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Review Party: Il Richiamo delle Spade, Joe Abercrombie – La Prima Legge

Quando ho saputo dell’uscita di questa Titan Edition sono subito stata colta da una grande curiosità e non potevo perdermi il Review Party ad esso dedicato! Ma bando alle ciance e iniziamo a parlare di Il Richiamo delle Spade, primo libro della trilogia La Prima Legge.

Trama

Logen Novedita è un guerriero in fuga dal Nord di cui è stato il campione idolatrato tanto dai nemici che lo vorrebbero morto come dagli amici che farebbero meglio a crederlo tale. Perché dentro di lui si annida il Sanguinario, un’ombra per cui orrore, fuoco e morte sono un banchetto al quale invitare tutto e tutti. Glokta l’Inquisitore trascina il proprio corpo torturato nei palazzi del potere, investigando su una cospirazione in grado di ribaltare l’ordine costituito. Il giovane Jezal dan Luthar, che forse si accontenterebbe della propria bellezza, sfacciataggine e abilità nella scherma, scoprirà che qualcuno nutre grandi e pericolosi progetti per lui. Il Maggiore West deve lottare contro la propria sorella, l’idiozia delle gerarchie militari, e la costante feroce emicrania. Nelle vene della misteriosa e intrattabile Ferro Maljinn scorre sangue di demone, e una sete di vendetta che minaccia di travolgere un Impero. I loro cammini sono destinati a incrociarsi nella guerra che chiude le sue fauci sull’Unione da Nord a Sud, mentre alle ombre del passato e ai sortilegi si sommano le nuove, devastanti forze dell’oro e della tecnologia. Con questo affresco, ricco di pathos e umorismo nero, che comprende rovine ciclopiche e bettole, schermaglie politiche e duelli brutali in un cerchio di scudi, mercenari e prostitute, regine e banchieri, Joe Abercrombie ha portato il fantasy verso nuovi confini, capaci di fondere J.R.R. Tolkien e i noir americani, il realismo di G.R.R. Martin e l’ironia citazionista di Tarantino.

Editore: Mondadori

Data di Pubblicazione: 19 Novembre 2019

Pagine: 1152

Prezzo: 28,00€

La storia è un incrocio di diverse storie e punto di vista. Inizialmente non è ben chiara l’utilità del singolo personaggio, del perché stiano parlando di lui ma pian piano viene fuori una trama complessa e che unisce la storia e le vite di tutti i personaggi. La lettura all’inizio risulta un po’ lenta ma si riprende bene, ci sono scene che fanno trattenere il fiato e a un certo punto non si fa altro che pensare a cosa porterà la storia (anche e, soprattutto, quando non starai leggendo). L’ ambientazione è molto interessante, non ci è ancora tutto chiaro alla fine del primo libro ma poco alla volta vengono spiegate molte cose soprattutto per quanto riguarda la “storia del mondo” ossia ciò che ha portato ai giorni in cui si svolge la storia. In questo primo libro ancora non è del tutto chiaro come viene creata e utilizzata la magia ma poco dopo l’inizio del secondo vengono rivelate diverse informazioni utili (sì, sto un più avanti). Le descrizioni sono molto ricche: rendono ben chiari gli ambienti e le scene. Io, personalmente, non sono tanto amante delle descrizioni corpose ma in questa circostanza non mi sono pesate affatto, anzi, le ho sempre lette con attenzione e interesse. I personaggi sono ben descritti e caratterizzati, sono davvero molti quindi lo scrittore è stato veramente eccelso nel creare un carattere per ognuno di loro. Ci sono personaggi stupidi e astuti, cauti e avventati, bravi e cattivi. Attualmente il mio personaggio preferito è Logen tant’è che l’ho definito una patanella sbucciata chi ha letto il libro può capire! Bayaz per me è un personaggio molto interessante anche se ancora un po’ troppo enigmatico, spero di riuscire a cogliere ogni sua sfaccettatura per quando terminerò la trilogia. Mi stanno molto antipatici, invece Glokta (che mi ostino a chiamare Glotka) anche se sento/spero che ci sarà una bella evoluzione per quanto riguarda il suo personaggio anche se i capitoli dedicati a lui non sono i miei preferiti. E poi c’è Ferro, astio e stupidità all’ennesima potenza anche se, essendo una schiava, ci sta che non sia il massimo dell’acume ANCHE SE dicendo questo mi sento di generalizzare troppo perché ci sono anche schiavi intelligenti e quindi contrasti a gogo nel mio animo 😩. Parlerò degli altri personaggi meglio nella prossima recensione (sarà un evento un po’ lungo haha 😬)

In fine, il libro è molto, molto ben scritto. Cattura l’attenzione del lettore e crea la giusta avidità di conoscenza. C’è aria di mistero, c’è ansia durante i combattimenti.. insomma tutti i sentimenti giusti. Il finale delinea quella che sarà la trama del seguito ma lascia un alone di curiosità perché sappiamo quali sono i piani dei personaggi, i loro prossimi movimenti MA non sappiamo come si svolgerà tutto e, in più, ci sono alcuni interrogativi non risolti. Oltre i personaggi antipatici che, vabbè è anche l’autore che li vuole così quindi non c’è neanche da ritenerla una pecca, c’è una cosa che mi ha infastidita durante la lettura: ossia che ogni personaggio ha una sorta di motto personale e che spesso e volentieri ci ritroviamo a leggere. Questa cosa nello specifico non la apprezzo in nessun libro e, in particolare in questo, mi è risultata molto ridondante. In ogni caso è un libro che VALE molto e che mi sento di consigliare vivamente, 4.5 stelline!

2 risposte a “Review Party: Il Richiamo delle Spade, Joe Abercrombie – La Prima Legge”

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