Review Party: Alice nel paese delle meraviglie e attraverso lo specchio – Alice, Dorothy & Wendy, Lewis Carroll & Lyman Frank Baum & James Matthew Barrie

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Ciao lettori! Eccomi con il secondo articolo del giorno per parlarvi di questa meravigliosa edizione dei Draghi che comprende le tre famose storie per bambini! Vi terrò compagnia per ben tre giorni, perché parlerò delle tre storie in maniera distinta. Prima di iniziare vorrei ringraziare il blog Io resto qui a leggere per aver organizzato l’evento e la casa editrice per aver fornito la copia.

Trama

Alice e le sue avventure nel favoloso Paese delle Meraviglie, di là e di qua dallo specchio. Wendy, l’amica di Peter Pan che per molti lettori è la vera eroina dei romanzi con il bambino che non vuole crescere. Infine Dorothy, la piccola protagonista portata da un tornado nel fantastico mondo di Oz. Tre ragazzine curiose e audaci, al centro di tre grandi classici che, ciascuno a suo modo, hanno saputo celare sotto le spoglie del racconto di fantasia messaggi e metafore della vita. Questo libro è l’occasione per rileggere i tre romanzi – Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie, Peter Pan e Il Mago di Oz -, cogliendone la grande modernità.

Editore: Mondadori

Data di Pubblicazione: 17 Novembre 2020

Pagine: 540

Prezzo: 25,00€

Nella recensione di oggi vi parlerò della parte del drago relativa ad Alice, quindi di Alice nel paese delle meraviglie e Alice attraverso lo specchio. È la prima volta che leggo il famosissimo romanzo e ammetto che non potevo uscirne più confusa. Ci si ritrova praticamente catapultati nel mondo della regina di cuori. Nella vita ho visto diverse trasposizione cinematografiche della storia, sia animate che non, e ammetto che la mia preferita e sicuramente quella di Tim Burton anche se quella meno vicina alla storia reale.

La storia è praticamente un’insieme di avvenimenti assurdi e inverosimili. Alice è una bambina e inevitabilmente ha un’immaginazione fervida, ma la cosa che più di tutto mi ha meravigliata è stata la fervida immaginazione dell’autore che è riuscito a ricreare quel tipo di follia in una maniera veramente e assurdamente accurata. Ma non solo, perché durante la storia Alice recita diverse poesie e l’autore ha avuto anche la genialità di creare anche quelle. Io non capisco come abbia fatto a non uscire confuso anche lui dalla scrittura stessa del romanzo. Vi dirò che più della storia in sé sono comunque le conversazioni la parte più sconclusionata. Oltre a ciò l’edizione presenta delle meraviglie a livello di grafica e impaginazione, ma anche delle illustrazioni che per me sono state un po’ creepy.

In fine, mi dispiace che questa mia recensione sia un po’ breve rispetto alle solite che scrivo, ma l’opera in sé è così conosciuta e breve che, ammetto, mi mette in leggera difficoltà. Ricca di follia, se non l’immagine della follia stessa è allo stesso tempo una genialata ma anche di una confusione disarmante, quasi non seguisse un filo. Mi sento di dare 4 stelle perché l’ho trovata super affascinante.

Review Party: Gideon la Nona, Tamsyn Muir

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Ciao lettori! Eccomi oggi a parlarvi di uno dei romanzi più attesi (almeno da me) di quest’anno: Gideon la nona. La settimana prossima, invece, vi parlerò del secondo romanzo più atteso di quest’anno, ma ancora non vi dirò quale! Prima di iniziare voglio ringraziare Red Kedi per aver organizzato l’evento e la casa editrice per aver fornito la copia.

Trama

Allevata da ostili monache calcificate, valletti vetusti e un’infinità di scheletri, Gideon è pronta ad abbandonare una vita di schiavitù – nell’aldiquà – e una da cadavere rianimato – nell’aldilà. Prenderà la sua spada, le sue scarpe e le sue riviste zozze e si preparerà a un’audace fuga. Ma la nemesi della sua infanzia non la lascerà di certo andare senza chiederle qualcosa in cambio.
Harrowhark Nonagesimus, Reverenda Figlia della Nona Casa e prodigio della magia ossea, è stata convocata. L’Imperatore ha invitato tutti gli eredi delle sue fedeli Case a prendere parte a un torneo all’ultimo sangue fatto di astuzia e abilità. Se Harrowhark avrà successo, diventerà un’onnipotente servitrice immortale della Resurrezione; ma nessun necromante può ambire all’ascensione senza un paladino. Senza la spada di Gideon, Harrow fallirà e la Nona Casa morirà.
Chiaro, ci sono sempre cose che è meglio se restano defunte.

Editore: Mondadori

Data di Pubblicazione: 17 Novembre 2020

Pagine: 456

Prezzo: 22,00€

La storia è molto figa e innovativa. Sinceramente è la prima volta che leggo un libro che parla di necromanzia (se ne conoscete altri, suggeritemeli please) ed è stato super interessante leggere dei vari tipi, o specializzazioni se vogliamo, di necromanzia possibili ed esistenti. Ha reso la trama, già molto interessante di suo, ancora più accattivante. Quello che si trovano ad affrontare Gideo e Harrow non è tanto un torneo all’ultimo sangue come viene detto dalla trama, ma piuttosto una serie di sfide che riguardavano sia le abilità sia l’intelletto del singolo necromante, se poi si sfocia nel sangue… beh, può capitare. Se siete alla ricerca di una storia ricca d’azione e scene da cardiopalma, non è qui che la troverete. L’azione c’è, ma non così tanta quanta se ne aspetterebbe. Non è un romanzo che corre, non si salta da un avvenimento all’altro. È però ricco di sorprese, è sorprendente, c’è ansia per determinate situazioni che si vengono a creare ed è ricco, super ricco, di colpi di scena. Io l’ho trovato veramente interessantissimo sia per argomenti trattati che per dinamiche.

Le descrizioni sono molto accurate, ho sentito alcune persone che hanno definito il romanzo lento e credo che questo sia influenzato anche da questo. Tuttavia non è l’unica cosa che salta all’occhio. La narrazione è in terza persona, ma segue in tutto e per tutto il punto di vista di Gideon, questo le conferisce forti toni ironici, che ho adorato, e una leggera volgarità, che ho adorato ancora di più. Rendiamoci conto che la storia parla principalmente di morti e ossa, questo tipo di narrazione ha reso il tutto essenzialmente più leggero e ha smorzato notevolmente i toni cupi della storia.

L’ambientazione è super figa, credetemi. Non ve ne voglio parlare come al solito perché ritengo ci siano tante, TROPPE, cose che devono essere scoperte man mano che la lettura si svolge. Mi limiterò a dire che c’è un bell’incrocio tra elementi che si possono definire arcaici, come la necromanzia, ed elementi futuristici, ci troviamo nello spazio, in fondo. C’è quindi il sistema magico che fa riferimento unicamente alla necromanzia, e una forte minaccia che però ancora non conosciamo, ma è più che chiaro ed evidente che lo faremo nel prossimo romanzo. In generale è evidente un gigantesco alone di mistero a coprire tutto, ed è anche evidente che non sarà facilissimo scacciarlo.

Ho adorato i personaggi di questa storia come pochi in questo periodo. Gideon e Harrow sono una coppia veramente mitica. Gideon è un personaggio fantastico ed è servita principalmente a smorzare i toni di questa storia un po’ macabra. È divertente, è volgare e porta con sé una dolcezza insospettabile. Ha avuto un passato difficile, è cresciuta in un ambiente che non le apparteneva e ha sempre avvertito questo stacco. È un personaggio misterioso, assai misterioso a mio parere perché ci sono cose che nonostante tutto credo (ma soprattutto spero) ci vengano svelate in futuro e che, se così non sarà andrò personalmente a cercare Tamsyn Muir per punirla per il più grande buco di trama nella storia. Harrow è un personaggio altamente criptico a sua volta. Abbiamo scoperto diverse cose sul suo conto, ma a parer mio la conosceremo davvero solo nel prossimo romanzo. Anche lei ha sempre portato sulle spalle un immenso fardello, a cui se ne aggiunge un altro proprio adesso. Un personaggio che voglio veramente conoscere meglio e approfondire. Anche i personaggi secondari sono stati meravigliosi, ho amato e amerò per sempre alla follia Palamedes, se esistesse un gioco lui sarebbe il mio top player.

In fine, GIDEON LA NONA È LA VITA E DOVETE CORRERE AD ACQUISTARLO O VE NE PENTIRETE PER IL RESTO DEI VOSTRI GIORNI!! 5 stellinissime

Come la terra destinata ad accoglierti morente, allo stesso modo io morirò: e là sarò sepolta. Nostro Signore così ha fatto a me, e altro ha aggiunto, se null’altro che la morte può separarmi da te.