Marzo 2020
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La Spada del Destino, Andrzej Sapkowski – Recensione

Prosegue il gruppo di lettura a tema The Witcher e a febbraio abbiamo letto La Spada del Destino mentre, l’11 Marzo inizierà la lettura de Il Sangue degli Elfi!

Trama

Geralt di Rivia è uno strigo, un assassino di mostri. Ed è il migliore: solo lui può affrontare un basilisco, sopravvivere a un incontro con una sirena, sgominare un’orda di goblin o portare un messaggio alla regina delle driadi, fiere guerriere dei boschi che uccidono chiunque si avventuri nel loro territorio… Geralt però non è un mercenario senza scrupoli, disposto a compiere qualsiasi atrocità dietro adeguato, compenso: al pari dei cavalieri, ha un codice da rispettare. Ecco perché re Niedamir è sorpreso di vederlo tra i cacciatori da lui radunati per eliminare un drago grigio, un essere intoccabile per gli strighi. E, in effetti, Geralt è lì per un motivo ben diverso: ha infatti scoperto che il re ha convocato pure la maga Yennefer, l’unica donna che lui abbia mai amato. Lo strigo sarà dunque obbligato a fare una dolorosa scelta: difendere il drago e perdere Yennefer per sempre, o infrangere il codice degli strighi pur di riconquistare il suo cuore…

Editore: Editrice Nord

Data di Pubblicazione: 10 Marzo 2011 (rigida) 24 Ottobre 2019 (flessibile)

Pagine: 438

Prezzo: 18,00€ (rigida) 14,90€ (flessibile)

Questo romanzo, a differenza del precedente ha i capitoli più lunghi ma SOPRATTUTTO nonostante si continui a vedere il tutto sotto forma di storie i salti temporali sono molto minori e ci si concentra soprattutto su due cose: il rapporto di Geralt con Yennefer e il rapporto di Geralt con Cirilla. Più forte di questi due temi però, come suggerisce già il titolo, c’è quello del destino. Ci si chiede se la sola forza del destino sia sufficiente o ci sia bisogno di un qualcosa in più. La storia, quindi, pur seguendo la grande linea del destino, segue anche queste altre due linee. L’ambientazione è la stessa del libro precedente e quindi con un misticismo misto a folklore e diversi elementi fantasy classici. Le descrizioni sono leggermente più accurate e piene rispetto a Il Guardiano degli Innocenti, quindi totalmente approvate. Per i personaggi, affrontando diverse avventure anche qui abbiamo diverse nuove conoscenze che però subito svaniscono. Una menzione speciale va ad Occhietto che resterà sempre nel mio cuoricino insieme a una lacrimuccia. Come dicevo prima questo libro si concentra molto sulle storie di Yennefer e Cirilla per cui approfondiamo la conoscenza della prima e vediamo per la prima volta la seconda.

Pur essendo, questo, un libro di transizione che in particolar modo prepara al successivo (che sarà un vero e proprio romanzo dando uno stop ai “racconti”) ha scaturito in me un sacco di sentimenti ed è, al momento, il mio preferito tra i due. Non vedo l’ora di iniziare Il Sangue degli Elfi e di parlarvene, questa serie mi sta prendendo tantissimo e non posso smettere di consigliarla a chiunque. 5 stelline

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