Review Party: Il gatto che voleva salvare i libri, Sosuke Natsukawa

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Ciao lettori! Eccomi oggi con una nuova recensione! Questo mese è super ricco di nuove uscite :O. Oggi vi parlerò di un romanzo di un autore giapponese, per chi non lo sapesse: io li adoro! Tant’è che uno dei miei autori preferiti è Murakami. Prima di iniziare a parlarvi di questo romanzo, voglio ringraziare come sempre Ylenia di Cronache di lettrici accanite per aver organizzato l’evento e la casa editrice per aver fornito la copia.

Trama

La libreria Natsuki è un luogo speciale: un negozio polveroso e solitario, dove gli amanti della lettura possono trovare, tra le pagine dei grandi capolavori di tutto il mondo, un’oasi di pace, un rifugio lontano dal frastuono della quotidianità. Quando il proprietario, uomo colto e appassionato, muore improvvisamente, il nipote Rintaro, un ragazzino timido e introverso, eredita la libreria. Il nonno si è preso cura di lui dopo la morte di sua madre e, ora che è scomparso, Rintaro deve imparare a fare a meno della sua saggezza dolce e pacata. La libreria è sull’orlo del fallimento: un’eredità pesante per il ragazzo, anche perché i segnali dal mondo sono piuttosto scoraggianti: poca gente è davvero interessata alla lettura. Un giorno, mentre Rintaro si crogiola malinconico nel ricordo del nonno, entra in libreria un gatto parlante. Nonostante le iniziali perplessità del ragazzino, il gatto lo convince a partire per una missione molto speciale: salvare i libri dalla loro scomparsa. Inizia così la storia di un’amicizia magica: un’avventura che li porterà a percorrere quattro diversi labirinti per risolvere altrettante questioni esistenziali sull’importanza della lettura e sulla forza, infinita e imperscrutabile, dell’amore.

Editore: Mondadori

Data di Pubblicazione: 06 Ottobre 2020

Pagine: 180

Prezzo: 18,00€

La storia è molto semplice e dolce, e viene narrata con delicatezza. Ci troviamo davanti un narratore onnisciente che segue comunque il punto di vista di Rintaro. Tutta la storia del gatto che si presenta alla libreria e gli dice di avere una missione per lui conferisce alla storia una sorta di elemento fantasy. Rintaro si troverà quindi ad affrontare delle “prove” in cui dovrà convincere, o meglio ricordare, ad alcune persone perché amano i libri e cosa c’è di tanto bello nel leggere. Questo romanzo l’ho percepito molto come un inno alla lettura, ma in particolar modo a cosa di buono scaturisce da essa. Più di tutto io ho visto una particolare enfasi sul potere e l’importanza dell’empatia, e su come essere lettori aiuti a svilupparla. Ho amato sopra ogni cosa il modo in cui questo tema in particolare è stato affrontato, e mi ha anche un sacco aperto gli occhi e fatto notare come l’empatia sia effettivamente così rara nelle persone, anche quelle più vicine a noi.

Le descrizioni sono molto accurate e rendono benissimo tutti i concetti intrinsechi al romanzo, aiutando il lettore a comprenderli a pieno.

L’ambientazione è molto semplice in realtà. Ci troviamo in un paesino giapponese, ma i libri hanno un anima. Un’anima che accompagna i lettori che a loro volta hanno trasmesso qualcosa a quel libro.

I personaggi sono anch’essi molto semplici, a tutti gli effetti mi hanno ricordato un po’ i personaggi di un manga. Soprattutto il protagonista, Rintaro, quando si tocca gli occhiali per riflettere, dà troppo l’idea di un personaggio che sta per fare la sua mossa segreta che però fa sempre e quindi non è davvero così segreta.

In fine, questo romanzo seppur breve mi ha trasmesso molto, e posso dire anche che mi ha aiutata in questo periodo che ho bisogno di vedere più empatia nelle persone. Posso dire benissimo che è stato il romanzo giusto al momento giusto. Non posso che dare 4.5 stelline.