#CatillbooksIntervista Rebecca Mazzarella

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Hey lettori! Oggi torniamo con la rubrica dedicata agli autori emergenti! Oggi parliamo con Rebecca Mazzarella, autrice di Anthea di cui potete trovare la recensione qui! L’intervista sarà divisa in due parti: una prima parte in cui troverete le domande e una seconda parte in cui ci sarà un piccolo spazio in cui sarà l’autrice stessa a rivolgersi ai lettori ma bando alle ciance e iniziamo!

Intervista

  • Cosa ti ha ispirato “Anthea”?
L’idea per Anthea è arrivata grazie ad un sogno in cui mi ritrovavo a camminare per le strade della mia città quando all’improvviso venivo circondata da una nebbia fitta e mi ritrovavo in un bosco. Da qui è nata l’idea di Loto che passeggiava per il bosco dietro casa e veniva morsa dal serpente.
  • Quanto c’è di te in questo libro?
Tantissimo, come in ogni storia che scrivo. È una rielaborazione delle esperienze, dei sogni, delle persone che mi circondano o che incontro casualmente per strada…
  • Quale personaggio ti assomiglia di più e quale, invece, è il tuo preferito?
È difficile dire quale personaggio mi assomiglia di più perché ognuno di loro ha qualche lato del carattere che mi rispecchia, come se fossero tanti piccoli pezzettini che compongono la mia anima.
Il mio preferito è sicuramente nonno Sgurfio, non ho mai avuto la possibilità di conoscere i miei nonni e me li sono sempre immaginati come lui: goffi, saggi e simpatici
  • C’è qualche autore o libro a cui ti sei ispirata scrivendo “Anthea”?
In quel periodo stavo leggendo la trilogia di Italo Calvino (il visconte dimezzato, il cavaliere inesistente e il barone rampante) e Dino Buzzatti (il segreto del bosco vecchio). Mi hanno ispirato moltissimo in quanto la natura per me è fonte di mistero e fantasia.
  • Per seguire i propri sogni capita, a volte, di dover rinunciare a qualcosa. È stato così anche per te? Puoi dirci qualcosa di più?
Rinunciare non è la parola giusta. La rinuncia è sempre qualcosa di imposto e questo può creare danni, oltre al fatto che la maggior parte delle volte ci rende infelici. Per quanto mi riguarda è tutta questione di priorità e di essere onesti con se stessi. Mi sono chiesta come volevo impegnare il mio tempo libero, come creare spazio per fare ciò che volevo e come potevo dargli un senso. Ho tagliato rami secchi, le abitudini ormai superflue e cercato di ottimizzare i tempi. Scrivo tutti i giorni finché non raggiungo una quota di parole stabilite. Spesso riesco a raggiungere l’obbiettivo, altre volte sono meno prolifica però una cosa è certa: cascasse il mondo, ogni giorno devo scrivere.
  • Cosa fai quando non scrivi?
Impazzisco! No scherzo… Più o meno. Comunque cerco di fare altro: yoga, passeggio, leggo, sto con le persone che amo…
  • Qual è il tuo autore preferito?
Ce ne sono molti ma voglio dirti Scott Westerfled. Amo i personaggi che crea e le ambientazioni, il suo modo di scrivere e di farti immergere nella storia. A mio avviso è molto sottovalutato nella sfera del fantasy e dello steampunk.
  • Qual è il tuo libro preferito o un libro che rileggeresti volentieri e perché?
Un libro solo? Difficile! Amo moltissimo “Dracula” di Bram Stocker (che ho letto varie volte), “L’Esorcista” di W. P. Blatty, Henry james con “il Giro di Vite” (anche questo l’ho riletto con piacere), “1984” di George Orwell, “Il ritratto di Dorian Gray” di Oscar Wilde, “Cuore di Tenebra” di Joseph Conrad, “Cime Tempestose” di Emily Bronte. È impossibile scegliere solo un libro…
  • Stai lavorando a qualcosa al momento?
Si, sto lavorando a vari progetti. Su Wattpad sto pubblicando a capitoli una fanfiction su Dorian Gray che si intitola appunto “Dorian”, poi ci sono altri lavori in cantiere, alcuni di questi sono finiti e da editare, altri invece li pubblicherò a brevissimo.
  • Come mai il self-publishing?
Dopo moltissimi rifiuti da case editrici grandi e piccole, ho deciso di provare col self-publishing.
Ci ho pensato molto prima di “buttarmi” però alla fine ho capito che CE o meno avevo soprattutto voglia di mettermi alla prova, volevo capire cosa poteva pensare la gente della mia scrittura, delle mie storie e il self-publish  è stata la risposta piu ovvia.
È stata un’esperienza positiva e ha rinforzato la voglia di coltivare la mia passione. Purtroppo la vita è troppo breve per aspettare un editore che si accorga di me e poi, potrebbe effettivamente essere che a loro non interessi quello che scrivo quindi…

Credo nel mio sogno e ci credo con tutto il mio cuore!

Spazio all’autrice

Caterina, ti ringrazio per avermi dato la possibilità di rispondere alle tue domande e curiosità, non solo su Anthea ma anche sulla mia vita e gli altri progetti.
Non ho mai avuto la possibilità di ringraziare anche tutte le persone che hanno dedicato il loro tempo prezioso per leggere Anthea e Dorian e spero vorranno leggere anche altro in futuro.
Come dice Stephen King un libro non viene mai scritto da una sola persona e l’ho capito solo dopo quando, con la scusa di parlare di Anthea, ho avuto la possibilità di conoscere persone nuove che ancora oggi mi supportano e mi spingono ad andare avanti con entusiasmo e positività.
Quindi non posso fare altro che dire GRAZIE DI CUORE!

Torniamo a noi! Sono super contenta di aver fatto questa intervista, Rebecca merita veramente molto e ha grandi capacità. Le auguro il meglio ♥️