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Nemesis: In Principio – Recensione

Ho iniziato questo libro facendomi un’idea sulla trama e trovandomi di fronte cose molto diverse. Un libro su cui avevo grosse aspettative e che, sfortunatamente sono state deluse.

Trama

La vita di Madeline era una bugia. Una bugia creata ad arte dai migliori hacker in circolazione. Vestita dei panni di un insegnante, cerca di dare un senso di “normalità” alla sua vita, fino a quando, una mattina, un uomo venne a bussare alla sua porta. Simon Clark, adepto e devoto servo, riesce a rintracciarla e le fa una proposta scioccante. Il male doveva essere estirpato, la famiglia che per anni li aveva nutriti doveva cessare di esistere. Le chiede di denunciare la stirpe di Horus. Le sue due vite entreranno inesorabilmente in collisione e tutto prenderà una piega inaspettata. Troverà il coraggio di tradire l’uomo che ama? Ma la domanda che iniziò a tormentarla, fu: chi era davvero Madeline Ray?

Editore: Lettere Animate

Data di Pubblicazione: 26 Marzo 2019

Pagine: 312

Prezzo: 14,99€

Partiamo dal presupposto che la scrittrice ha uno stile davvero bello. Accattivante, prende da subito e ben scritto. La storia inizia davvero bene. Vediamo, appunto, la scena raccontata nella trama e piano piano scopriamo cosa è la stirpe di Horus e che ruolo aveva Maddy al suo interno. Tuttavia andando avanti la storia è come se avesse dei colpi di scena ma che in realtà sono situazioni che ribaltano tutto poiché nulla è come sembra ma non sono semplici ribaltamenti della storia/situazione ma portano proprio la trama ad essere differente e il libro risulta trattare di tutt’altro. Basato principalmente su complotti e ossessioni di cui si sente tanto parlare oggi (es. rettiliani), è un po’ come una pasta all’insalata in cui vengono messi troppi ingredienti. Quindi, da che doveva essere una storia di hacker, tratta questo argomento quasi per nulla o meglio l’autrice non parla di hacker di computer e sistemi come li conosciamo noi ma più che altro di hacker della mente come se esse stessa fosse un insieme di software. La storia, quindi, anche se ben chiara per come è scritta risulta confusa per i troppi elementi al suo interno. Ci sono, inoltre, scene che è come se fossero spezzate a metà o modificate in corso d’opera poiché da che persona A doveva prendere B e portarlo da C, C entra nella stanza e fare ciò che doveva fare con B (e altre situazioni simili). Le descrizioni sono accurate e fanno comprendere bene circostante e luoghi anche se le descrizioni dei personaggi non sono accuratissime. L’ambientazione è abbastanza semplice trattandosi di un urban fantasy dai tratti sci-fi. I personaggi sono privi di profondità. A parte la protagonista, per quanto si possa conoscere il loro passato si ha solo un cenno della loro personalità e ciò rende difficile affezionarsi a loro.

In fine, il libro mi ha intrattenuta e nonostante i difetti è un libro che ho letto volentieri e con piacere tuttavia di difetti ce ne sono parecchi e non si possono completamente ignorare. Ho deciso di dare 2.5 stelline con molto dispiacere perché lo stile di scrittura della scrittrice è veramente buono e credo che, con un po’ di crescita, possa fare grandi cose. Le voglio fare quindi un grande in bocca al lupo!

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