Ho sentito parlare e spammare di questo libro praticamente ovunque e sono stata super curiosa di leggerlo. Questa estate ne ho avuta l’occasione ma, proponendo l’articolo per un magazine non ho potuto condividerlo qui con voi e ne approfitto ora, durante la mia risalita.
Trama
È il sogno a scegliere il sognatore, e non il contrario: Lazlo Strange ne è sicuro, ma è anche assolutamente.certo che il suo sogno sia destinato a non avverarsi mai. Orfano, allevato da monaci austeri che hanno cercato in tutti i modi di estirpare dalla sua mente il germe della fantasia, il piccolo Lazlo sembra destinato a un’esistenza anonima. Eppure il bambino rimane affascinato dai racconti confusi di un monaco anziano, racconti che parlano della città perduta di Pianto, caduta nell’oblio da duecento anni: ma quale evento inimmaginabile e terribile ha cancellato questo luogo mitico dalla memoria del mondo? I segreti della città leggendaria si trasformano per Lazlo in un’ossessione. Una volta diventato bibliotecario, il ragazzo alimenterà la sua sete di conoscenza con le storie contenute nei libri dimenticati della Grande Biblioteca, pur sapendo che il suo sogno più grande, ossia vedere la misteriosa Pianto con i propri occhi, rimarrà irrealizzato. Ma quando un eroe straniero, chiamato il Massacratore degli Dèi, e la sua delegazione di guerrieri si presentano alla biblioteca, per Strange il Sognatore si delinea l’opportunità di vivere un’avventura dalle premesse straordinarie.
Editore: Fazi Editore
Data di Pubblicazione: 5 luglio 2018
Pagine: 524
Prezzo: 14,50€
La scrittura della Taylor ti trasporta immediatamente nella lettura; uno stile in sé molto particolare e diverso da ciò che siamo abituati a leggere. Dalla prima pagina all’ultima sembra di essere travolti in un sogno sublime e mai titolo poteva essere più azzeccato de “Il Sognatore”.
La storia ti cattura fin da subito e ti catapulta al fianco di Lazlo e al centro della sua vita. La narrazione è in terza persona e risulta scorrevole e affascinante.
L’ambientazione è un qualcosa di straordinario, mi sarebbe piaciuto tanto avere a disposizione una mappa. È possibile visitare posti magnifici con fauna e flora altrettanto sorprendenti, leggende e miti che risultano essere realtà. La Taylor gioca molto con la fantasia del lettore senza cadere in buchi di trama o incoerenze. Ci sono colpi di scena forti e alcuni che sono così tanto desiderati dal lettore da risultare lettermente prevedibili. I misteri di Pianto non appartengono più soltanto a Lazlo ma chiunque legga e, ad essi, si aggiungono i misteri di Lazlo.
Le descrizioni sono accuratissime senza mai essere eccessive, ciò permette una completa immedesimazione e una forte empatia nei confronti dei personaggi.
I personaggi sono caratterizzati benissimo, ognuno con il suo carattere e le sue caratteristiche predominanti. È facile affezionarsi a loro e comprendere o odiare i loro pensieri e comportamenti. L’autrice è stata capace di far provare forti sentimenti nei loro confronti. Ha mostrato benissimo le loro forze ma anche le debolezze che fanno parte del loro più intimo io, quelle che a stento mostrano a se stessi. I cattivi hanno i loro punti deboli, i loro conti in sospeso. I buoni probabilmente non lo sono appieno.
In poche parole stiamo parlando di un libro – primo di una duologia – ricco di magia e meraviglia ma non è solo questo! È ricco di tormento e sconcerto. Colpi di scena e suspance. Passione e amore. Un libro che non manca di nulla, pieno di emozioni piacevoli ma anche negative. Il tutto è favorito dalla mano della Taylor che è stata capace di creare un mondo a sè. Non un mondo perfetto, ovviamente, perché nessun mondo lo è e questo rende solo il tutto più reale agli occhi del lettore favorendone ancora una volta l’immedesimazione.
Un libro che qualsiasi sognatore dovrebbe leggere.
È il sogno a scegliere il sognatore, non il contrario.