Anveersia: Il Centromondo, Gregorio Bisio – Recensione

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Ciao lettori! Nuovo giorno, nuova recensione. Oggi voglio parlarvi di un romanzo che ho ricevuto gentilmente in collaborazione direttamente dall’autore, che ringrazio tantissimo per l’opportunità e la fiducia.

Trama

Sono trascorsi vent’anni da quando Ludvig Marfen ha messo al bando la magia, su Anveersia: chiunque sia scoperto a praticare le arti occulte sarà perseguito dalla legge. Un bel problema in un mondo popolato da streghe, sciamani e creature fantastiche, in cui la magia fa parte del DNA degli esseri viventi. E un problema ancora maggiore per i gemelli Grammell, che una mattina di settembre ricevono a casa uno strano pacchetto, contenente un oggetto magico tanto enigmatico quanto illegale. Chi glielo avrà inviato? E perché proprio a loro? Ma soprattutto, saranno disposti a mettere a repentaglio le loro vite per risolvere il mistero che nasconde?

Editore: Bookabook

Data di Pubblicazione: 27 Novembre 2020

Pagine: 312

Prezzo: 16,00

La storia è molto interessante, e sviluppata anche abbastanza bene. L’unica pecca che ho trovato è nello scorrere del tempo, i protagonisti intraprendono un viaggio importante, ma ci sono pochi elementi che ci facciano percepire effettivamente il tempo trascorso. La narrazione è in terza persona e la trama viene sviluppata in maniera molto avvincente, ricca di azione e incontri interessanti.

Le descrizioni non sono particolarmente accurate, ma nemmeno superficiali. Tant’è vero che l’autore si è concentrato principalmente nello strutturare il world-building del romanzo. Scene di azione e ambienti quindi sono veramente molto chiari e facili da immaginare e comprende.

L’ambientazione è infatti il punto forte di questa storia. È un elemento che viene svelato man mano che la storia prosegue e va avanti, ma si vede che la cura e l’attenzione dedicati non sono pochi. Ci sono un sacco di nomi molto creativi dedicati alla fauna e alla flora all’interno del romanzo, ma anche relativi al sistema magico e alla tecnologia del luogo. La cartina geografica non è chiara, ma anch’essa viene svelata pian piano che la storia prosegue quindi non è un difetto, ma un elemento stesso e fondamentale della trama.

I personaggi, invece, sono la cosa che mi ha colpita di meno della storia, sono stati caratterizzati poco e hanno poca profondità. Alcune scene e interazioni sono veramente scarne, e talvolta incoerenti. Io sono il tipo di lettore che, oltre a una buona ambientazione, ricerca anche una buona caratterizzazione dei personaggi, e mi dispiace ma qui non l’ho trovata, tant’è che ho trovato difficile empatizzare con loro e immedesimarmi nella storia. Diciamo non mi ha aiutata a sentirmi parte integrante di essa, ma soltanto un’osservatrice. Parlandone con l’autore mi ha spiegato il suo essere molto oggettivo e pragmatico traspare nella sua scrittura, ma che proverà ad approfondire il lato emotivo dei personaggi nei seguiti della storia, quindi sono super curiosa di vedere cosa inventerà!

In fine, nonostante le pecche la lettura è stata veramente piacevole e accattivante. Sicuramente ci troviamo davanti un autore che, anche se ancora acerbo, farà strada. Sono molto contenta di aver avuto la possibilità di leggere questa storia innovativa e fuori dalle righe, 3.5 stelline più che meritate!