Blog Tour: Sogni di Mostri e Divinità, Laini Taylor – La trilogia nel panorama fantasy

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Ciao lettori! Torno a parlarvi dell’ultimo capitolo di questa fantastica trilogia, non sotto forma di recensione, ma per come vedo questi romanzi all’interno del panorama fantasy, paragonandoli, quindi, ad alcune delle mie letture a tema. Prima di iniziare voglio ringraziare ancora una volta Ylenia di Reine des Livres per aver organizzato l’evento e la casa editrice per averci fornito la copia digitale dell’opera.

Trama

La misteriosa Karou è una chimera unica nel suo genere: al contrario dei suoi simili, l’eroina de la trilogia La chimera di Praga ha sembianze umane, impreziosite da meravigliosi capelli blu. È innamorata di Akiva, un serafino dalla bellezza eterea. Angeli e chimere sono però nemici naturali, in lotta da secoli. C’è solo un modo per ristabilire la pace: tentare un’alleanza fra le chimere e quegli angeli che, come Akiva, hanno deciso di ribellarsi al loro imperatore.
In questo terzo e conclusivo capitolo della saga entriamo subito nel vivo dell’azione: l’esercito degli angeli discende sulla Terra, in pieno giorno, in una Roma sfolgorante di sole, con uno stuolo di telecamere intente a riprendere e un pubblico sbalordito a osservare la scena. Nel frattempo, dopo il tradimento che ha portato la sua specie allo stremo, Karou sta ricostruendo l’esercito delle chimere e, grazie a un inganno ingegnoso, è ora alla guida della ribellione contro gli angeli. Il futuro della sua specie dipende da lei, ed è giunto il momento dello scontro finale. Riusciranno Karou e Akiva a realizzare il sogno di una realtà in cui i loro popoli smettano di distruggersi e in cui, forse, potrebbe esserci spazio per il loro amore?
Con queste pagine mozzafiato, caratterizzate da una tensione costante e una serie di personaggi indimenticabili, Laini Taylor conferma il suo grande talento.
Un finale stupefacente per una trilogia fantasy davvero epica, una suggestiva rivisitazione moderna della mitologia classica e cristiana che ha appassionato milioni di lettori in tutto il mondo.

Editore: Fazi Editore

Data di Pubblicazione: 20 Maggio 2021

Pagine: 572

Prezzo: 13,00€

Ho deciso di strutturare questo articolo una maniera un po’ diversa dal solito, anche perché è la prima volta che scrivo un articolo del genere 😂 Voglio prendere alcuni elementi di questo romanzo, quelli che mi hanno colpita o fatto riflettere di più, e confrontarli con elementi “simili” di altri romanzi.

Un elemento che caratterizza questo romanzo, e che è praticamente alla base di tutto è, a mio parere, la guerra, la lotta quasi eterna tra serafini e chimere. Per questa guerra sono state fatte cose realmente abominevoli, nelle macchinazioni dei “potenti” nulla ha valore, nemmeno i civili, che fino a poco prima sono sempre stati esclusi e salvaguardati, preservati da questa orribile realtà e da questi pericoli. L’imperatore dei serafini, però, a un certo punto, non è più della stessa idea. Questa situazione mi ha fatto molto pensare a quello che succede ne La Guerra dei Papaveri, perché è proprio come lo stato nemico si comporta con l’Impero, distruggendo intere città e massacrando migliaia di civili. Per Mugen le persone non contano e sono sacrificabili così come per Joram gli Illegittimi valgono meno di 0 e sono più che sostituibili. La differenza sta nel fatto che i soldati di Mugen hanno assorbito la stessa ideologia dei loro superiori, mentre i serafini a un certo punto si ribellano perché non hanno mai accettato il poco valore che viene dato alle loro vite.

Allo stesso tempo la resurrezione delle chimere mi ha fatto un po’ pensare alla tregua dei vent’anni che si legge all’interno di Truthwitch. Questa idea me l’ha fatta venire in mente in particolare il disegno realizzato da Karou sulla guerra, prima di riavere i suoi ricordi da Madrigal, che viene citato nell’ultimo romanzo della trilogia. L’immagine che ci viene presentata è quella di due persone sedute a un tavolo che mangiano dalle rispettive ciotole, quello che mangiano è il “popolo” dell’altro e “vince” il primo che svuota la ciotola. Karou osserva che è come se loro “barassero” dal momento che la ciotola nn si svuota soltanto, ma viene anche riempita, in continuazione. Quindi sì, anche per loro la guerra è fissa, costante, vita, ma allo stesso tempo non rappresenta anche la morte, come invece è per i serafini, le cui fila inevitabilmente si sfoltiscono. Questa situazione per me può essere vista anche un po’ come una tregua per le chimere, che in ogni caso continuano a vivere, a reincarnarsi, loro in qualche modo possono respirare e andare avanti perché nulla è davvero definitivo.

Altro elemento alla base di questo romanzo è la storia d’amore tra Akiva e Karou, un insta-love a tutti gli effetti, ma che non può permettersi assolutamente di essere paragonato alla maggior parte degli insta-love che leggiamo nei romanzi fantasy e non (qui parla un’amante degli enemies-to lovers). La particolarità di questo romanzo secondo me è che questo insta-love si ripete, c’è un incontro di anime prima che di carne, anche senza conoscere le vere e rispettive identità, nonostante un inizio un po’ travagliato Karou e Akiva provano un’attrazione e un’elettricità da paura, sempre e comunque, ancora e ancora.

Non mi piace fare classifiche e dire questo è meglio di quello e simili, ma a mio parere la trilogia della Chimera di Praga si posiziona veramente in alto nella scala dei romanzi fantasy. Affronta tantissimi temi importanti (non dimentichiamoci del razzismo) e lo fa in maniera unica ed eccezionale.

Review Party: Ciclo dell’Impero, Isaac Asimov

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Ciao lettori! Come state? Torno a parlarvi, finalmente, di Asimov! Qualcuno sicuramente ricorderà che a Luglio io e altre ragazze abbiamo fatto il Mese di Asimov, parlandovi, uno per volta, dei sette libri che compongono il Ciclo della Fondazione. Durante quell’evento mi sono follemente innamorata della mente dell’autore e non potevo assolutamente tirarmi indietro dal partecipare anche a questo secondo evento. Ringrazio quindi Ylenia di Cronache di lettrici accanite per aver organizzato l’evento e la casa editrice per aver fornito la copia.

Trama

Per dodicimila anni il Primo impero galattico ha governato su duecento milioni di mondi, in modo a volte tirannico, a volte benevolo, garantendo sempre ordine e civiltà. Poi è crollato, gettando la galassia nello sfacelo. Ma che cos’è accaduto prima della sua caduta? Le correnti dello spazio e Il tiranno dei mondi raccontano degli anni in cui Trantor, il pianeta-capitale, si stava espandendo e avviando a diventare un impero, mentre Paria dei cieli (il primo romanzo scritto da Asimov) mostra il Primo impero galattico al culmine della sua potenza. La storia galattica, la sua politica e i suoi conflitti sono l’immenso scacchiere su cui si gioca una vera e propria “partita cosmica” e maturano avvenimenti il cui significato sarà inizialmente avvolto nel mistero.

Editore: Mondadori

Data di Pubblicazione: 28 Settembre 2020

Pagine: 720

Prezzo: 18,00€

Cronologicamente parlando il Ciclo dell’Impero viene prima del Ciclo della Fondazione, e finalmente la Mondadori ha deciso di portarci anche quest’altra imperdibile trilogia in un unico volume compatto. Il Ciclo dell’Impero si colloca esattamente tra il Ciclo dei Robot e quello della Fondazione, i tre volumi contenuti all’interno del volume sono autoconcludenti e possono essere letti in qualsiasi ordine, anche se io personalmente consiglio di leggerli in ordine di come si trovano all’interno del romanzo, e narrano appunto la nascita dell’Impero, la formazione del suo cuore e poi il culmine della sua potenza e splendore. La storia, quindi, ci mostra molti dettagli sul potere e sul suo funzionamento, concentrandosi principalmente su quello che è anche il pezzo forte di Asimov, ossia gli intrighi politici e la tirannia. Vediamo un attimo nello specifico i tre volumi. Le correnti dello spazio affronta una grande diversità di temi, la politica come abbiamo già detto, segue a ruota ovviamente l’economia, ma anche quello del razzismo, e in particolar modo ho apprezzato come parla di psicologia, ma soprattutto della debolezza umana. Il tiranno dei mondi si concentra, invece, più su azione e avventura riprendendo i temi classici della fantascienza degli anni ‘50 come navicelle spaziale, guerre tra pianeti e riprendendo anche temi dal Ciclo della Fondazione. Paria dei cieli ci presenta quindi l’Impero al suo massimo splendore, con una trama ricca di colpi di scena e complotti.

Ho trovato anche in questo le descrizioni eccessivamente prolisse, cosa che mi ha reso un po’ difficile la lettura, ma il genio di Asimov mi ha portata a leggere sempre tutto con interesse. Sono presenti numerose spiegazioni scientifiche, cosa che amo sempre nei romanzi fantascientifici, così come nelle serie tv, perché aiutano a conferire realismo all’opera.

L’ambientazione è molto particolare e interessante, stiamo parlando di Impero Galattico, e rendiamoci conto che non è poco. Rispetto al Ciclo della Fondazione qui si da molto più spazio all’ambientazione ed è una cosa che ho apprezzato veramente tantissimo. Come dicevo più su, ritroviamo alcuni temi dell’altro ciclo, come ad esempio quello della radioattività.

I personaggi, neanche in questa occasione sono stati particolarmente caratterizzati, cosa che come al solito mi ha fatto un po’ storcere il naso.

In fine, il Ciclo dell’Impero mi ha dato modo di aprire ancora di più i miei orizzonti sul grande mondo Asimoniano, e non potevo chiedere di meglio, credetemi. Ritengo che sia un genio, certe idee che ha avuto sono veramente particolari, e pensare che sia uno dei capostipiti della fantascienza può solo farmelo ammirare di più. È sicuramente una lettura che consiglio a tutti gli amanti del genere, do 4.5 stelline.

Di seguito potete trovare le recensioni delle mie colleghe!

Review Party: Seconda Fondazione, Isaac Asimov

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Ciao lettori! Manca sempre meno alla fine di questo mega Review Party dedicato al Ciclo completo della Fondazione, di Isaac Asimov, e devo ammettere che inizio già a sentirmi nostalgica!

Trama

Dopo secoli di decadenza l’Impero Galattico si e finalmente dissolto ma l’istituzione che ne sta prendendo il posto, la Fondazione, sta incontrando molti problemi. E’ sorta infatti una nuova spaventosa minaccia rappresentata del misterioso “Mule”, un mutante dotato di misteriosi poteri in grado di dare vita a una spaventosa tirannia interplanetaria. Per riuscire ad averne ragione e a riportare la storia sul giusto binario sara necessario l’aiuto della leggendaria seconda Fondazione, l’istituzione gemella fondata secoli prima e rimasta fino a quel momento nell’ombra. Con questo romanzo si conclude la straordinaria trilogia della Fondazione, uno dei piu affascinanti affreschi di storia futura mai immaginati dalla fantascienza.

Editore: Mondadori

Data di Pubblicazione: 1964 (Prima Edizione), 09 Giugno 2020 (Edizione Draghi)

Pagine: 118

Prezzo: 32,00€

A questo punto direi che ci siamo addentrati ben bene nel mondo creato da Asimov. La storia di questo quinto volume si concentra, come ci si aspetta dal titolo, su questa famigerata Seconda Fondazione, di cui abbiamo spesso, se non addirittura sempre sentito parlare, ma di cui effettivamente non conosciamo nulla. Vediamo quindi due facce di una medaglia: da un lato troviamo le persone della prima Fondazione, e dei pianeti circostanti che prima cercano il luogo in cui si trova la seconda, e poi iniziano ad avere dubbi sulla sua reale esistenza; dall’altro abbiamo, invece, un punto di vista interno alla Seconda Fondazione e di chi ne fa parte, loro cercheranno di riportare il Piano Seldon, deviato dal Mulo in asse. Ora, non so se questi ultimi due romanzi siano stati un po’ più prevedibili rispetto ai precedenti o se sono io che mi sono abituata allo stile di Asimov e al suo modo di tessere intrighi, ma ho previsto, a metà lettura circa, alcuni colpi di scena come il pianeta che ospita la Seconda Fondazione e l’identità del primo oratore.

L’ambientazione è la medesima del quarto libro, quindi l’Impero Galattico è definitivamente caduto e ci troviamo quindi in una situazione instabile di espansione.

Le descrizioni, invece le ho trovate assai prolisse, proprio come durante la lettura de Preludio alla Fondazione.

I personaggi come nei capitoli precedenti, sono cambiati. Tuttavia vediamo come protagonisti i discendenti di Fondazione e Impero. È interessante vedere come Asimov continui a proporci personaggi sempre nuovi, sempre diversi e con caratteri e caratteristiche nuovi. È anche vero che l’autore si è concentrato maggiormente nella creazione della storia, rispetto a quella dei personaggi e del loro background, e che quindi di loro si sanno solo le informazioni essenziali allo svolgimento della storia, per far sì che prendano determinate decisioni.

In fine, ho amato questo quinto volume tanto quanto i precedenti, Asimov ad ogni pagina si conferma un genio assoluto, tanto nella sua epoca quanto oggi. Una lettura D’OBBLIGO per tutti gli amanti del fantasy. A questo volume do un voto di 4 stelline.

Sotto potete trovare le tappe delle mie colleghe:

Review Party: Prima Fondazione, Isaac Asimov

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Ciao lettori! Eccomi oggi con la terza tappa dedicata al ciclo completo della Fondazione di Isaac Asimov! Oggi vi parlerò di Prima Fondazione, il primo libro della trilogia principale. Ancora una volta ringrazio Ylenia di Cronache di lettrici accanite per aver organizzato l’evento e la Mondadori per averci omaggiato della copia.

Trama

L’Impero Galattico è avviato verso la decadenza; Hari Seldon, lo scienziato inventore della Psicostoria, ha però un suo progetto per limitare la fase della barbarie a pochi secoli. Il suo strumento sarà la Fondazione, un’Istituzione di scienziati enciclopedisti su un lontano pianeta. Il volume iniziale della Trilogia galattica, composta, oltre che da Cronache della Galassia, da Il crollo della Galassia centrale e L’altra faccia della spirale.

Editore: Mondadori

Data di Pubblicazione: 1963 (Prima Edizione, 09 Giugno 2020 (Edizione Draghi)

Pagine: 121

Prezzo: 32,00€

Partiamo dalla storia, il protagonista di Fondazione non è più Hari Seldon, ma si può dire che in questo volume sia l’umanità o più nello specifico la popolazione di Terminus, il pianeta nel quale viene stabilita la Fondazione. Vediamo quindi in che modo e perché viene stabilita su questo pianeta remoto della galassia, come è strutturata la società e quello che è il rapporto con i pianeti circostanti. È possibile notare anche che il popolo di Terminus (insieme al resto della galassia visto il declino dell’Impero) si trova ad affrontare dei periodi di crisi, tutti ovviamente previsti da Seldon. Vediamo che la Fondazione cerca di entrare in ogni anfratto dei pianeti circostanti, il loro obiettivo è quello di creare le basi per il futuro secondo impero, e ovviamente tutto in maniera non sospetta. Al fine di raggiungere i loro scopi creeranno quindi una religione basata sulla scienza e sull’utilizzo dell’energia atomica, le cui conoscenze negli altri pianeti sono andate perdute. Dopodiché utilizzeranno il commercio.

Tutte queste soluzioni e circostanze potrebbero sembrare quasi ovvie, ma vi assicuro che determinate situazioni non vi verranno assolutamente in mente. La genialità di Asimov sta proprio in questo: prendere elementi comuni, della vita di tutti i giorni e posizionarli in una situazione fantascientifica a 10000 anni da qui. La società con il progresso tecnologico quasi si snaturerà e quindi cose che per noi sembrano logiche o normali, perderanno valore ed è lì che si posiziona il declino di cui tanto si parla in questa saga. Semplicemente geniale. La narrazione, come vi ho già detto, è data da un narratore esterno che in certe occasioni si sofferma su i movimenti e le idee di un determinato personaggio in modo da darci un quadro completo di ciò che sta accadendo e ciò che accadrà.

L’ambientazione è diversa rispetto ai primi due libri perché se prima ci trovavamo su Trantor, il centro dell’Impero, adesso ci troviamo su Terminus, il centro della fondazione, anche se abbiamo modo di vedere anche altri elementi di questo sistema solare. È molto interessante vedere le differenze tra pianeti e usanze, così come le mire dei pianeti che stanno iniziando a staccarsi dall’Impero e a dichiararsi indipendenti.

Le descrizioni sono molto meno ampollose rispetto ai prequel, probabilmente perché è stato il primo libro scritto di questa saga. Questa caratteristica mi ha reso più facile la lettura, approvate sotto ogni aspetto.

I personaggi sono ancora più vari rispetto a quelli visti nei libri precedenti. Vediamo diverse persone raggiungere le posizioni di comando di Terminus e della Fondazione, e in seguito alle crisi le vediamo diventare punti di riferimento e da cui trarre spunto. Sono loro il punto principale da cui si muove tutto e per non rovinarvi la lettura non approfondirò nominandoveli, ma vi dico solo che è tanta roba.

In fine, ci troviamo a 150 anni da quando il Piano Seldon ha avuto inizio e vediamo fino a che punto sono arrivate le sue previsioni e come lui le trasmette e le utilizza con chi adesso si occupa della Fondazione. Una lettura interessante dal punto di vista politico e storico, che crea le basi a mio parere per un’avventura senza eguali. Non vedo l’ora di proseguire con la lettura e di sapere cosa ci aspetta! Come sempre consiglio vivamente la lettura di quest’opera con un voto di 4 stelline per questo terzo capitolo.

Di seguito potete trovare le tappe delle mie colleghe!

Blog Tour: Fondazione. Il ciclo completo, Isaac Asimov – Le citazioni più belle

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Come sicuramente saprete, questo è il mese di Asimov. La Oscar Mondadori Vault, infatti, ha deciso di realizzare un’edizione dei Draghi dedicata totalmente al ciclo della Fondazione. In questi giorni io e altre ragazze stiamo facendo un blog tour dedicato proprio a questa edizione. Come sempre voglio ringraziare Ylenia di Cronache di lettrici accanite per aver organizzato l’evento e la Mondadori per aver fornito la copia!

Trama

L’impero galattico esercita da secoli il suo potere su tutti i pianeti conosciuti, ma ora sta scomparendo: lascerà il posto a 30.000 anni di ignoranza e violenza. Hari Seldon, creatore della rivoluzionaria scienza della “psicostoria”, sa quale triste futuro aspetta l’umanità. E per preservare la civiltà, riunisce i migliori scienziati e studiosi su Terminus, un piccolo pianeta ai margini della galassia. È la Prima Fondazione, destinata a essere rapidamente cancellata da un terribile e misterioso mutante che impone un’orribile dittatura. Non tutto comunque è perduto; tra le rovine di quello che era stato un faro del sapere si mormora che, nascosta in un remoto angolo della galassia, vi sia una Seconda Fondazione. La cercano disperatamente coloro che intendono distruggerla così come i sopravvissuti della Prima Fondazione. Il suo destino giace nelle mani di un adolescente, Arkady Darell…

Il ciclo originale della “Fondazione” venne pubblicato tra il 1951 e il 1953, subito acclamato come un capolavoro della fantascienza. Trent’anni più tardi tra gli anni ’80 e ’90 del Novecento sono stati pubblicati i due romanzi che costituiscono il prequel della saga. In questo volume è disponibile l’intera saga.

Editore: Mondadori

Data di Pubblicazione: 9 Giugno 2020

Pagine: 1476 pagine

Prezzo: 32,00€

La mia tappa è dedicata alle citazioni più belle di questa saga. Ho scelto questa tappa perché Asimov, essendo tra i più celebri autori fantascientifici, meritava un approccio particolare per la presentazione di questa sua opera. Quando siamo indecisi sulla visione di un film, guardiamo il trailer, giusto? A me è capitato tante volte di voler leggere un libro perché qualche citazione casuale mi aveva intrigata. Ecco quindi, un piccolo e non convenzionale trailer di Fondazione. Il ciclo completo.

Preludio alla fondazione

Se tutti gli esseri umani capissero la storia, forse la smetterebbero di fare continuamente gli stessi stupidi errori.

Perché tante persone passavano la loro vita senza cercare una risposta a tutte le domande che c’erano… anzi, senza nemmeno porsi le domande?? Si chiese Seldon. Nella vita, esisteva qualcosa di più eccitante della ricerca delle risposte?

Ma è proprio quello che non posso fare.
Non posso trovarvi delle prove se non ci sono prove. Non posso applicare un sistema matematico che è inapplicabile. Non posso trovarvi due numeri pari che diano come somma un numero dispari…per quanto voi o tutta la Galassia possiate avere un bisogno disperato di quel numero.”
Hummin disse:
“Bè, allora fate parte della decadenza. Siete disposto ad accettare il fallimento”.
“Che scelta ho?”
“Non potete tentare? Forse vi sembrerà uno sforzo inutile, ma avete qualcosa di meglio da fare nella vita? Avete qualche meta più degna? Uno scopo più nobile a vostro giudizio?”
Seldon sbattè le palpebre. “Milioni di mondi. Miliardi di culture. Centinaia di migliaia di trilioni di interrelazioni… E voi volete che ordini sistematicamente tutto questo… “
“No, voglio che tentiate. Per il bene di quei milioni di mondi, di quei miliardi di culture, di quei trilioni di persone.
Non per l’Imperatore. Non per Demerzel. Per l’umanità…”
“Fallirò” disse Seldon.
“In tal caso, le cose resteranno come sono, non peggioreranno di certo.
Ci proverete?”
E contro la propria volontà, senza sapere il perchè, Seldon si ritrovò a rispondere:
“Proverò”.
E il corso della sua vita fu segnato.

La stranezza è nella mente di chi la percepisce.

Fondazione anno zero

Qualcuno disse che Hari Seldon lasciò questa vita proprio come l’aveva vissuta, perché morì con il futuro che aveva creato completamente schiuso di fronte a sé…

Prima fondazione

È un’opinione del tutto soggettiva, Gaal. Se uno è nato in un cunicolo, è cresciuto in un corridoio, lavora in una cella e va in vacanza in una stanza affollata, al sole artificiale, è comprensibile che gli venga un esaurimento nervoso quando sale all’aperto dove non c’è altro che il cielo sopra di lui. Mandano i bambini qui sopra una volta all’anno, dopo che hanno compiuto cinque anni. Non so se questo faccia loro bene. Non hanno il tempo di abituarsi; le prime volte urlano come isterici. Dovrebbero incominciare appena nati e tornare una volta alla settimana.

La spinta psicostorica di un pianeta
sovrappopolato contiene una vasta forza inerziale. Per deviarne gli effetti, dobbia- mo opporle un elemento che possegga al- meno uguale potenza. È necessario quindi lo sforzo di un gran numero di persone, o, se il numero delle persone è relativamente piccolo, un enorme spazio di tempo.

Un re, o anche un commodoro, pren- derà queste astronavi e ci attaccherà. I tiran- ni hanno sempre sacrificato il benessere a ciò che essi consideravano più importante: onore, gloria o conquista. Ma sono ancora le piccole cose che contano nella vita e Asper Argo non riuscirà a resistere alla depressio- ne economica che colpirà tutta Korell entro due o tre anni.

Ogni dogma, soprattutto se basato sul- la fede e le emozioni, è un’arma pericolosa da usare contro gli altri: è quasi impossibile garantire che la stessa arma non verrà ri- volta contro di te. Da cento anni continu- iamo a incoraggiare un cerimoniale e una mitologia che divengono ogni giorno più venerati, tradizionali e inamovibili. In un certo senso, la religione non è più sotto il nostro controllo.

Fondazione e Impero

Le leggi della storia sono assolute come quelle della fisica, e se in essa le probabilità di errore sono maggiori, è solo perchè la storia ha a che fare con gli esseri umani che sono assai meno numerosi degli atomi, ed è per questa ragione che le variazioni individuali hanno un maggior valore. Seldon predisse una serie di crisi durante i mille anni di sviluppo, ognuna delle quali avrebbe indicato una nuova svolta nella nostra storia. Queste crisi ci avrebbero guidato sulla strada da lui predisposta e di conseguenza ora vi è la necessità di una crisi.
<<Ora!>> Ripeté lasciandosi prendere dall’eccitazione. <<E’ passato un secolo dall’ultima, e in questo secolo, nella Fondazione, si stanno ripetendo tutti gli errori che hanno determinato il crollo del vecchio Impero. L’inerzia! La nostra classe dirigente segue una sola legge: non cambiar nulla. Despotismo! Conoscono solo una sola regola: la forza. Squilibri economici! Hanno un solo desiderio: aggrapparsi ai loro beni!

Con ogni probabilità è la persona più facilmente corrompibile, ma non ha neanche quel minimo di onestà per farsi corrompere lealmente.

Che cos’è una sconfitta? Io ho visto guerre e ho visto scon- fitte. Che succede se il vincitore invade il mondo? Chi è che ci rimette? Io? La gente come me? Si ricordi bene di questo. In media su ogni pianeta ci sono cinque o sei pezzi grossi che mandano avanti la baracca. Quando costoro vengono eliminati, io di sicuro non ci perdo il sonno. Ha capito? E il popolo? E la gente comune? Certo, qualcuno ci rimette la pelle e gli altri pagheranno per alcuni mesi un po’ più tas- se. Ma in breve tempo la situazione si nor- malizzerà. E tutto tornerà come prima, solo con cinque o sei pezzi grossi diversi.

Seconda fondazione

Non hanno bisogno di distruggere o far sparire le prove quando possono ottenere il medesimo risultato creando uno stato mentale.

No… devi accogliere le mie parole con calma. Tu hai sperato di esserti qualificato. Hai temuto di non riuscirci. E in verità sia il timore sia la speranza sono debolezze. Tu sapevi che saresti riuscito e ora esiti ad am- mettere il fatto perché ti dimostreresti trop- po presuntuoso e di conseguenza imprepa- rato. Sciocchezze. Il più stupido degli uomi- ni è colui che non si rende conto di essere saggio. Sei stato scelto anche perché sapevi di riuscire.

Bene, affermava che una bugia che avesse vergogna di sé, non avrebbe avuto possibilità di successo. Affermava che niente doveva essere vero, ma che doveva sembrarlo. Ebbene, passando dalla finestra, è stato come dire una bugia che avesse vergogna di sé, quindi non posso credere alla sua sincerità.

L’orlo della fondazione

In tutta la storia della Galassia non risulta che alcuna civiltà sia mai stata così sciocca da usare le esplosioni nucleari come armi belliche.

Fondazione e Terra

Dom era consapevole della tensione di Trevize perché era in grado di percepire la struttura mentale del Consigliere. Non reagì a quella percezione, comunque. Gaia non doveva toccare in alcun modo la mente di Trevize, e il modo migliore per restare immune alla tentazione era quello di ignorare scrupolosamente ciò che percepiva.

Inizialmente volevo mettere un numero stabilito di citazioni per libro, poi ho deciso, verso la fine di non esagerare per non fare troppi spoiler e quindi ho scartato l’idea iniziale! Di seguito potete trovare le altre tappe del tour, tutte super interessanti!