Shadowhunters: Città di Ossa, Cassandra Claire – Recensione

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Ho letto la saga di The Mortal Instruments (e neanche tutta ma 5 su 6) troppi anni fa e ho approfittato delle nuove edizioni create dalla Oscar Vault per cimentarmi in una rilettura. Nella speranza, poi, che pubblicheranno presto anche le nuove edizioni di The Infernal Devices e The Dark Artifices. Ho, intanto, già recuperato anche La Catena d’Oro il mio di The Last Hours anche se lo leggerò tra parecchio tempo. Ma adesso bando alle ciance e dedichiamo alla recensione! (Non ne ho mai scritte su questa serie ed è adesso d’obbligo provvedere a una tale mancanza).

Trama

La sera in cui la quindicenne Clary e il suo migliore amico Simon decidono di andare al Pandemonium, il locale più trasgressivo di New York, sanno che passeranno una nottata particolare ma certo non fino a questo punto. I due assistono a un efferato assassinio a opera di un gruppo di ragazzi completamente tatuati e armati fino ai denti. Quella sera Clary, senza saperlo, ha visto per la prima volta gli Shadowhunters, guerrieri, invisibili ai più, che combattono per liberare la Terra dai demoni. In meno di ventiquattro ore da quell’incontro la sua vita cambia radicalmente. Sua madre scompare nel nulla, lei viene attaccata da un demone e il suo destino sembra fatalmente intrecciato a quello dei giovani guerrieri. Per Clary inizia un’affannosa ricerca, un’avventura dalle tinte dark che la costringerà a mettere in discussione la sua grande amicizia con Simon, ma che le farà conoscere l’amore.

Editori: Mondadori

Data di Pubblicazione: 5 Giugno 2012

Pagine: 466

Prezzo: 14,00€

Devo essere sincera, anni fa, alle mie prime letture me ne fregavo delle edizioni dei libri ma cosa ancora peggiore, capitava che sostituissi il libro con il film. In questo caso, quindi, andai al cinema a guardare il film e comprai i libri perché interessata alla storia. Tuttavia non ricordo se iniziai la lettura da Città di Cenere o rilessi (come le persone intelligenti e sane di mente fanno) Città di Ossa e quindi vivrò per sempre con il dubbio: questa è stata la mia prima lettura di Città di Ossa? Mi sa che non lo sapremo mai.

La storia parte spedita quasi da subito. Procede in maniera scorrevole, mi piace molto il modo di raccontare che utilizza la Clare. È uno young adult e si percepisce molto questa caratteristica nel romanzo, tuttavia non è eccessivamente adolescenziale anche se a volte avrei voluto dare a Clary una botta in testa.

Probabilmente il conoscere già la storia influenza un po’ il mio giudizio, non lo so. Ad ogni modo ci sono stati diversi colpi di scena di cui uno (dirò solo una parola: Hodge) non so se lo avrei previsto o se guardavo a quella situazione con il pregiudizio dato dalla visione del film.

Le descrizioni sono molto accurate e ho apprezzato conoscere ogni particolare degli ambienti, dei personaggi, così come delle rune e via dicendo. Un’ottima descrizione la abbiamo anche delle scene di combattimento cosa che non è da sottovalutare.

Essendo, questo, un urban fantasy non mi soffermerò molto su quella che è l’ambientazione. Ci troviamo a New York e il mondo è popolato da: mondani (noi umani, termine usato come babbani), shadowhunters/nephilim (figli, anche se non carnali, degli angeli – cacciatori di demoni) e il mondo invisibile (tutto ciò con sangue demoniaco es. vampiri, maghi, fate ecc).

I personaggi sono una storia a sé. Sono molto caratterizzati, tutti ben distinti tra loro. Chi più e chi meno hanno elementi problematici nel loro passato/presente; cosa molto bella vengono affrontate anche tematiche LGBT anche se in questo primo libro ancora non come si spera poiché si mostrano parecchi pregiudizi. Una cosa interessante degli shadowhunters è che esistono coppie di guerrieri perfetti, che si compensano tanto in battaglia quanto nell’amicizia della vita reale e vengono definiti parabatai. Farò una scelta dei personaggi preferiti preferiti a fine saga ma, ovviamente, amo Jace.

In fine, è stata una lettura che mi ha catturata dal primo momento. Come ho già detto, adoro il modo di scrivere dell’autrice e questo ovviamente aiuta molto. La storia è accattivante, ci si affeziona subito ai personaggi e stai lì a sperare che si mettano insieme o semplicemente che non muoiano, il che non è cosa da poco. Una lettura che, a mio parere, ogni lettore dovrebbe affrontare perchè può solo unirci tutti oltre che come condivisione, anche come valori. Decisamente 4 stelline.

Non do di più solo per la forte componente young adult e solo perché oggi sono una persona diversa dal mio primo approccio al mondo di Shadowhunters. Sicuramente la vecchia me avrebbe dato 5 stelle!

Voi che pensate di questa saga? Tutti mi parlano benissimo di The Infernal Devices e del rapporto tra Will e Jem, io sfortunatamente ancora non ho avuto modo di leggerlo e come vi dicevo, aspetto che escano in questa stessa nuova edizione in modo da avere le copie che matchano!