Review Party: Gli Inganni di Locke Lamora, Scott Lynch

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Ciao lettori! Oggi vi parlo di un romanzo molto atteso quest’anno: la trilogia dei Bastardi Galantuomini (anche se io rimarrò per sempre convinta che si chiamino bastardi gentiluomini). Vi dico solo che prima a stento sapevo dell’esistenza di questi romanzi e che adesso sono la mia droga quindi GRAZIE Ylenia di Cronache di lettrici accanite per aver organizzato l’evento e GRAZIE casa editrice per aver fornito la copia!!

Trama

Nella misteriosa città di Camorr un orfano ha vita dura, e spesso breve. Ma il giovane Locke Lamora riesce a eludere la morte e a non farsi catturare come schiavo, fino a diventare un furfante provetto sotto la tutela del Forgialadri, un talentuoso artista della truffa. A capo della banda di fratelli dalle dita leste, noti come Bastardi Galantuomini, Locke diventa presto celebre, e si fa beffe persino del più temuto re della malavita. Ma tra le ombre si annida qualcuno di ancora più ambizioso e micidiale. Di fronte a un sanguinoso colpo di stato che minaccia di distruggere qualunque persona o cosa che abbia un senso nella sua esistenza, Locke giura di sconfiggere il nemico al suo stesso gioco crudele. Costi quel che costi.

Editore: Mondadori

Data di Pubblicazione: 01 Dicembre 2020

Pagine: 612

Prezzo: 18,00€

La storia è veramente molto particolare e simpatica, durante la lettura non mancherà occasione per fare una bella risata. La narrazione è in terza persona, ricca di colpi di scena e salti temporali e, sì, alcuni di questi colpi di scena sono dati anche da questi salti temporali (cosa che ho apprezzato particolarmente). Alcune persone hanno trovato difficoltà, a causa di questi salti, ad entrare nella storia, per me invece l’hanno resa solo più interessante.

«Rubo soltanto perché la mia povera cara famiglia ha bisogno dei soldi per vivere!»

Bugiardo!

«Rubo soltanto perché questo mondo malvagio non mi per- mette di trovare un lavoro onesto!»

Bugiardo!

«Rubo soltanto perché devo mantenere quel povero pigrone del mio fratello gemello, la cui indolenza ha spezzato il cuore di no- stra madre!»

Bugiardo!

«Rubo soltanto perché sono rimasto temporaneamente vittima di cattive compagnie»

Bugiardo!

«Rubo soltanto perché mi ci diverto un casino!».

Bastardo!

Le descrizioni sono molto accurate, alcune volte forse leggermente di troppo, ma le ho apprezzate da morire perché non c’è cosa più interessante di vedere i vari retroscena delle marachelle organizzate dal gruppo dei Bastardi!

L’ambientazione non è del tutto svelata, la storia si concentra soprattutto sulle vicende che vedono al centro il nostro Locke Lamora. È super interessante conoscere le gerarchie del mondo dei ladri, così come la scala sociale fuori e dentro di esse, il modo in cui tutto coesiste in maniera “pacifica” e silenziosa. Di solito mi dilungo a spiegare le varie caratteristiche di un’ambientazione con tanto di religione e caratteristiche geografiche (qui ci sono tre lune), ma questo romanzo, anzi questa trilogia, a mio parere va letta e vissuta e scoperta man mano che prosegue la lettura. L’unica cosa che vi dirò, quindi, è che ha dei tratti un po’ steampunk e pirateschi, ma questo lo si legge anche nei titoli.

I personaggi, in fine, sono molto particolari. Alcuni con buone intenzioni, altri un po’ meno, ma tutti inevitabilmente hanno una caratterizzazione fantastica. Locke Lamora non lo si può spiegare, lo si deve conoscere e basta, un po’ anche per lo stesso discorso che vi facevo per l’ambientazione, e lo stesso discorso vale anche per tutti gli altri personaggi.

In fine, non potevo terminare l’anno senza aver letto questo romanzo. La lettura mi ha dimostrato proprio che lo necessitavo. Non vedo l’ora di recuperare i seguiti, ma questo vale assolutamente 5 stelline!