diversi ambiti che analizzo solitamente nelle mie recensioni. L’ambientazione è bella, il world-building mi è piaciuto molto, ben costruito e ben spiegato grazie alle descrizioni sempre ricche e chiare anche se spesso “di troppo”; ad ogni modo mi è piaciuto molto sia il meccanismo che fa muovere il mondo, il modo in cui venga utilizzato e spiegato cosa sia l’Aka sia i diversi intrighi ben studiati e ben intrecciati (molto alla Game of Thrones). I personaggi sono ben descritti e caratterizzati, scaturiscono molta curiosità ed è facile affezionarsi a loro anche se alcuni risultano alquanto inutili al fine della narrazione di questo primo libro. Cosa penso della storia risulta abbastanza chiaro da ciò che ho detto più su. Presupposti davvero belli anche se la trama non lascia molto intendere ciò che realmente ci si trova ad affrontare ma trattati in maniera molto “chiacchiericcia”

In fine, per quanto i presupposti possano essere stati positivi sono rimasta molto delusa da questo libro. Bel modo di raccontare, bel world-building e ottime descrizioni ma di sostanza ce n’è poca. Decido di dare 2.5 stelline a questo libro e lo faccio con molto dispiacere perché davvero la storia può dare tantissimo. Può darsi che il seguito mi piaccia da morire e dia 5 stelle ma questo primo libro mi risulta veramente scarno di contenuti ma più una voluminosa accozzaglia di belle parole e preludi per qualcosa che poi effettivamente non accade.

Se il libro vi interessa potete trovarlo qui!

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