Fiocco di Neve Nero di Stefano Impellitteri – Recensione

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Quando ho iniziato questo libro, non sapevo bene cosa aspettarmi tuttavia, Fiocco di Neve Nero, è stato capace di farmi provare una moltitudine di sentimenti tra cui ansia paura e gioia.

Trama

Steve, senza alcun controllo, muove gli oggetti nel sonno e questo lo fa sentire diverso dalle persone normali. Non ne parla per paura di essere considerato un mostro da chi gli sta intorno. Arriva in una nuova città e nella nuova scuola avviene l’omicidio misterioso di un ragazzo apparentemente causato da qualcuno con poteri simili ai suoi. Il protagonista inizierà con il suo compagno di stanza una ricerca del responsabile, mosso dal conflitto interiore di vendicare il ragazzo ucciso da quel misterioso assassino e l’idea di aver trovato un altro simile a lui. Poco alla volta, affiora un enigmatico mistero nel passato di quella scuola e Steve, ne sembra in qualche modo collegato, divenendo bersaglio di strane visioni. Cosa ha a che fare lui con quanto la scuola nasconde? Perché lui è in grado di muovere gli oggetti con la mente?

Editore: Self Published

Data di pubblicazione: 10 Dicembre 2018

Pagine: 416

Prezzo: 15,99€

Non perdiamo tempo e iniziamo subito a parlare del libro. La storia è molto interessante e mi ha incuriosita da subito. Mi è piaciuto molto come è evoluta. Incontriamo molte novità e qualche colpo di scena anche se in certi momenti è stato “tutto troppo facile” quasi a dire togliamoci da mezzo a questa situazione, la narrazione risulta scorrevole anche per questo motivo. Mi è piaciuto molto che la storia sia divisa in tre parti, l’ho apprezzato parecchio ed è stato utile ai fini della narrazione. C’è, inoltre, qualche piccola battuta cliché e qualche piccolo refuso ma nulla di disturbante. Lo stile di scrittura è buono anche se non è il mio preferito ma, questo, è un carattere puramente soggettivo. L’ambientazione è molto semplice ma anche molto interessante. Non è ambientato in nessun luogo specifico nel mondo ma la base fantasy mi è piaciuta molto perché si danno spiegazioni “reali”, fisiche o chimiche in base ai casi e alle necessità, per cui si riescono a fare certe cose e quali sono i meccanismi dietro esse. Questa, personalmente, è una cosa che ho adorato perché è rientra completamente nelle mie corde, un po’ come la serie tv Fringe per chi la conosce! Le descrizioni sono buone e permettono di immaginare l’ambiente circostante e le dinamiche delle scene che ci troviamo davanti. I personaggi mi sono piaciuti anche se, a parte il protagonista, non sono stati tanto caratterizzati ma sono stati in qualche modo “privati” delle emozioni mostrando un eccesso di razionalità. Steve, a mio parere, non è stato trattato -o meglio scritto- come adolescente. Ci sono, sì, i ragazzi maturi ma lui lo è “troppo”. Esempio: essendo ragazzo capita che faccia qualche marachella come giusto che sia, tuttavia ogni volta tende a giustificarsi e sottolineare “alla fine ho 16 anni, ci sta che io abbia questo tipo di comportamenti” quando non ce ne sarebbe proprio bisogno. Non so bene come spiegare questa cosa ma è come se si notasse il tocco “adulto” dello scrittore, come se influenzasse la caratterizzazione del personaggio. Ad ogni modo mi è piaciuto molto come si intreccia la storia di Steve con quella degli altri personaggi e, se dovessi sceglierne uno preferito, la mia scelta ricadrebbe molto probabilmente su Marcus.

Detto questo, nonostante qualche piccolo difettuccio il libro mi è piaciuto veramente molto, soprattutto il finale e le parole dell’ultima pagina. Devo dire che mi sono rimaste dentro e ritengo che sia questo ciò che è più importante in un libro. Ho deciso quindi di dare 4 stelline. Spero di leggere altro di questo autore che, anche se alle prime armi, sono sicura farà molta strada perché ne ha tutte le qualità!

Se la mia recensione vi ha incuriositi potete trovare il libro qui!