Review Party: La Grazia dei Re, Ken Liu

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La settimana scorsa abbiamo avuto, tramite la mia tappa e quelle delle altre ragazze, nel blog tour, modo di conoscere un po’ le divinità nel romanzo, quella che è la geografia, la gerarchia sociale e tanto altro. La giornata di oggi, invece, è dedicata interamente alle recensioni. Ancora una volta ringrazio la Mondadori per aver fornito la copia e Ylenia, di Cronache di lettrici accanite, per aver organizzato l’evento!

Trama

L’Imperatore Mapidéré è stato il primo a unire i diversi regni dell’arcipelago di Dara sotto il dominio della sua isola d’origine, Xana. Dopo ventitré anni, tuttavia, l’Impero di Xana mostra segni di debolezza. Mapidéré è sul letto di morte, i suoi consiglieri complottano mirando ciascuno al proprio interesse, persino gli dèi sembrano adirati. Come se non bastasse, decenni di crudeli angherie e di dispotico potere hanno fatto sì che la popolazione non abbia nulla da perdere da una rivolta, ma molto da guadagnare. È questo il mondo in cui vivono Kuni Garu, un affascinante perditempo poco propenso alla vita onesta, e Mata Zyndu, l’impavido figlio di un duca deposto, discendente di una nobile stirpe particolarmente colpita dalla ferocia di Mapidéré, che ha giurato di vendicarsi. Sembrano l’uno l’opposto dell’altro, ma durante la ribellione contro il potere imperiale i loro sentieri si incrociano in modo imprevedibile: diventano amici inseparabili, fratelli, e insieme combattono contro immensi eserciti, serici vascelli volanti, libri magici e divinità dalle forme mutevoli. Ma una volta che l’imperatore è stato rovesciato, Kuni e Mata si trovano a capeggiare fazioni rivali, con idee molto diverse su come si dovrebbe guidare il mondo, e su cosa sia la giustizia.

Editore: Mondadori

Data di Pubblicazione: 19 Maggio 2020

Pagine: 612

Prezzo: 24,00€

La storia è partita calma, vi ho già parlato della situazione politica nel mio precedente articolo, per cui non mi ci soffermerò molto adesso. La storia ha una forte impronta politica, è ricca di intrighi e ribaltamenti. Si nota molto l’impronta asiatica, il racconto procede con cautela, abbiamo modo di vedere i pensieri e i punti di vista di tutti i personaggi principali, la narrazione è in terza persona. Alcune cose mi sono sembrate prevedibili. È molto interessante vedere come si comportano e reagiscono i personaggi alle vare vicende che accadono e come evolvono; la cosa più interessante, però, è vedere come le divinità interagiscono all’interno della storia. Oltre ai personaggi che lottano per la libertà o per conquistare terre, vediamo le divinità che cercano, a loro modo, di portare avanti il loro “campione”, in modo da difendere il territorio a loro consacrato. Ci sono rivalità tra loro, ma esiste anche un patto secondo cui non devono immischiarsi, in maniera diretta, nelle faccende degli uomini (cosa che, ovviamente, non rispettando, cercando vari escamotage per metterci il loro zampino). In questo, è interessante però vedere, soprattutto, le loro conversazioni, i loro pensieri e le loro battaglie interne.

Le descrizioni sono molto accurate, rendono in maniera eccezionale personaggi, ambienti e azioni. Non sono mi sono mai sentita confusa riguardo a qualche avvenimento, nonostante gli elementi fantasy.

Dell’ambientazione vi ho già parlato, come detto più su, nell’articolo precedente, dedicato alla gerarchia sociale. Ci troviamo in un’Asia antica, ma allo stesso tempo futurista. Abbiamo elementi di antichità come le divinità, la gerarchia sociale e gli usi e costumi. Abbiamo, però, anche elementi di una tecnologia propriamente loro. Troviamo gli elementi fantasy in particolari specie animale, divinità e anche in queste stesse tecnologie, le quali risultano essere costruite con materiali semplici, ma allo stesso tempo sono impraticabili nella vita reale.

I personaggi sono davvero tanti e di tanti tipi diversi. Per quanto possano essere ben distinti, c’è un valore intrinseco a tutti, ed è l’onore. È molto semplice vedere una crescita all’interno dei personaggi ed è bello affezionarti a loro e immedesimarmi. Una cosa che ho amato tanto di questo romanzo è il forte valore che si da alla donna. Ci sono delle mancanze, ma è per far vedere i due lati della medaglia, poiché poi quelli che dovrebbero essere i giusti valori emergono sempre forti e distinti rispetto al resto.

In fine, questo romanzo mi è piaciuto molto. Sono davvero felice di aver partecipato tanto all’evento e non vedo l’ora che pubblichino i seguiti (si parla di una trilogia). Ci sono tante cose che mi hanno portata a leggere tutto d’un fiato, a voler sapere come proseguisse la storia e voler conoscere le sorti dei personaggi che tanto ho amato. Ci sono, tuttavia, alcuni momenti lenti e prevedibili. Parecchie delle tecniche usate in questa guerra sono rappresentate dal far spargere pettegolezzi o menzogne per far rivoltare le persone, e questa cosa non mi ha fatta impazzire. A parte questo ho adorato tutto e mi sento di consigliare vivamente il romanzo a tutti! 4 stelline.

Di seguito trovate le tappe delle altre recensioni!

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