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Nevernight: I Grandi Giochi, Jay Kristoff – Recensione

Lunedì vi ho parlato di Nevernight, è arrivato il momento di parlarvi del secondo libro di questa trilogia tanto discussa.

Trama

Mia Corvere, distruttrice di imperi, ha trovato il suo posto tra le Lame di Nostra Signora del benedetto omicidio, ma sono in tanti all’interno della Chiesa Rossa a pensare che non se lo meriti. La sua posizione è fragile, e non si sta affatto avvicinando alla vendetta cui agogna. Ma dopo uno scontro letale con un vecchio nemico, Mia inizia a sospettare quali siano i veri moventi della Chiesa Rossa. Al termine dei grandi giochi di Godsgrave, Mia tradisce la Chiesa e si vende come schiava per avere la possibilità di mantenere la promessa che ha fatto il giorno in cui ha perso tutto. Sulle sabbie dell’arena, Mia trova nuovi alleati, feroci rivali e domande ancora più incalzanti sulla sua affinità con le ombre.

Editore: Mondadori

Data di Pubblicazione: 03 Settembre 2019

Pagine: 467

Prezzo: 20,00€

In questo secondo libro vediamo Mia alle prese con notizie scioccanti riguardo la Chiesa Rossa e con un nuovo, assurdo piano per raggiungere i suoi obiettivi: uccidere Scaeva e Duomo. La trama come viene sviluppata in modo eccezionale con i già conosciuti parallelismi tra passato e presente e le assai discusse note a piè di pagina. C’è l’introduzione di tanti personaggi nuovi e anche un “ritorno al passato” per quanto riguarda l’ ambientazione. Parlando di quest’ultima la parte “straordinaria” non è tanto quella riguardante la città in cui si svolge la maggior parte degli avvenimenti, quanto tutto ciò che riguarda il Venatus Magni e le prove create dagli editorii per “intrattenere” il pubblico. Io credo che si debba fare un patto con il diavolo per arrivare a pensare certe cose. Per quanto riguarda i personaggi, i miei preferiti di questo libro sono sicuramente Sidonius e Cantalame. Furian, per quanto bigotto, non mi è dispiaciuto. Come prima, sono sempre super sospettosa verso Ashlinn. Ho amato la durezza di Mia ma anche – e ancor di più- il suo essere umana e la sua empatia “inaspettata” (forse non è così stronza come ci vuole far credere).

Ad alcune persone “I grandi giochi” è piaciuto meno di “Mai Dimenticare”, a qualcun altro di più. Riguardo ciò io non riesco bene a definire una mia posizione in merito perché ho vissuto la lettura di questa trilogia come un unico grande pezzo. Ad ogni modo ci sono stati alcuni colpi di scena MA qualcosa ero riuscita a predirla. Anche questo 5 stelline.

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