Review Party: L’Impero del Vampiro, Jay Kristoff

Annunci

Ciao lettori, come va? Oggi finalmente posso parlarvi del libro che più attendevo in questo 2021, e mi sento super folle ed esaltata a potervene parlare!

Trama

Dall’autore delle “Cronache di Nevernight”, una nuova serie. Sono passati ventisette lunghi anni dall’ultima alba. Per quasi tre decenni, i vampiri hanno mosso guerra all’umanità; hanno costruito il loro impero eterno, a costo di demolire il nostro. Ormai, solo poche minuscole scintille di luce resistono in un mare di oscurità. Gabriel de Leon, metà uomo, metà mostro e ultimo dei Santi d’argento – confratello nonché una delle migliori spade del sacro Ordine d’argento, dedito a difendere il regno dalle creature della notte -, è tutto ciò che si frappone tra il mondo e la sua fine. Imprigionato dagli stessi mostri che ha giurato di distruggere, è costretto a raccontare la sua storia. Una storia di battaglie leggendarie e amore proibito, di fede perduta e amicizie trovate, della guerra del Re Sempiterno e della ricerca dell’ultima speranza rimasta all’umanità. Il Sacro Graal.

Editore: Mondadori

Data di Pubblicazione: 14 Settembre 2021

Pagine: 720

Prezzo: 25,00€

La prima cosa che bisogna sapere su questo romanzo è che probabilmente, se lo leggerai, il tuo primo pensiero a fine lettura sarà: Jay Kristoff è un genio o è un pazzo scriteriato? Beh, io non so rispondervi a questa domanda, ma posso dirvi con certezza che in entrambi i casi io lo amo e lo venero. La storia è molto particolare e intricata, e nonostante i millemila dettagli non ci si perde e sembrano non esserci buchi di trama. Ci sono alcuni salti nel tempo, tra un ipotetico presente (che presente non è visto il tipo di narrazione) e un passato molto lontano, relativo alla giovinezza di Gabriel. Tuttavia non si crea confusione tra le due linee temporali perché prima di passare all’una o all’altra c’è sempre una sorta di recap, cosa che non è che ho apprezzato, di più, anche perché in qualunque linea temporale ci trovassimo la storia mi trascinava così a fondo da perdere la cognizione dell’altra linea temporale, e se non ci fosse stato questo stratagemma molto probabilmente avrei perso qualche pezzo.

Le descrizioni sono molto accurate, anche se devo ammettere mai pesanti, ma anzi super interessanti. La narrazione è molto particolare perché è un po’ come se fosse mista: da un lato in terza persona, il Santo d’Argento che racconta la sua storia a un Vampiro che fa le veci di uno storico; dall’altra Gabe che racconta la sua storia, e quindi noi viviamo tutte le vicende che ha vissuto lui come in una storia in prima persona.

L’ambientazione è un altro elemento che ho super adorato di questa storia. Un Paese basato una religione (vi fa venire in mente qualcosa?), vampiri, e un mondo che non è più lo stesso e ha permesso all’oscurità di prendere il sopravvento. Detto così non sembra, ma il romanzo ai miei occhi è stato un po’ come una gigantesca bestemmia con tutte le scenette e battute, e da grande amante del black humor non ho potuto fare altro che amarlo alla follia. La penna di Kristoff è riconoscibile ovunque, soprattutto grazie alle tante parole “inventate” di cui l’autore è solito servirsi.

I personaggi sono fantastici. Da lettrice pazza e accanita, ma soprattutto da grande amante di Jay Kristoff non potevo non confrontare ogni personaggio che mi capitava davanti con quelli di Nevernight, e nonostante alcuni elementi mi facessero pensare Mia questa sei tu? Ashlinn? Tric? Non posso che dire che il lavoro dell’autore per far sì che questi personaggi siano unici e paragonabili a nessuno è stato eccelso.

In fine, questo romanzo è una maledettissima perla e il lavoro che c’è dietro è innegabile, ma soprattutto folle. Già 700 pagine ci hanno dato ampi elementi per dare forza alla storia di Gabriel de Leon e a renderlo uno stronzo reale, io non oso immaginare cosa possa ancora accadere in altri 2 libri. Zio Jay, cosa diavolo ha partorito la tua mente? Il diavolo ha sussurrato al tuo orecchio? Per questo dici sempre che il diavolo ama i suoi simili? Altrimenti io non me lo spiego. Assolutamente 5 septistelle!

Blog Tour: L’impero del Vampiro, Jay Kristoff – L’autore

Annunci

Ciao lettori, come va? Oggi inizia il blog tour di quello che, per me, è in assoluto il romanzo più atteso dell’anno: L’Impero del Vampiro di Jay Kristoff. Essendo il primo articolo del tour, vi parlerò dell’autore, chiamato da tutti (o quasi) Zio Jay. Io l’ho conosciuto con la trilogia di Nevernight, e dopo aver partecipato al firma copie (bei tempi) di Roma e aver assistito a varie interviste, sono totalmente e indissolubilmente caduta morta e innamorata di lui, e una storia sui vampiri scritta da lui doveva assolutamente essere mia.

Trama

Dall’autore delle “Cronache di Nevernight”, una nuova serie. Sono passati ventisette lunghi anni dall’ultima alba. Per quasi tre decenni, i vampiri hanno mosso guerra all’umanità; hanno costruito il loro impero eterno, a costo di demolire il nostro. Ormai, solo poche minuscole scintille di luce resistono in un mare di oscurità. Gabriel de Leon, metà uomo, metà mostro e ultimo dei Santi d’argento – confratello nonché una delle migliori spade del sacro Ordine d’argento, dedito a difendere il regno dalle creature della notte -, è tutto ciò che si frappone tra il mondo e la sua fine. Imprigionato dagli stessi mostri che ha giurato di distruggere, è costretto a raccontare la sua storia. Una storia di battaglie leggendarie e amore proibito, di fede perduta e amicizie trovate, della guerra del Re Sempiterno e della ricerca dell’ultima speranza rimasta all’umanità. Il Sacro Graal.

Editore: Mondadori

Data di Pubblicazione: 14 Settembre 2021

Pagine: 720

Prezzo: 25,00€

Partiamo dagli inizi, quindi, Jay Kristoff è un autore, australiano, di romanzi fantasy e sci-fi. Nato e cresciuto a Perth, è laureato in lettere, e ha lavorato una decina d’anni in campo pubblicitario prima di iniziare la sua carriera da scrittore.

Il suo primo romanzo è infatti Stormdancer, della trilogia The Lotus War, uscito nel 2012 e candidato a numerosi premi tra cui Aurealis Awards e David Gemmell Awards. La serie, dai tratti steampunk, prende ispirazione dal Giappone dell’era Tokugawa.

La seconda serie a cui si è dedicato è quella de The Illuminae’s Files, scritta a quattro mani con Amie Kaufman, che ha visto la pubblicazione del primo romanzo nel 2015 (e nella sua edizione italiana nel 2016). Questa volta i premi vinti sono davvero numerosi, tra cui l’Aurealis Award, il Gold Inky Award e l’Australian Book Industry Award.

In ordine cronologico abbiamo poi, The Nevernight Chronicles, nel 2016 e Lifel1k3 nel 2018 che hanno permesso all’autore di vincere altri Aurealis Award. La trilogia di Nevernight è stata portata anche in Italia, per intero, lo stesso giorno dell’uscita internazionale del terzo romanzo, nel 2019.

Nel 2019 ha avuto inizio anche un’altra trilogia, scritta sempre a quattro mani con Amy Kaufman, chiamata The Aurora Cycle, il cui ultimo romanzo uscirà proprio quest’anno! Il primo romanzo, Aurora Rising, è stato pubblicato anche in Italia nel 2020.

Ultimo, ma non per importanza, abbiamo poi Empire of the Vampire, in uscita domani per la prima volta sia nella sua edizione originale che in quella italiana!

I diritti per una trasposizione cinematografica di alcuni dei suoi romanzi sono stati già venduti, ma attualmente non abbiamo alcuna informazione ufficiale su eventuali film o serie tv, se non per Aurora Rising in cui Jay e Amy saranno Consulting Producers; e una miniserie uscita su YouTube di Nevernight di cui potete vedere il trailer qui.

Di seguito la biografia che si trova sul sito ufficiale di Jay Kristoff!

Jay Kristoff is a #1 international, New York Times and USA Today bestselling author of fantasy and science fiction. He is the winner of eight Aurealis Awards, an ABIA, has over one and a half a million books in print and is published in over thirty five countries, most of which he has never visited. He is as surprised about all of this as you are. He is 6’7 and has approximately 11,500 days to live.

Spero tanto che questa mia presentazione di Zio Jay e dei suoi libri vi sia piaciuta, qui sotto trovate le tappe delle mie colleghe, buona lettura!

Blog Tour: Sogni di Mostri e Divinità, Laini Taylor – La trilogia nel panorama fantasy

Annunci

Ciao lettori! Torno a parlarvi dell’ultimo capitolo di questa fantastica trilogia, non sotto forma di recensione, ma per come vedo questi romanzi all’interno del panorama fantasy, paragonandoli, quindi, ad alcune delle mie letture a tema. Prima di iniziare voglio ringraziare ancora una volta Ylenia di Reine des Livres per aver organizzato l’evento e la casa editrice per averci fornito la copia digitale dell’opera.

Trama

La misteriosa Karou è una chimera unica nel suo genere: al contrario dei suoi simili, l’eroina de la trilogia La chimera di Praga ha sembianze umane, impreziosite da meravigliosi capelli blu. È innamorata di Akiva, un serafino dalla bellezza eterea. Angeli e chimere sono però nemici naturali, in lotta da secoli. C’è solo un modo per ristabilire la pace: tentare un’alleanza fra le chimere e quegli angeli che, come Akiva, hanno deciso di ribellarsi al loro imperatore.
In questo terzo e conclusivo capitolo della saga entriamo subito nel vivo dell’azione: l’esercito degli angeli discende sulla Terra, in pieno giorno, in una Roma sfolgorante di sole, con uno stuolo di telecamere intente a riprendere e un pubblico sbalordito a osservare la scena. Nel frattempo, dopo il tradimento che ha portato la sua specie allo stremo, Karou sta ricostruendo l’esercito delle chimere e, grazie a un inganno ingegnoso, è ora alla guida della ribellione contro gli angeli. Il futuro della sua specie dipende da lei, ed è giunto il momento dello scontro finale. Riusciranno Karou e Akiva a realizzare il sogno di una realtà in cui i loro popoli smettano di distruggersi e in cui, forse, potrebbe esserci spazio per il loro amore?
Con queste pagine mozzafiato, caratterizzate da una tensione costante e una serie di personaggi indimenticabili, Laini Taylor conferma il suo grande talento.
Un finale stupefacente per una trilogia fantasy davvero epica, una suggestiva rivisitazione moderna della mitologia classica e cristiana che ha appassionato milioni di lettori in tutto il mondo.

Editore: Fazi Editore

Data di Pubblicazione: 20 Maggio 2021

Pagine: 572

Prezzo: 13,00€

Ho deciso di strutturare questo articolo una maniera un po’ diversa dal solito, anche perché è la prima volta che scrivo un articolo del genere 😂 Voglio prendere alcuni elementi di questo romanzo, quelli che mi hanno colpita o fatto riflettere di più, e confrontarli con elementi “simili” di altri romanzi.

Un elemento che caratterizza questo romanzo, e che è praticamente alla base di tutto è, a mio parere, la guerra, la lotta quasi eterna tra serafini e chimere. Per questa guerra sono state fatte cose realmente abominevoli, nelle macchinazioni dei “potenti” nulla ha valore, nemmeno i civili, che fino a poco prima sono sempre stati esclusi e salvaguardati, preservati da questa orribile realtà e da questi pericoli. L’imperatore dei serafini, però, a un certo punto, non è più della stessa idea. Questa situazione mi ha fatto molto pensare a quello che succede ne La Guerra dei Papaveri, perché è proprio come lo stato nemico si comporta con l’Impero, distruggendo intere città e massacrando migliaia di civili. Per Mugen le persone non contano e sono sacrificabili così come per Joram gli Illegittimi valgono meno di 0 e sono più che sostituibili. La differenza sta nel fatto che i soldati di Mugen hanno assorbito la stessa ideologia dei loro superiori, mentre i serafini a un certo punto si ribellano perché non hanno mai accettato il poco valore che viene dato alle loro vite.

Allo stesso tempo la resurrezione delle chimere mi ha fatto un po’ pensare alla tregua dei vent’anni che si legge all’interno di Truthwitch. Questa idea me l’ha fatta venire in mente in particolare il disegno realizzato da Karou sulla guerra, prima di riavere i suoi ricordi da Madrigal, che viene citato nell’ultimo romanzo della trilogia. L’immagine che ci viene presentata è quella di due persone sedute a un tavolo che mangiano dalle rispettive ciotole, quello che mangiano è il “popolo” dell’altro e “vince” il primo che svuota la ciotola. Karou osserva che è come se loro “barassero” dal momento che la ciotola nn si svuota soltanto, ma viene anche riempita, in continuazione. Quindi sì, anche per loro la guerra è fissa, costante, vita, ma allo stesso tempo non rappresenta anche la morte, come invece è per i serafini, le cui fila inevitabilmente si sfoltiscono. Questa situazione per me può essere vista anche un po’ come una tregua per le chimere, che in ogni caso continuano a vivere, a reincarnarsi, loro in qualche modo possono respirare e andare avanti perché nulla è davvero definitivo.

Altro elemento alla base di questo romanzo è la storia d’amore tra Akiva e Karou, un insta-love a tutti gli effetti, ma che non può permettersi assolutamente di essere paragonato alla maggior parte degli insta-love che leggiamo nei romanzi fantasy e non (qui parla un’amante degli enemies-to lovers). La particolarità di questo romanzo secondo me è che questo insta-love si ripete, c’è un incontro di anime prima che di carne, anche senza conoscere le vere e rispettive identità, nonostante un inizio un po’ travagliato Karou e Akiva provano un’attrazione e un’elettricità da paura, sempre e comunque, ancora e ancora.

Non mi piace fare classifiche e dire questo è meglio di quello e simili, ma a mio parere la trilogia della Chimera di Praga si posiziona veramente in alto nella scala dei romanzi fantasy. Affronta tantissimi temi importanti (non dimentichiamoci del razzismo) e lo fa in maniera unica ed eccezionale.

Blog Tour: La Chimera di Praga, Laini Taylor – Praga

Annunci

Ciao lettori! Eccomi con un nuovo articolo, stavolta non si tratta di una recensione ma di un meraviglioso blog tour dedicato all’ambientazione del romanzo, la meravigliosa città di Praga! Ma adesso bando alle ciance e iniziamo! Prima però vorrei ringraziare Ylenia di Reine des Livres per aver organizzato l’evento e la casa editrice per aver fornito la copia digitale dell’opera.

Trama

Karou ha 17 anni, è una studentessa d’arte e per le strade di Praga, la città in cui vive, non passa inosservata: i suoi capelli sono di un naturale blu elettrico, la sua pelle è ricoperta da un’intricata filigrana di tatuaggi, parla più di venti lingue e riempie il suo album da disegno di assurde storie di mostri. Spesso scompare per giorni, ma nessuno sospetta che quelle assenze nascondano un oscuro segreto. Figlia adottiva di Sulphurus, il demone chimera, la ragazza attraversa porte magiche disseminate per il mondo per scovare i macabri ingredienti dei riti di Sulphurus: i denti di ogni razza umana e animale. Ma quando Karou scorge il nero marchio di una mano impresso su una di quelle porte, comprende che qualcosa di enorme e pericoloso sta accadendo e che tutto il suo universo, scisso tra l’esistenza umana e quella tra le chimere, è minacciato. Ciò che si sta scatenando è il culmine di una guerra millenaria tra gli angeli, esseri perfetti ma senz’anima, e le chimere, creature orride e grottesche solo nell’aspetto esteriore; è il conflitto tra le figure principi del mito cristiano e quelle dell’immaginario pagano. Nel disperato tentativo di aiutare la sua “famiglia” Karou si scontra con la terribile bellezza di Akiva, il serafino che per amore le risparmierà la vita.

Editore: Fazi Editore

Data di Pubblicazione: 20 Maggio 2021

Pagine: 384

Prezzo: 13,00€

Per quanto la vita di Karou sia frenetica e pendolare, la sua vita da “umana” si svolge da diversi anni principalmente a Praga. Città in cui studia e in cui ha le sue, seppure poche, amicizie strette. Ho trovato la scelta di questa città come sfondo per la storia, perfetta, perfetta soprattutto per la sua ricca storia artistica. A partire da una delle architetture più variegate al mondo e da un centro storico che è addirittura divento patrimonio dell’Unesco, una vera e propria perla artistica e culturale per la moltitudine di stili che si possono incontrare. Insomma, ripeto, perfetta per un personaggio come Karou per cui l’arte è praticamente uno stile di vita, oltre che il pane quotidiano.

Una delle zone che Karou frequenta maggiormente è il Poison Kitchen, un cimitero abbandonato che ha preso le sembianze di un locale!

“La chiesa un tempo unita a questo monastero medievale bruciò circa trecento anni fa, ma ne restano gli alloggi dei monaci e sono stati trasformati nel caffè più strano che si possa trovare al mondo, popolato di statue classiche che esibiscono la collezione di maschere antigas della prima guerra mondiale appartenente al proprietario. La leggenda narra che, nel Medioevo, il cuoco perse la ragione e assassinò l’intero monastero con un calderone di goulash avvelenato, da cui il macabro nome del caffè e il suo piatto forte: goulash, naturalmente. Sedete su un divano di velluto e appoggiate i piedi su una bara. Gli scheletri dietro al bancone potrebbero appartenere ai monaci assassinati…”

Il locale è caratterizzato da una moltitudine di statue romane, divinità a grandezza naturale e ninfe che avevamo perso braccia e ali, tutte rigorosamente coperte da maschere a gas, e i tavolini sono delle vere e proprie tombe. Un po’ macabro, ma sarebbe stato super divertente visitare un posto del genere! Sfortunatamente il luogo non esiste, c’era un Poison Bar, ma su trip advisor dicono che è famoso soprattutto per il Karaoke, un vero peccato, anche se veramente ironico!

Illuminae, Jay Kristoff & Amy Kaufman – Recensione

Annunci

Ciao lettori, come va? Oggi voglio parlarvi di una lettura che rimandavo da troppo tempo, ma che fortunatamente sono finalmente riuscita a fare! Diciamo che il mio ritardo nel leggere questo romanzo è dovuto anche al fatto che volevo i romanzi in copertina rigida e in italiano, ma come già ben saprete sono INTROVABILI. Di conseguenza appena la Oscar Vault ha fatto la ristampa in flessibile, mi son detta vabbè, e ho acquistato la trilogia intera (in realtà uno dei tre mi è stato regalato). Ma adesso basta cianciare e andiamo avanti!

Trama

Anno 2575: il cielo del pianeta Kerenza si oscura all’improvviso. Tra le esplosioni e le urla degli abitanti terrorizzati, una squadra d’assalto della XXXXX, una potente corporation interstellare, dà inizio all’invasione. Ezra e Kady, che si sono appena lasciati, sono costretti a cercare insieme una via di fuga. Alcuni giorni dopo, però, un mortale XXXXX mutante inizia a diffondersi a bordo di una delle navi sulle quali si trovano i due ragazzi e gli altri superstiti. E nessuno sembra intenzionato a spiegare ciò che sta accadendo.

Editore: Mondadori

Data di Pubblicazione: 12 Gennaio 2021

Pagine: 624

Prezzo: 18,00

La storia può sembrare un po’ sciocca all’inizio perché le prime vicende che ci troviamo a “vivere” sono quelle del racconto in cui Kerenza viene attaccato, ma soprattutto Kady ed Ezra si lasciano. C’è chi si fermerebbe a questo per abbandonare un libro, ma tutto quello che succede dopo è così assurdo e così inaspettato e così boh che ti scoppia la testa ed è super interessante e bellissimo. Ma oltre alla storia in sé, che già è super interessante per tutti gli intrighi che accadono, lo stile in cui è resa, cioè l’insieme di file, estrapolazioni, diari segreti, manifesti e tutta la grafica in generale, hanno reso il tutto ancora più mind blowing che io davvero sono rimasta stupefatta e incantata. Ho praticamente divorato il romanzo in due giorni, ma se non fossi stata impegnata me ne sarebbe bastato uno solo. E lo dice una ragazza che sta vivendo un leggero blocco, per farvi capire quanto mi ha presa.

Le descrizioni sono quasi inesistenti in questa storia, tranne per alcune riprese di telecamere trascritte e spiegate da osservatori esterni. Questo perché il romanzo è appunto una raccolta di file, non è la classica narrazione a cui siamo abituati e di conseguenza le descrizioni oltre a non azzeccarci nulla in questa storia, sarebbero anche inutili per come tutto è stato posto e costruito. Ma ancor di più vi dico, questo non mi ha impedito di immaginare scene e situazioni, TUTT’ALTRO, io sono riuscita a immedesimarsi, a sprofondare in questa storia anche meglio che in una Graphic Novel. Battaglie spaziali, movimenti di astronavi, tutto super chiaro nella mia mente, come se l’avessi vissuto io in prima persona, ma è un’esperienza che è difficile “spiegare” perché non la si capisce e non la si realizza fino a quando non ci si ritrova a viverla.

L’ambientazione è assai limitata, ci troviamo prima su Kerenza e poi su un’astronave, ma non è assolutamente un problema perché anche se lo spazio è relativamente poco, tutto il resto riempie in una maniera inimmaginabile.

I personaggi di questa storia si può dire che siano tutto, o quasi. Anche personaggi non propriamente umani si rivelano di un’unicità che proprio ci vuole il bacio dello chef. Non sono stati approfonditi particolarmente, a parte Kady, che abbiamo modo di conoscere un po’ meglio. Ma, gente, vi assicuro che non ci pensate nemmeno, che succede così tanta roba e così tanto casino che non c’è proprio tempo per quello. Raga, non vi dico Aidan. Aidan lo si conosce, lo si vive e poi puoi solo venerarlo quindi LEGGETE QUESTO LIBROOO!!

In fine, vi dico solo che sto sclerando male per scrivere questa recensione e che ad ogni frase mi fermo per fare il gesto del mind blowing perché questo libro è troppo, e sono sicura di non essere riuscita a esprimere nemmeno una virgola della sua meraviglia e intensità, e sono sicura che non ci riuscirò mai, perché, davvero, è troppo. Unico nel suo genere, non vedo l’ora di leggere Gemina e sclerare sempre di più finché non mi scoppia la testa. Assolutissimamente un 5 stelline.

Onward: Oltre la magia – Recensione

Annunci

Ciao a tutti! Oggi vi parlerò di una delle mie ultime visioni: Onward – oltre la magia. Aspettavo con ansia questo nuovo film targato Pixar, e purtroppo a causa del COVID-19, ho dovuto aspettare la pubblicazione su Disney plus per vederlo.

Trama

Onward – Oltre la Magia, il film d’animazione diretto da Dan Scanlon, è ambientato in un immaginario mondo fantastico, e racconta la storia di due fratelli elfi adolescenti, Ian e Barley Lightfoot. I due abitano un universo in cui i draghi sono animali domestici, gli unicorni vivono liberi, disturbando i quartieri, e in giro è normale vedere troll, gnomi e altre creature dell’immaginario fantasy. Affascinati dalla magia, una volta compiuti entrambi sedici anni ricevono dalla madre un dono molto particolare, che il padre morto aveva riservato per loro: un bastone magico. In allegato c’è anche un messaggio scritto da papà elfo, che li incarica di compiere una preziosa missione: i ragazzi dovranno trovare l’incantesimo che riporterà in vita per un giorno il loro genitore. Ian riesce ad attivare il potere del bastone e a riportare indietro il padre…o almeno una parte di lui, quella inferiore. Nonostante non sappiano nulla di arti occulte, Ian e Barley – e il loro papà a metà – si imbarcano in una straordinaria avventura; infatti, hanno 24 ore di tempo per trovare il modo di vedere il padre “per intero” e scoprire se esista ancora un po’ di magia nel mondo. Riusciranno a trovare quel briciolo di magia che riporterà il loro papà in vita?

È proprio vero che l’attesa aumenta il desiderio, perché il giorno stesso del uscita sulla piattaforma di streaming, ho praticamente divorato Onward e devo dire che mi ha stupito, divertito, ma soprattutto emozionato con un ritmo perfetto. Scusate l’entusiasmo da fanboy Pixar, ma non posso trattenerlo con un film del genere. La storia in parte è un riadattamento, in chiave magica, della vita del regista e sceneggiatore Dan Scanlon; infatti quest’opera è stata dedicata a suo fratello che gli ha fatto da figura paterna durante la sua vita e carriera. Essendo quindi che le vicende raccontate sono basate su esperienze e sentimenti veri, posso confermare che lo si percepisce in ogni secondo di questo magnifico lungometraggio.

Non vi nascondo che ci sono state molte lacrime virili… scherzo piagnucolavo come un bimbo! Fortunatamente il mio povero cuore però è stato graziato, perché la trama non è fatta solo di momenti strappa lacrime, anzi, è stracolma di momenti esilaranti e che strappano grosse risate, in particolare adoro con tutto me stesso la scena del furgone, chi ha visto il film capirà (non vado troppo nei dettagli per evitare spoiler).

Il mondo incantato in cui è ambientato stuzzicherà la vostra curiosità e vi terrà attaccati allo schermo, ciò rende la trama molto fluida e piacevole. Sentirete proprio il piacere della scoperta, e man mano che andrete avanti vi sembrerà di viaggiare con loro.

L’aspetto grafico non è sempre importante, ma in questo caso è veramente fatto bene. I personaggi principali sono caratterizzati alla perfezione in base al loro carattere, ma anche i personaggi secondari sono curati nei minimi dettagli, non potevo aspettarmi altro dalla Pixar. Ho adorato i colori di questo film, e alcune scelte registiche mi hanno realmente sorpreso.

Consiglio vivamente la visione di questo film a tutti, vi emozionerà molto e vi regalerà tanti insegnamenti. A volte non ci rendiamo conto di ciò che abbiamo in questi casi basta scavare dentro di noi e troveremo le risposte.

Bonus: Prima di dirvi il mio ovvio e palese voto per questo film volevo consigliarvi una mini serie sempre su Disney plus intitolata Pixar-dietro le quinte, in particolare vi consiglio l’ultimo episodio che approfondisce la storia di Dan Scanlon e vi svelerà l’intero processo creativo dietro questo magnifico film.

Il mio voto magico per questo film è di 5 pietre della fenice.

Nevernight: Alba Oscura, Jay Kristoff – Recensione

Annunci

Dopo tempo immemore dalla sua lettura eccomi, finalmente oggi, a pubblicare la recensione di uno dei libri che ho più amato durante il 2019. Nevernight è una di quelle trilogie che rimarranno per sempre nel mio cuore e acuì guarderò sempre con nostalgia. È anche l’unica serie che ho in più edizioni: oltre alla meravigliosa e curatissima edizione di Nevernight portata in Italia dalla Oscar Vault ho anche l’edizione inglese che porta Mia in copertina con secondo e terzo libro autografati dall’autore. Ovviamente gli altri li ho fatti autografare durante l’incontro a Roma che si è tenuto lo scorso 22 Settembre.

Trama

Mia Corvere, gladiatii, schiava fuggiasca e infame assassina, sta scappando. Dopo i grandi giochi di Godsgrave, finiti con il più audace omicidio nella storia della Repubblica itreyana, Mia si ritrova braccata. Potrebbe non uscire viva dalla Città di Ponti e Ossa. Il suo mentore Mercurio è ora nelle mani dei suoi nemici. La sua stessa famiglia la vuole morta. Ma sotto la città, un oscuro segreto è in attesa. La notte sta per scendere sulla Repubblica, forse per l’ultima volta.

Editore: Mondadori

Data di Pubblicazione: 3 Settembre 2019

Pagine: 524

Prezzo: 20,00€

Ultimo libro di una trilogia che mi permetto di definire con le palle quadrate. Ci ritroviamo alla resa dei conti. La storia ci ha portati in un momento in cui Mia ritrova suo fratello e tutte le certezze crollano. Le evoluzioni, a questo punto del racconto, sono continue. Non mi dilungherò a parlarvi di descrizioni, ambientazione e personaggi perchè sono cose di cui ho ampiamente parlato nelle recensioni precedenti e tutti sappiamo il mio amore per zio Jay quindi vediamo un po’ cos’è successo. Conosciamo molti personaggi nuovi e ne ritornano di vecchi. Si avvicina il Verobuio e i poteri di Mia crescono insieme alla sua capacità di controllarli. Mia che, con le sue peripezie nella città dei pirati diventa sempre più badass e il ritorno di Tric che mi ha fatto sperare, finalmente, di potermi permettere una gioia. L’incontro finale con Scaeva e il vero e proprio scontro tra titani. Durante quest’ultimo libro succedono veramente tante, troppe cose e a volervi spiegare tutto quello che mi ha colpito o tutto quello che mi ha distrutto dentro rischio di fare solo degli enormi spoiler. Ovviamente i colpi di scena non mancano e, avendo letto già i libri precedenti sapete a cosa andate incontro. Ho amato la conclusione, ho amato come si è risolta la parte di storia riguardante Niah e tutto ciò che la circonda (chi ha letto sa). L’unica e dico davvero unica cosa che non mi ha fatta impazzire è stata la fine fine.

Conclusione degna di una trilogia che mi ha strappato un pezzettino di cuore per tenerselo tra le sue pagine. Emozioni a più non posso e altrettante lacrime. Non si può non dare 5 stelline a Jay Kristoff.

Chi come me aspetta Empire of the Vampire? Jay ha detto che troveremo personaggi un po’ nello stile di Adonai (solo perché vampiri) e io davvero non vedo l’ora!

Blog Tour: Aurora Rising, Jay Kristoff e Amy Kaufman – Playlist

Annunci

In questi giorni, con le diverse tappe del blog tour avrete modo di leggere dell’ambientazione così come troverete un confronto tra Aurora Rising e Illuminae, due libri spaziali scritti dalle stesse quattro mani! Avrete modo di conoscere meglio i personaggi e di vedere delle meravigliose fan art che li ritraggono!

Oggi, però, io vi suggerisco il modo di leggerlo: accompagnato da canzoni e musiche che ne rendano perfettamente l’idea e i sentimenti. Ci sono canzoni come Genius che si identificano perfettamente con alcuni personaggi (in questo caso Zila) e altre come Instant Crush che rendono perfettamente alcune relazioni che ci sono all’interno della storia. Per lo più però ho cercato sound che richiamassero acrobazie e battaglie in Longbow ma anche la giovane età dei personaggi.

Ma bando alle ciance! QUI potete trovare il link diretto alla playlist su Spotify per chi vuole subito immergersi nella lettura, mentre di seguito troverete la lista dettagliata!

Billie Eilish – Lovely (with Khalid)

Jaymes Young – Infinity

Daft Punk – Instant Crush (feat. Julian Casablancas)

Skrillex – Kill EVERYBODY

M83, Susanne Sundfør – Oblivion

Black Sabbath – Paranoid

AC/DC – Back in Black

Gorillaz – Plastic Beach (feat. Mick Jones and Paul Simonon

Gorillaz – On Melancholy Hill

Gorillaz – Stylo (feat. Mos Def and Bobby Womack)

Night Club – Show It 2 Me

Marilyn Manson – Rock is Dead

LSD – Genius (feat. Sia, Diplo and Labrinth)

Due Lipa – Physical

The Weeknd – Blinding Lights

Nevernight: I Grandi Giochi, Jay Kristoff – Recensione

Annunci

Lunedì vi ho parlato di Nevernight, è arrivato il momento di parlarvi del secondo libro di questa trilogia tanto discussa.

Trama

Mia Corvere, distruttrice di imperi, ha trovato il suo posto tra le Lame di Nostra Signora del benedetto omicidio, ma sono in tanti all’interno della Chiesa Rossa a pensare che non se lo meriti. La sua posizione è fragile, e non si sta affatto avvicinando alla vendetta cui agogna. Ma dopo uno scontro letale con un vecchio nemico, Mia inizia a sospettare quali siano i veri moventi della Chiesa Rossa. Al termine dei grandi giochi di Godsgrave, Mia tradisce la Chiesa e si vende come schiava per avere la possibilità di mantenere la promessa che ha fatto il giorno in cui ha perso tutto. Sulle sabbie dell’arena, Mia trova nuovi alleati, feroci rivali e domande ancora più incalzanti sulla sua affinità con le ombre.

Editore: Mondadori

Data di Pubblicazione: 03 Settembre 2019

Pagine: 467

Prezzo: 20,00€

In questo secondo libro vediamo Mia alle prese con notizie scioccanti riguardo la Chiesa Rossa e con un nuovo, assurdo piano per raggiungere i suoi obiettivi: uccidere Scaeva e Duomo. La trama come viene sviluppata in modo eccezionale con i già conosciuti parallelismi tra passato e presente e le assai discusse note a piè di pagina. C’è l’introduzione di tanti personaggi nuovi e anche un “ritorno al passato” per quanto riguarda l’ ambientazione. Parlando di quest’ultima la parte “straordinaria” non è tanto quella riguardante la città in cui si svolge la maggior parte degli avvenimenti, quanto tutto ciò che riguarda il Venatus Magni e le prove create dagli editorii per “intrattenere” il pubblico. Io credo che si debba fare un patto con il diavolo per arrivare a pensare certe cose. Per quanto riguarda i personaggi, i miei preferiti di questo libro sono sicuramente Sidonius e Cantalame. Furian, per quanto bigotto, non mi è dispiaciuto. Come prima, sono sempre super sospettosa verso Ashlinn. Ho amato la durezza di Mia ma anche – e ancor di più- il suo essere umana e la sua empatia “inaspettata” (forse non è così stronza come ci vuole far credere).

Ad alcune persone “I grandi giochi” è piaciuto meno di “Mai Dimenticare”, a qualcun altro di più. Riguardo ciò io non riesco bene a definire una mia posizione in merito perché ho vissuto la lettura di questa trilogia come un unico grande pezzo. Ad ogni modo ci sono stati alcuni colpi di scena MA qualcosa ero riuscita a predirla. Anche questo 5 stelline.

Nevernight: Mai Dimenticare, Jay Kristoff – Recensione

Annunci

Nevernight è il libro più discusso dell’ultimo periodo e, anche se con un certo ritardo, è arrivato anche per me il momento di parlarvene. Ho deciso di scrivere tre recensioni separate per tutti e tre libri, con un pensiero più approfondito nella recensione di Darkdawn/Alba Oscura.

Trama

Destinata a distruggere imperi, Mia Corvere ha solo dieci anni quando riceve la sua prima lezione sulla morte. Sei anni dopo, la bambina cresciuta tra le ombre si avvia a mantenere la promessa che ha fatto il giorno in cui ha perso tutto. Ma le possibilità di sconfiggere nemici così potenti sono davvero esili, e Mia è costretta a trasformarsi in un’arma implacabile. Deve mettersi alla prova tra i nemici – e gli amici – più letali, e sopravvivere alla protezione di assassini, mentitori e demoni, nel cuore stesso di una setta dedita all’omicidio. La Chiesa Rossa non è una scuola come le altre, ma neanche Mia è una studentessa come le altre. Le ombre la amano. Si nutrono della sua paura.

Editore: Mondadori

Data di Pubblicazione: 03 Settembre 2019

Pagine: 462

Prezzo: 20,00€

Interessata a questa lettura da tanto tempo, ho acquistato il libro in inglese a inizio 2019 anche se ho avuto modo di leggerlo tra Agosto e Settembre in italiano grazie a una eARC fornitami dalla casa editrice.

La storia di Nevernight non è una storia comune. È su una ragazza in cerca di vendetta come ne vediamo in tanti libri MA che non potrebbe essere più lontana da ideali vicini a quelli della classica eroina di cui siamo abituati a leggere. Come dice lo stesso autore, Mia è una stronza egoista e non le importa delle conseguenze delle sue azioni. Dal punto di vista della narrazione ho amato alla follia i parallelismi tra passato e presente e le note a piè pagina che hanno reso il tutto più ironico pur dando informazioni interessanti sul world-building e l’epoca in cui si svolge la storia. L’ambientazione è un qualcosa di spettacolare. In questo libro non si sanno TANTE cose e quindi sì, risulta davvero bella ma non avete idea della meravigliosità a cui andrete in contro. La città di Ponti e Ossa così come la Montagna Silente e tutto ciò che circonda sono descritti abilmente e fanno sognare e desiderare al lettore un viaggio (anche se breve, visti i pericoli) in luoghi tanto magnifici. Le descrizioni sono sublimi. Io personalmente non sono grande amante delle descrizione lunghe e pompose ma queste le ho lette veramente non grande interesse e senza mai pensare “si, ok ma adesso prosegui con la storia”. I personaggi poi delle vere e proprie opere d’arte. Ci sono tanti tipi di personaggi, ognuno diverso dagli altri e sempre coerenti a se stessi. Ad alcuni mi ci sono affezionata, altri li ho odiati e su altri ancora sono tutt’ora sospettosa. Ce ne sono veramente di tutti i gusti: astuti ed enigmatici, sciocchi e limpidi e così via. I miei preferiti di questo primo libro sono Mia (obv), Tric e Carlotta mentre il più odiato (anche più di Jessamine) è sicuramente Ashlinn. 

Volendo fare una grande somma di tutto in questo Primo Libro degli Accadimenti di Illuminotte possiamo dire che vediamo Mia nel suo essere schietta e letale davanti a tante situazioni che ce la fanno apprezzare come personaggio soprattutto a livello umano. Vediamo la sua crescita, la sua disfatta, le sue debolezze e i suoi punti di forza. Quelle che per lei sono questioni d’onore e quelle che invece sono tralasciabili. Vediamo la sua acutezza mentale e la vediamo affrontare le prove più disparate, prove che la avvicineranno alla sua vendetta e al suo destino. Alla fine di questo libro a Mia ancora non è chiara la propria identità ma ci è un passo più vicino ogni momento che passa. Scopre cose di sé che determinati “traumi” le avevano fatto rimuovere ma non demorde perché Mai avere paura. Mai tirarsi indietro. Mai, mai dimenticare. 

Mi pare ormai scontata la mia venerazione verso questo libro e quel gigante di Jay Kristoff. Non potevo che dare 5 stelline a questo capolavoro.