Il Principe Prigioniero, C S Pacat – Recensione

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Ciao lettori! Oggi voglio parlarvi di un romanzo che volevo leggere da tantissimo, e che si è rivelato totalmente al di fuori delle aspettative e sorprendente. Capirete meglio il perché leggendo il resto della recensione!

Trama

Damen è un guerriero e un eroe per il suo popolo, nonché il legittimo erede al trono di Akielos. Ma quando il fratellastro si impadronisce del potere, Damen viene catturato, privato del suo nome e spedito a servire il principe di una nazione nemica come schiavo di piacere.

Bellissimo, manipolatore e pericoloso, il suo nuovo padrone, il principe Laurent di Vere, rappresenta tutto il peggio della corte di quel paese. Ma all’interno di quella letale ragnatela politica niente è come sembra, e quando Damen si trova, suo malgrado, invischiato nelle macchinazioni per il raggiungimento del potere, è costretto a collaborare con Laurent per sopravvivere e salvare la sua casa.

Per il giovane condottiero, a quel punto, vige una sola regola: non rivelare mai, in nessun caso, la propria identità, perché l’uomo da cui dipende è anche colui che, più di chiunque altro, ha motivo di odiarlo…

Editore: Triskell Edizioni

Data di Pubblicazione: 30 Luglio 2017

Pagine: 242

Prezzo: 11,02€

Perché dico che questa storia si è rivelata sorprendente? Perché ci sono un sacco di momenti ed elementi che mi hanno lasciata realmente tanto spiazzata e a bocca aperta. La trama è super interessante, ci viene proposto principalmente il punto di vista di Damianos, in quanto prigioniero della nostra storia, ma c’è anche una forte impronta erotica che, a mio parere, non è per tutti, ma che sinceramente non mi è dispiaciuta, e soprattutto non mi ha fatto valutare negativamente la lettura.

Le descrizioni non sono molto forti, l’autrice si è chiaramente concentrata su altri elementi della storia come le riflessioni di Damianos e le cattiverie di Laurent nella creazione di un enemies-to-lovers che ho adorato.

I personaggi, infatti sono molto particolari e interessanti. Vediamo lo scontro di due culture molto differenti, con relativi usi e costumi. Laurent bello, ma ambiguo; è sempre difficile capire cosa gli passa per la mente, quale sarà la sua prossima mossa. Damianos, invece, ha una mente molto “semplice” e non riesce a comprendere a pieno tutti i meccanismi della corte di Vere. In questo primo romanzo, ammetto di non aver scorto le grandi cose che mi aspettavo da questa coppia, si vede che si è ancora agli inizi e che ancora tantissimo deve evolvere, anche se ci sono diverse sorprese nel finale. Laurent, in ogni caso rimane il mistero più grande, io sospetto che il suo problema con lo zio sia più grande di quanto ci sia stato detto finora.

L’ambientazione richiama un po’ quella dell’antica Grecia, quindi super ovvio l’ho amata. Tuttavia a Vere, dove ci troviamo attualmente, c’è un livello di perversione che stupisce anche Damianos all’inizio, e che ha sorpreso anche me (parlo di questo quando dico che sono rimasta parecchio spiazzata). A Vere i figli bastardi vengono visti come un qualcosa di osceno, di conseguenza i nobili si servono di schiavi sessuali del loro stesso sesso e si trovano ad avere dei veri e propri prediletti, è in questo ruolo che si trova Damen quando viene portato a Vere. La particolarità di questa situazione, però, sta nel fatto che questi prediletti vengono anche mandati nell’arena a “combattere” tra loro.

In fine, questo romanzo anche se diverso dalle mie solite letture e un po’ sopra le righe, mi è piaciuto molto e mi ha veramente incuriosita (tant’è che ho già acquistato tutti i volumi del romanzo e ho già letto anche il secondo, ops). Questo è dovuto principalmente dalla forza dei personaggi, super carismatici e sexy! 4 stelline

Prime Impressioni: Magus of the Library, Mitsu Izumi

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Ciao lettori! Eccomi oggi con nuovo Prime Impressioni. In realtà ho un sacco di primi volumi in libreria, ma ahimè ho troppa voglia di proseguire le serie in corso e un’elevata difficoltà a combaciare il tutto. In maniera sintetica e semplice: sono pessima. Ma adesso smettiamola di concentrarci sulle catastrofi di Cate e vediamo un po’ com’è questo manga!

Trama

Un viaggio fra biblioteche misteriose e creature fantastiche! I sogni porteranno un ragazzo a vivere inimmaginabili avventure… Non perdete la straordinaria opportunità di volare sulle ali di una storia incredibile e spiazzante!

Editore: Panini Planet Manga

Data di Pubblicazione: 20 Agosto 2020

Pagine: 232

Prezzo: 7,00

La storia si preannuncia super carina, interessante e particolare. Il manga è ispirato al romanzo Kafna del Vento di Sophie Schwimm, ma non per questo è meno valido, anzi. Troviamo una sorta di dualismo nella narrazione perché assistiamo agli avvenimenti come in tutti i manga, ma allo stesso tempo c’è anche un baloon/legenda che ci accompagna durante tutta la narrazione, approfondendo alcuni argomenti, ma anche raccontandoci fatti a cui abbiamo assistito come se raccontati in un romanzo. Questa caratteristica mi è piaciuta in alcune parti, ma mi ha leggermente annoiata in altre. Un’altro elemento che ho trovato leggermente diverso dai manga classici, (che poi, specifico, con classici intendo quelli che ho letto finora nella mia vita, quindi potrebbero anche essercene altri simili o narrati allo stesso modo) è che questo primo volume, a mio parere, rappresenta più un prequel di quello che poi sarà la vera e propria storia dal secondo volume in poi. Un po’ come se fosse il prologo di un romanzo, e ho adorato. Cosa che più ho amato, però, è soprattutto il valore che si da ai libri, il modo in cui vengono trattati, ma anche la figura delle biblioteche in sé.

I disegni mi sono piaciuti tantissimo! Lo stile è molto particolare e spicca per la prevalenza di dettagli e sfumature. Amo come sono rappresentate le biblioteche e il fatto che non contengano soltanto libri “classici”, ma anche pergamene e tanto altro.

I personaggi sono ancora poco conosciuti, ma rappresentano delle grandi promesse e delle grandi gioie. Attualmente il protagonista è un ragazzino, ma sono sicura che reincontreremo gli altri molto presto!

In fine, un manga che inneggia ai libri, secondo me perfetto per qualsiasi lettore voglia accostarsi a questo genere/formato. Questo primo volume mi ha già conquistata, e dire che quando andai in fumetteria ad acquistarlo non ero nemmeno convintissima. Posso solo dire di essere super felice di non essermi tirata indietro! 4.5 stelline

Blog Tour: Il Ritratto di Oscar Wilde

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Ciao lettori! Torno con gli eventi, e capirete anche voi che non potevo esimermi da questo in particolare; cioè, cosa non è Oscar Wild? Prima di iniziare volevo ringraziare Ylenia di Reine des Livres per aver organizzato l’evento e la casa editrice per aver fornito la copia digitale dell’opera.

Trama

Dal romanzo, con la storia di culto del “Ritratto di Dorian Gray”, al teatro, con commedie brillanti come “L’importanza di chiamarsi Ernesto”, fino alla favola e alla poesia: Oscar Wilde ha lasciato il suo segno – il segno del genio – in ogni genere della letteratura. Questo ricco volume raccoglie i suoi testi più amati, restituendo l’immagine a tutto tondo di un grande artista e un grande uomo.

Editore: Mondadori

Data di Pubblicazione: 13 Aprile 2021

Pagine: 696

Prezzo: 28,00€

Nell’articolo di oggi non troverete la recensione di tutti i romanzi contenuti nel Drago, ma vi parlerò soltanto dei due romanzi che ho scelto: De Profundis e Il fantasma di Canterville. Era dal liceo che volevo leggere le opere di Oscar Wilde, da quando lo studiai in inglese. Diversi anni fa riuscii a recuperare Il Ritratto di Dorian Gray, amandolo, ma si sa, ho un problema con i classici, e di conseguenza il mio recupero terminò lì. Capirete quindi che potevo farmi scappare questa meravigliosa occasione: edizione bomba da bookporn da una parte, romanzi che voglio leggere dall’anteguerra dall’altra. Un’occasione top!

Tra le due letture quella che ho preferito maggiormente è stata Il fantasma di Canteville, molto ironica e leggera, quando il De Profundis per i temi trattati risulta maggiormente prolisso e lento, ma non per questo meno interessante. Quest’ultimo, sotto forma di immensa lettera, aiuta tantissimo a capire e conoscere meglio i costumi dell’epoca, ma allo stesso tempo mi ha lasciata un po’ sconvolta per come Wilde si sia lasciato buttare giù e come si sia fatto sfruttare nei periodi raccontati nella lettera. Non capisco se fosse consuetudine del tempo, o se semplicemente si è fatto intortare, fatto sta che ci sono un po’ rimasta.

L’edizione è curata nei minimi dettagli e presenta all’interno: Oscar Wilde! di Max Beerbohm, Cronologia, Bibliografia essenziale e Nota Editoriale; seguiti dalle opere: Ravenna, Salome, Il fantasma di Canterville, Il Principe Felice, L’Usignolo e la Rosa, Il Gigante Egoista, La decadenza della menzogna, Il critico come artista, Il ritratto di Dorian Gray, Il delitto di Lord Arthur Savile, Il genetliaco dell’Infanta, Il ventaglio di Lady Windermere, La Sfinge, L’importanza di essere onesto, De profundis, La ballata del carcere di Reading. All’interno delle opere troviamo diverse illustrazioni che ho adorato, veramente molto ben fatte e super belle!

In fine, un’edizione bella dentro e fuori, super consigliata come regalo, ma anche a chi è amante dell’autore o a chi vuole approcciarsi ad Oscar Wilde per la prima volta. Approvatissima!

A Darker Shade of Magic, V E Schwab – Recensione

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Ciao lettori! Oggi vi voglio parlare di una delle mie ultimissime letture in lingua, perché sì, ogni tanto leggo anche in lingua. La Schwab è per me una di quelle autrici di cui ho letto poco o niente, ma che mi crea sempre tantissimo hype. Quindi bando alle ciance e iniziamo!

Trama

La maggior parte delle persone conosce solo una Londra; ma se c’è ne fossero diverse? Kell è uno degli ultimi Viaggiatori – maghi con la rara abilità di viaggiare tra Londre parallele. C’è la Londra Grigia, sporca e affollata e senza magia, casa del folle Re George III. C’è la Londra Rossa, dove vita e magia sono venerate. Poi, c’è la Londra Bianca, governata da chiunque abbia ucciso sulla propria via verso il trono. Ma una volta, c’era la Londra Nera…

Editore: Titan Books

Data di Pubblicazione: 27 Febbraio 2015

Pagine: 387

Prezzo: 9,86€

Per quanto io ami i libri in lingua, con i loro prezzi e le loro cover stratosferiche, ammetto di leggerne raramente, più che altro perché sono lenta nella lettura anche se a livello di comprensione sto messa abbastanza bene. Per me quindi ogni libro in lingua letto è un po’ come una vittoria personale.

La storia di questo romanzo è veramente molto figa, dalla trama si evince solo una minima parte della genialità dietro questo romanzo. Ho cercato la trama in italiano di questo romanzo, ma veniva raccontata un po’ come una cazzatina per cui ho deciso di tradurre io quella originale, per farvi capire un po’ meglio di cosa parliamo (quindi scusatemi eventuali errori). In ogni caso intrattiene tantissimo, amo lo stile di scrittura dell’autrice e ogni giorno mi pento del mio leggere i suoi libri così in ritardo, ma soprattutto di continuare su questa strada e non recuperare tutto di botto!

Le descrizioni sono molto accurate, aiutano perfettamente ad ambientarsi in qualsiasi Londra ci troviamo e a immaginarci perfettamente e a cogliere ogni avvenimento o intrigo della storia.

L’ambientazione però è per me il punto forte di questa storia, anche se ancora non è stata toccata e approfondita tutta. Già la presenza delle diverse Londre e tutte le loro caratteristiche sono, per me, top. Aggiungiamoci un sistema magico da paura, parecchi misteri da svelare e un avvenimento storico che ha cambiato drasticamente la popolazione, il modo di vivere e l’approccio stesso alla magia.

I personaggi sono un elemento altrettanto importante di questa storia, Kell è entrato immediatamente nella mia schiera dei book boyfriends, ma Lila anche! Ho adorato la loro caratterizzazione, ma anche il non-detto che ancora c’è da scoprire, nei volumi successivi. Non vedo l’ora di scoprire se le mie teorie sono veritiere, o se si riveleranno dei fail totali.

In fine, penso si sia capito che ho amato questo romanzo. Ovviamente presenta anch’esso qualche piccola pecca, ma nonostante ciò il mio voto è di 4.5 stelline e sono super in hype per il seguito!

Anveersia: Il Centromondo, Gregorio Bisio – Recensione

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Ciao lettori! Nuovo giorno, nuova recensione. Oggi voglio parlarvi di un romanzo che ho ricevuto gentilmente in collaborazione direttamente dall’autore, che ringrazio tantissimo per l’opportunità e la fiducia.

Trama

Sono trascorsi vent’anni da quando Ludvig Marfen ha messo al bando la magia, su Anveersia: chiunque sia scoperto a praticare le arti occulte sarà perseguito dalla legge. Un bel problema in un mondo popolato da streghe, sciamani e creature fantastiche, in cui la magia fa parte del DNA degli esseri viventi. E un problema ancora maggiore per i gemelli Grammell, che una mattina di settembre ricevono a casa uno strano pacchetto, contenente un oggetto magico tanto enigmatico quanto illegale. Chi glielo avrà inviato? E perché proprio a loro? Ma soprattutto, saranno disposti a mettere a repentaglio le loro vite per risolvere il mistero che nasconde?

Editore: Bookabook

Data di Pubblicazione: 27 Novembre 2020

Pagine: 312

Prezzo: 16,00

La storia è molto interessante, e sviluppata anche abbastanza bene. L’unica pecca che ho trovato è nello scorrere del tempo, i protagonisti intraprendono un viaggio importante, ma ci sono pochi elementi che ci facciano percepire effettivamente il tempo trascorso. La narrazione è in terza persona e la trama viene sviluppata in maniera molto avvincente, ricca di azione e incontri interessanti.

Le descrizioni non sono particolarmente accurate, ma nemmeno superficiali. Tant’è vero che l’autore si è concentrato principalmente nello strutturare il world-building del romanzo. Scene di azione e ambienti quindi sono veramente molto chiari e facili da immaginare e comprende.

L’ambientazione è infatti il punto forte di questa storia. È un elemento che viene svelato man mano che la storia prosegue e va avanti, ma si vede che la cura e l’attenzione dedicati non sono pochi. Ci sono un sacco di nomi molto creativi dedicati alla fauna e alla flora all’interno del romanzo, ma anche relativi al sistema magico e alla tecnologia del luogo. La cartina geografica non è chiara, ma anch’essa viene svelata pian piano che la storia prosegue quindi non è un difetto, ma un elemento stesso e fondamentale della trama.

I personaggi, invece, sono la cosa che mi ha colpita di meno della storia, sono stati caratterizzati poco e hanno poca profondità. Alcune scene e interazioni sono veramente scarne, e talvolta incoerenti. Io sono il tipo di lettore che, oltre a una buona ambientazione, ricerca anche una buona caratterizzazione dei personaggi, e mi dispiace ma qui non l’ho trovata, tant’è che ho trovato difficile empatizzare con loro e immedesimarmi nella storia. Diciamo non mi ha aiutata a sentirmi parte integrante di essa, ma soltanto un’osservatrice. Parlandone con l’autore mi ha spiegato il suo essere molto oggettivo e pragmatico traspare nella sua scrittura, ma che proverà ad approfondire il lato emotivo dei personaggi nei seguiti della storia, quindi sono super curiosa di vedere cosa inventerà!

In fine, nonostante le pecche la lettura è stata veramente piacevole e accattivante. Sicuramente ci troviamo davanti un autore che, anche se ancora acerbo, farà strada. Sono molto contenta di aver avuto la possibilità di leggere questa storia innovativa e fuori dalle righe, 3.5 stelline più che meritate!

Review Party: Rovina e Ascesa, Leigh Bardugo

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Ciao lettori! Con oggi si conclude il mio viaggio attraverso la prima trilogia dedicata al Grishaverse: quella di Shadow and Bone. È stato un viaggio duro, e ammetto di aver perso qualche lacrimuccia alla fine, ma è stato meraviglioso. Prima di iniziare con la recensione voglio ringraziare Ylenia di Reine des Livres per aver organizzato l’evento e la casa editrice per aver fornito la copia.

Trama

“Disprezza il tuo cuore.” Era quello che volevo. Non volevo più essere in lutto, soffrire per qualche perdita o per i sensi di colpa, o per la preoccupazione. Volevo essere dura, calcolatrice. Volevo essere impavida. Fino a poco prima mi era sembrato possibile. Ora ne ero meno sicura.

L’Oscuro ha ormai esteso il suo dominio su Ravka grazie al suo esercito di creature mostruose. Per completare i suoi piani, gli manca solo avere nuovamente al suo fianco Alina, la sua Evocaluce. La giovane Grisha, anche se indebolita e costretta ad accettare la protezione dell’Apparat e di fanatici che la venerano come una Santa, non ha perso però le speranze: non tutto è perduto, sempre che un certo principe, sfacciato e fuorilegge, sia sopravvissuto, e che lei riesca a trovare la leggendaria creatura alata di Morozova, la chiave per liberare l’unico potere in grado di sconfiggere l’Oscuro e distruggere la Faglia. Per riuscirci, la potente Grisha dovrà tessere nuove alleanze e mettere da parte le vecchie rivalità. Nel farlo, verrà a conoscenza di alcuni segreti del passato dell’Oscuro che getteranno finalmente luce sulla natura del legame che li unisce e del potere che l’uomo esercita su di lei. Con una nuova guerra alle porte, Alina si avvia verso il compimento del proprio destino, consapevole che opporsi all’ondata di crescente oscurità che lambisce il suo paese potrebbe costarle proprio quel futuro per cui combatte da sempre.

Editore: Mondadori

Data di Pubblicazione: 30 Marzo 2021

Pagine: 288

Prezzo: 18,90

La storia di questo terzo romanzo è in assoluto la più interessante e accattivante di tutte. Alina finalmente ha deciso di prendere in mano la situazione ed è stata veramente top. Tutta la storia ha preso una piega veramente inaspettata, ci sono stati un sacco di colpi di scene e un finale che, veramente, non sarei mai stata in grado di prevedere. In questo capitolo ci sono un sacco di personaggi che si mettono in moto, che si fanno valere e che mostrano il loro valore. Primo tra tutti Mal, che per me ha avuto una fortissima rivalsa (diciamo che lo odiavo giusto un po’). Però non sono da meno Zoya, Nadia, Tolya e Tamar che mostrano nuovi lati del loro carattere molto interessanti e profondi. L’Oscuro, per quanto al centro delle situazioni poiché colui che le scaturisce, anche in questo romanzo rimane un elemento di sfondo e di contorno, la storia, la trilogia intera, a mio parere, si concentra principalmente su Alina e sulla rivalsa di Ravka. Diciamo che partendo da ciò non condivido l’immenso amore che tutti provano per lui, cioè, piace anche a me molto, ma non al punto da tirarmi i capelli, ecco; cosa che invece farei molto probabilmente per il Nikolai del mio cuore. Sia l’Oscuro che Nikolai hanno mostrato buona parte delle loro debolezze di questo volume: l’Oscuro ha acquisito un sacco di umanità, al punto che anche Alina ne è rimasta colpita; Nikolai ha acquisito invece una sorta di fragilità da cui sembrava essere immune, che ce lo fa amare ancora di più e che ce lo rende un patatino dolce.

Anche in questo romanzo la narrazione è in prima persona. Non tutti l’hanno apprezzato, molte persone ritengono che la Bardugo renda pienamente soltanto con la terza persona. Ma io non sono d’accordo. Oltre a doverci ricordare che è il primo romanzo della Bardugo, dobbiamo ricordare quello che traspare dalla lettura stessa del romanzo: questa è la storia di Alina e della rinascita di Ravka; quindi per me il punto di vista scelto è più che appropriato.

In fine, raga piango. Davvero, non riesco a essere seria perché sono ancora nel pieno degli scleri e ho ancora gli occhi umidi. Questo romanzo è la vita! È perfetto! Mentre leggevo i primi due romanzi della trilogia pensavo “sì, ok, bello, ma sei di corvi è un’altra cosa” (da menzionare: ho letto sei di corvi, ma non ancora il regno corrotto). Ora che ho finito la trilogia posso solo dire CAZZO capisco perché tutti la amano e inizierò da subito a creare il mio altarino e a venerarla insieme a tutti gli altri. Grazie prego grazie di esistere Leigh Bardugo, ti prego sforna altri 15436372646718 figli/libri e rendici la vita migliore e il mondo un posto migliore. Immensamente tue, queste 5 stelline del mio cuore.

Illuminae, Jay Kristoff & Amy Kaufman – Recensione

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Ciao lettori, come va? Oggi voglio parlarvi di una lettura che rimandavo da troppo tempo, ma che fortunatamente sono finalmente riuscita a fare! Diciamo che il mio ritardo nel leggere questo romanzo è dovuto anche al fatto che volevo i romanzi in copertina rigida e in italiano, ma come già ben saprete sono INTROVABILI. Di conseguenza appena la Oscar Vault ha fatto la ristampa in flessibile, mi son detta vabbè, e ho acquistato la trilogia intera (in realtà uno dei tre mi è stato regalato). Ma adesso basta cianciare e andiamo avanti!

Trama

Anno 2575: il cielo del pianeta Kerenza si oscura all’improvviso. Tra le esplosioni e le urla degli abitanti terrorizzati, una squadra d’assalto della XXXXX, una potente corporation interstellare, dà inizio all’invasione. Ezra e Kady, che si sono appena lasciati, sono costretti a cercare insieme una via di fuga. Alcuni giorni dopo, però, un mortale XXXXX mutante inizia a diffondersi a bordo di una delle navi sulle quali si trovano i due ragazzi e gli altri superstiti. E nessuno sembra intenzionato a spiegare ciò che sta accadendo.

Editore: Mondadori

Data di Pubblicazione: 12 Gennaio 2021

Pagine: 624

Prezzo: 18,00

La storia può sembrare un po’ sciocca all’inizio perché le prime vicende che ci troviamo a “vivere” sono quelle del racconto in cui Kerenza viene attaccato, ma soprattutto Kady ed Ezra si lasciano. C’è chi si fermerebbe a questo per abbandonare un libro, ma tutto quello che succede dopo è così assurdo e così inaspettato e così boh che ti scoppia la testa ed è super interessante e bellissimo. Ma oltre alla storia in sé, che già è super interessante per tutti gli intrighi che accadono, lo stile in cui è resa, cioè l’insieme di file, estrapolazioni, diari segreti, manifesti e tutta la grafica in generale, hanno reso il tutto ancora più mind blowing che io davvero sono rimasta stupefatta e incantata. Ho praticamente divorato il romanzo in due giorni, ma se non fossi stata impegnata me ne sarebbe bastato uno solo. E lo dice una ragazza che sta vivendo un leggero blocco, per farvi capire quanto mi ha presa.

Le descrizioni sono quasi inesistenti in questa storia, tranne per alcune riprese di telecamere trascritte e spiegate da osservatori esterni. Questo perché il romanzo è appunto una raccolta di file, non è la classica narrazione a cui siamo abituati e di conseguenza le descrizioni oltre a non azzeccarci nulla in questa storia, sarebbero anche inutili per come tutto è stato posto e costruito. Ma ancor di più vi dico, questo non mi ha impedito di immaginare scene e situazioni, TUTT’ALTRO, io sono riuscita a immedesimarsi, a sprofondare in questa storia anche meglio che in una Graphic Novel. Battaglie spaziali, movimenti di astronavi, tutto super chiaro nella mia mente, come se l’avessi vissuto io in prima persona, ma è un’esperienza che è difficile “spiegare” perché non la si capisce e non la si realizza fino a quando non ci si ritrova a viverla.

L’ambientazione è assai limitata, ci troviamo prima su Kerenza e poi su un’astronave, ma non è assolutamente un problema perché anche se lo spazio è relativamente poco, tutto il resto riempie in una maniera inimmaginabile.

I personaggi di questa storia si può dire che siano tutto, o quasi. Anche personaggi non propriamente umani si rivelano di un’unicità che proprio ci vuole il bacio dello chef. Non sono stati approfonditi particolarmente, a parte Kady, che abbiamo modo di conoscere un po’ meglio. Ma, gente, vi assicuro che non ci pensate nemmeno, che succede così tanta roba e così tanto casino che non c’è proprio tempo per quello. Raga, non vi dico Aidan. Aidan lo si conosce, lo si vive e poi puoi solo venerarlo quindi LEGGETE QUESTO LIBROOO!!

In fine, vi dico solo che sto sclerando male per scrivere questa recensione e che ad ogni frase mi fermo per fare il gesto del mind blowing perché questo libro è troppo, e sono sicura di non essere riuscita a esprimere nemmeno una virgola della sua meraviglia e intensità, e sono sicura che non ci riuscirò mai, perché, davvero, è troppo. Unico nel suo genere, non vedo l’ora di leggere Gemina e sclerare sempre di più finché non mi scoppia la testa. Assolutissimamente un 5 stelline.

Review Party: Il Rintocco, Neil Shusterman

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Ciao lettori! Eccomi anche oggi, qui sul blog, per parlarvi del terzo e ultimo capitolo della trilogia della Falce, che resterà sicuramente una delle mie preferite di sempre. Prima di iniziare voglio ringraziare Ylenia di Reine des Livres per aver organizzato l’evento e la casa editrice per aver fornito la copia digitale dell’opera.

Trama

Da tre anni Citra e Rowan sono scomparsi: da quando cioè la falce Goddard ha assunto il potere e il Thunderhead si è chiuso in un silenzio che solo Greyson Tolliver riesce a infrangere. La città-isola di Endura, il “cuore pulsante” della Compagnia delle falci, è perduta, affondata per sempre nelle acque dell’oceano, e con lei le Grandi falci. Davvero sembra che ormai nulla possa impedire il dominio assoluto di Goddard, nominato Suprema Roncola della MidMerica. E, mentre gli echi della Grande Risonanza scuotono ancora il cuore della Terra, la domanda è una sola: c’è ancora qualcuno in grado di fermare il tiranno? Gli unici a saperlo sono la Tonalità, il Rintocco e il Tuono.

Editore: Mondadori

Data di Pubblicazione: 30 Marzo 2021

Pagine: 492

Prezzo: 22,00

La storia all’inizio è un po’ confusionaria, non sappiamo quanto tempo sia passato da quando Endura è sprofondata, e ci sono anche alcuni salti temporali che, non essendo specificati a inizio capitolo, non sempre si intuiscono. L’avanzamento delle vicissitudini, però, è super interessante, ma soprattutto inaspettato. Avevo sì, aspettative alte, ma mi aspettavo, come sicuramente tanti altri, che le cose andassero in certo modo. Ovviamente nulla è andato come previsto, ma comunque secondo me gli eventi hanno preso una piega inaspettata, e soprattutto umana. Quello che noi non abbiamo capito dal primo momento in cui abbiamo iniziato questa storia è che Citra e Rowan, così come tutti gli altri, non sono gli eroi di questa storia. Di falci ce ne sono a bizzeffe, così come di persone di ogni tipo. È a questo che ha portato l’evoluzione della specie e i mille progressi attuati dal Thunderhead. E a un certo punto fotte meno di niente del mondo e del suo destino, essendo persone normali scegliamo noi e scegliamo la nostra felicità e il nostro cuore, perché per troppo tempo non lo abbiamo fatto. E l’ho apprezzato, anche se di solito adoro i personaggi eroici, ho adorato anche l’immensa umanità che invece hanno mostrato i personaggi di questo romanzo. Citra e Rowan in ogni caso non sono stati gli unici, vediamo una parte molto delicata di Faraday, la sua debolezza, ma anche la sua rinascita, un nuovo senso che riesce a dare alla vita, e continua a essere uno dei patanelli del mio cuore.

Le descrizioni di questo romanzo sono sempre molto chiare ed espressive. Adoro l’inizio di ogni capitolo i messaggi che ci vengono trasmessi dai diari delle falci. In questa terzo capitolo, però, vediamo come assumono una sfumatura politica non indifferente, data anche dal modo, di Goddard, di essere Suprema Roncola. E in più sono alternati da capitoli dedicati a degli scritti, molto posteriori, dei tonisti. Questo ci porta a farci due domande, o meglio due ipotesi, alla fine del romanzo, ma durante la lettura ci fa presagire qualcosa del finale.

In fine, questo capitolo per me è la perfetta conclusione della trilogia, ma capisco benissimo chi invece sia rimasto deluso dalle scelte di Shusterman. Io l’ho vista un po’ come: può esserci tutto il progresso del mondo, ma i sentimenti umani come l’amore e l’egoismo prevarranno sempre, perché l’umanità prevarrà sempre. E questo mi è piaciuto molto. 5 stelline

Prime Impressioni: Blue Flag, Kaito

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Ciao lettori, come state? Lo so, l’ho detto tante volte, ma spero davvero che questa volta la mia latitanza finisca! Ho finalmente creato un nuovo feed, comprato un sacco di cosucce per le decorazioni e composizioni, adesso nulla, o quasi, può fermarmi! Oggi vi voglio parlare del primo volume di Blue Flag e delle emozioni che mi ha trasmesso, e per farvi capire quanto la mia impossibilità a fare foto decenti mi stesse bloccando, vi faccio presente che in realtà ho letto questo volume a Febbraio. Lo so, sono la prima ad esserne sconvolta! Ma adesso bando alle ciance e iniziamo.

Trama

Taichi non ha mai avuto una ragazza, né un vero amico. Ora però che la sua vita sta per legarsi a quella di Toma e Futaba tutto cambierà in maniera sorprendente e inattesa. Sogni, paure, errori, follie dell’adolescenza in un seinen che sta conquistando migliaia di lettori.

Editore: Panini Planet Manga

Data di Pubblicazione: 02 Maggio 2019

Pagine: 224

Prezzo: 4,50€

La storia parte, dal mio punto di vista, un po’ insicura, per poi riprendersi alla grande e sorprenderci in ogni modo possibile e inaspettato. All’inizio si ha qualche idea, ma non ci si aspetta il tipo di evoluzione che poi avviene nella trama. E ovviamente chi è che voleva ordinare 3/4 volumi e ha scoperto che erano in ristampa e dovrà attendere millemila anni prima di poter andare avanti con la storia? Ma OVVIAMENTE io! Diciamo che mi ha presa soprattutto per la semplicità con cui vengono narrati i fatti e la presenza di temi molto delicati, anche se per il momento solo accennati, se non addirittura sospettati.

I disegni sono veramente molto belli, per loro avrei acquistato il manga già molto tempo fa, ma ho aspettato un po’ prima di iniziare sia perché avevo paura che fosse il classico shojo, sia perché nel periodo in cui uscì ho iniziato veramente tantissimi manga nuovi e non volevo aggiungerne un altro al già enorme carico.

I personaggi attualmente sono il punto forte di questa storia, cosa anche normale perché ci sta tutto che in un primo volume si sia evoluta poco. Ed è anche normale, ovvio e scontato che anche i personaggi non siano stati ancora approfonditi, ma accennati; tuttavia si riesce a scorgere un po’ di quello che saranno e ammetto che le aspettative sono veramente alte. Il protagonista è molto insicuro e introverso, ma soprattutto indeciso, nemmeno lui sa molto cosa fare e come approcciarsi a determinate situazioni e ha bisogno di un po’ di spinte, ma fortunatamente sembra che abbia le spalle ben coperte. Speriamo soltanto che poi non sia chi gli copre le spalle a rimanere scoperto… vedremo!

In fine, questo manga mi ha convinta da subito a proseguire, anche se al momento non so quando né come riuscirò a farlo. Le aspettative sono veramente alte e sto in ansia e non vedo l’ora di andare avanti aaaaaaaaaaaa 4 stelline!

Review Party: HeartStopper Vol3, Alice Oseman

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Ciao lettori, come state? Oggi vi porto una nuova, dolcissima, recensione. Da poco è uscito il terzo volume di una delle Graphic Novel che mi ha conquistato il cuore nel 2021: HeartStopper di Alice Oseman! Prima di iniziare voglio ringraziare Ylenia di Reine des Livres per aver organizzato l’evento e la casa editrice per aver fornito la copia digitale dell’opera.

Trama

Charlie non avrebbe mai pensato che Nick potesse ricambiare il suo sentimento, ma ora sono ufficialmente fidanzati, e Nick ha anche trovato il coraggio di dirlo a sua madre. Ma ora deve dirlo anche agli altri; e la vita non è sempre semplice, anche se hai accanto qualcuno che ti ama. “Heartstopper” parla di amicizia, amore, lealtà, salute mentale. Unendo le storie private di Nick e Charlie, finisce per parlarci di qualcosa di più grande, che interessa tutti noi.

Editore: Mondadori

Data di Pubblicazione: 02 Marzo 2021

Pagine: 384

Prezzo: 19,00

Non sto piangendo, mi è solo entrata una Torre Eiffel nell’occhio. Posso già dirvi con certezza che questo è il mio volume preferito di HeartStopper tra quelli letti finora. Questo volume, oltre alla solita immensa dolcezza a cui siamo abituati, trasmette un sacco di temi nuovi e importantissimi, tanto della comunità lgbt+ quanto dell’adolescenza in generale. Vediamo i nostri protagonisti in ambienti nuovi, li vediamo aprirsi e chiudersi e mostrare nuove debolezze e insicurezze, così come conosciamo nuovi lati del loro carattere, ma soprattutto approfondiamo la conoscenza delle rispettive famiglie.

I disegni della Oseman sono sempre molto caratteristici e semplici, ma nella loro semplicità riescono a esprimere tantissimo. Spesso anche illustrazioni e fumetti con una tecnica maggiore non mi fanno battere il cuore come riesce a farlo, invece, Alice Oseman.

I personaggi li conosciamo già, ma ci si presentano nuove dinamiche super importanti e iniziamo a vedere nuovi tipi di interazioni tra loro. Allo stesso tempo approfondiamo la conoscenza di personaggi secondari, ossia gli amici di Charlie in particolar modo, ma anche un po’ quelli di Nick.

In fine, nella vita io posso fare una sola cosa, ed è consigliarvi HeartStopper fino alla morte. LEGGETELO! 5 stelline.

Review Party: Il Regno di Rame, S.A. Chakraborty

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Ciao lettori! Eccomi, da latitante, con una nuova recensione. L’anno scorso vi parlai del primo volume di questa trilogia che ho tanto amato, oggi, finalmente, posso parlarvi del secondo. Come sempre, prima di iniziare voglio ringraziare Ylenia di Reine des Livres per aver organizzato l’evento e la casa editrice per aver fornito la copia digitale dell’opera.

Trama

La vita di Nahri è cambiata per sempre nel momento in cui ha accidentalmente evocato Dara, un misterioso jinn. Fuggita dalla sua casa al Cairo, si è ritrovata nell’abbagliante corte reale di Daevabad, immersa nelle cupe conseguenze di una battaglia devastante, e lì ha scoperto di aver bisogno di tutto il suo istinto truffaldino per sopravvivere. Anche se accetta il suo ruolo ereditario, sa di essere intrappolata in una gabbia dorata, controllata da un sovrano che governa dal trono che una volta apparteneva alla sua famiglia: basterà un passo falso per far condannare la sua tribù.

Nel frattempo, Ali è stato esiliato per aver osato sfidare suo padre. Braccato dagli assassini, è costretto a fare affidamento sui poteri spaventosi che gli hanno donato i marid. Così facendo, però, minaccia di portare alla luce un terribile segreto che la sua famiglia ha tenuto nascosto a lungo.

Intanto, nel desolato nord, si sta sviluppando una minaccia invisibile. È una forza capace di portare una tempesta di fuoco proprio alle porte della città. Un potere che richiede l’intervento di un guerriero combattuto tra un feroce dovere a cui non potrà mai sottrarsi e una pace che teme di non meritare mai.

Editore: Mondadori

Data di Pubblicazione: 02 Marzo 2021

Pagine: 648

Prezzo: 24,00 euro

La storia non inizia da dove è terminato il romanzo precedente, ma ci troviamo parecchio avanti nel tempo. All’inizio, infatti, ci troviamo un po’ confusi in merito a quello che sta succedendo, ma pian piano tutte informazioni importanti vengono spiegate senza dare spazio a dubbi o buchi. Succede veramente DI TUTTO, ho adorato ogni cosa. Il punto di vista varia tra i tre personaggi principali: Nahri, Dara e Ali, cosa che ho apprezzato nel primo volume, e adorato in questo secondo.

Le descrizioni non sono eccessive né superficiali. Sono sempre molto chiari gli ambienti che ci circondano, è facile immaginarli, così come eventuali scontri e situazioni. Aiutano perfettamente a immedesimarsi nei personaggi.

L’ambientazione non si limita a Daevabad, in questo volume grazie ai punti di vista di Dara e Ali abbiamo modo di guardare altri scorci del mondo jinn, in particolare approfondiamo Am Gezira e le condizioni in cui si trovano a vivere i jinn di periferia. La Daevabad in cui ci troviamo è cambiata, in negativo, e a suo modo è sempre la stessa.

I personaggi, come sempre, sono la cosa più particolare di questo romanzo. Vediamo una bella evoluzione in tutti i personaggi, Nahri e Ali in particolar modo. Nahri impara cosa significa scendere a compromessi e prendere decisioni soltanto per il bene del proprio popolo, anche se danneggiano il popolo stesso. Ali affronta una vera e propria rivoluzione e riscoperta di se stesso e della sua tribù.

In fine, gli avvenimenti di questo romanzo sono veramente tanta, troppa roba, e non so come sia umanamente possibile per me attendere e non leggere subito e di corsa il terzo romanzo (quindi, Mondadori, per favore, sbrigati). Non posso che dare 4.5 stelline.

Review Party: Il Labirinto degli Spiriti, Carlos Ruiz Zafón

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Ciao lettori, come state? Io sto bene e male allo stesso tempo: bene perché finalmente ho recuperato l’ultimo romanzo della saga del Cimitero dei Libri Dimenticati, cosa che volevo fare da tantissimo tempo; e male perché l’ho terminata, e ad ogni libro che leggo di Zafón piango sempre la sua dipartita per le meraviglie che avrebbe potuto ancora creare. Questa del GDL è stata comunque un’esperienza bellissima, spero di farne altri in futuro, e ringrazio con tutto il cuore Bea, di Io resto qui a leggere, per averlo organizzato.

Trama

Barcellona, fine anni ’50. Daniel Sampere è cresciuto, tormentato dal mistero che avvolge la morte di sua madre. Sarà Alicia Gris, un’anima emersa dalle ombre della guerra, a condurre Daniel al cuore delle tenebre e aiutarlo a svelare la storia segreta della sua famiglia. Ma il prezzo da pagare sarà altissimo…

Editore: Mondadori

Data di Pubblicazione: 24 Novembre 2020

Pagine: 840

Prezzo: 28,00€

Ammetto di essere rimasta parecchio spiazzata all’inizio. La storia non parte immediatamente dalla fine del romanzo precedente, ma da diverse situazioni che hanno portato alla vicenda che si legge nell‘epilogo de Il Prigioniero del Cielo. La storia, quindi, è come se fosse divisa in due parti: una principalmente investigativa con Alicia Gris come protagonista; e una di “risoluzione” dei problemi, in cui tutti i nodi della famiglia Sempere vengono al pettine. Ho adorato il modo in cui l’autore ha unito tutti fili della storia e delle varie storie. Ho adorato i numerosi colpi di scena, e le novità, o meglio, i retroscena più scabrosi che sono stati rivelati in quest’ultimo volume. E soprattutto, ho adorato il ruolo di Julian in tutto questo, il modo in cui si mette all’opera per ricostruire il tutto, una vera genialata, a mio parere, che ha dato un fortissimo tocco in più a una storia già di per sé unica e meravigliosa.

Le descrizioni sono molto accurate, come sempre nei libri di Zafón, non so se sarà stata la lunghezza del romanzo, ma questa volta ho accusato leggermente il colpo dato da queste descrizioni è un po’ prolisse. Questo però non ha reso meno godibile il romanzo.

L’ambientazione varia un po’ perché non ci troviamo solo a Barcellona, ma ci sono alcuni spostamenti tra Madrid e Parigi, che ci fanno respirare un’aria leggermente nuova, anche se, la Spagna di quegli anni è più o meno la stessa ovunque si vada.

I personaggi mi hanno fatto un sacco emozionare in questo volume. Oltre alla conoscenza di Alicia Gris, una femme fatale di quelle che Fermìn adora, vediamo una grande crescita negli altri personaggi. Daniel rivela la parte più torbida del suo carattere, quella piena di risentimento verso le ingiustizie del mondo e verso il trattamento protettivo che ha ricevuto per tutta la vita e che continua a ricevere. A modo nostro, in questo volume, conosciamo meglio anche il personaggio di Isabella, sua madre, uno dei tanti punti bui del romanzo. Personaggi vecchi e nuovi si uniscono in quest’ultimo romanzo per salutarci al meglio.

In fine, ritengo che questa conclusione sia più che degna per una saga di questo calibro, mi ha riempita e allo stesso tempo mi ha lasciato dentro un buco immenso. A Zafón non si può che dare 5 stelline.

Wanda-Vision, episodi 7-8 – Recensione

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Ciao a tutti oggi vi parlerò degli ultimi due episodi di WandaVision, nonostante ci siano stati tante sorprese, ma soprattutto tante rivelazioni secondo me non è bastato a redimere questa serie.

Come si dice, non è tutto oro ciò che luccica. La narrazione in questi due ultimi episodi è stata più frenetica, ma nonostante questo ho trovato i ritmi snervanti quasi al punto di farmela odiare del tutto. WandaVision ci fa porre delle domande, ma non risponde mai del tutto ad esse poiché alla fine della visione lascia troppi buchi, quasi come se il prodotto fosse incompleto. In questa serie ci sono stati pochi momenti spacca-mascella, niente risposte strabilianti o rivelazioni degne di nota, piuttosto è stato solo un allungare il brodo per rispettare il minutaggio dell’episodio. Nessuno mi toglierà dalla testa che forse sarebbe funzionato di più come film a sé stante senza questi escamotage da produzioni mediocri.

Prima di passare al succo della questione la mia domanda è una: che diamine di fine ha fatto Pietro? È possibile che siano bastate un paio di battute tra Wanda e Agatha a colmare i buchi di trama, ma soprattutto a calmare i dubbi dei fan? Vi rispondo io molto velocemente: no. Pietro è stato volutamente non approfondito, come molte altre cose del resto. Abbiamo avuto l’opportunità di guardare nel passato di Wanda e cogliere tutti piccoli riferimenti alle puntate precedenti per quanto riguarda sigle, mood dell’episodio e tanto altro, ma nessuna risposta degna di un film del MCU, il background di Wanda è molto bello e ampio nei fumetti, ma non in questa serie.

La scena dopo i titoli di coda fa capire che arco narrativo dovremmo aspettarci dai prossimi film e serie, vi lascio QUI un link di fumettologica dove viene spiegato nei dettagli cosa succede nei fumetti (se non avete ancora visto la puntata vi avverto che potrebbe contenere spoiler).

Avrete capito che per me WandaVision è stato bello all’inizio, ma che poi si è rivelato una vera delusione. Soprattutto mi ha fatto riscoprire il senso dell’odio verso i prodotti insufficienti e inconcludenti. Certo, ha lanciato le basi per questa beneamata fase 4, ma ritengo che sia stato fatto nel peggiore dei modi. Il mio voto complessivo e di 2,5!

Review Party: Greythorne, Chrystal Smith

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Ciao lettori! Non vi avevo forse detto che questa settimana sarebbe stata piena? Ebbene eccomi qua con una nuova recensione! E, sì, parliamo nuovamente di una recentissima uscita in casa Mondadori! Prima di iniziare voglio ringraziare come sempre Ylenia di Cronache di lettrici accanite per aver organizzato l’evento e la casa editrice per aver fornito la copia digitale.

Trama

La vita della principessa Aurelia è di nuovo sconvolta quando il regno che pensava di aver salvato si avvia inesorabile alla rovina, una persona amata muore tragicamente in un naufragio e la sua patria d’origine si rifiuta di riconoscere il legittimo diritto al trono del fratello Conrad. Con la certezza che non esista più un luogo in cui possa sentirsi davvero a casa, Aurelia fa ritorno a Greythorne, il maniero della famiglia del suo migliore amico, giusto in tempo per essere travolta da un colpo di Stato la notte dell’incoronazione di Conrad. Disprezzata da tutti e con i nemici sempre più vicini, la ragazza sa di non avere più nulla da perdere. Può e deve fare solo una cosa, tentare tutto ciò che è in suo potere per proteggere le uniche persone che le sono rimaste, la sua famiglia. Ma proprio nel momento di maggiore difficoltà, quando tutto sembra irrimediabilmente perduto, un amore che pensava di avere perso per sempre le riaccenderà la speranza

Editore: Mondadori

Data di Pubblicazione: 09 Febbraio 2021

Pagine: 264

Prezzo: 17,90€

Questo libro è il secondo nella trilogia Bloodleaf, circa un anno fa ho recensito il primo romanzo della serie: Fiore di Sangue, che ricordo mi piacque parecchio. La storia di questo secondo volume non riparte esattamente da dove termina il romanzo precedente, ma c’è un lasso di tempo di alcuni mesi che noi non viviamo. All’inizio infatti c’è un po’ di confusione, non capiamo cosa sta succedendo e perché, ma pian piano ci viene spiegato tutto e non viene lasciato spazio a dubbi. Inoltre mentre il finale del primo romanzo, per quanto lasciasse spazio a diversi seguiti, non ci lasciasse con il fiato sospeso, questo ci porta praticamente a PRETENDERE un seguito immediatamente, subito, ADESSO! Non so dire sinceramente quale dei due romanzi mi abbia preso di più, anche perché è passato un anno dalla lettura del precedente, ma mi è sembrato di notare un certo miglioramento nello stile dell’autrice. Nei ringraziamenti ho letto che Fiore di Sangue ha 8 anni di lavoro alle spalle, mentre Greythorne ha 8 mesi, e posso dirvi che questo non ha assolutamente influenzato la qualità dell’opera, anzi, tutt’altro. A differenza del primo romanzo non ci sono particolari colpi di scena, tutto avviene in maniera molto lineare anche se si resta costantemente con il fiato sospeso. Come vi dicevo ho amato il finale e il tenore, ma in particolare le scene finali che hanno praticamente intrecciato tutto in una maniera che ho, unica parola per descrivere quello che ho provato, ADORATO!!

Le descrizioni sono molto semplici, ma non risultano superficiali. Sono perfettamente in linea con il tipo di narrazione. Ci permettono di immaginarci le varie vicende che si susseguono, così come gli ambienti che ci circondano e i combattimenti. La narrazione rimane in terza persona e segue costantemente i movimenti di Aurelia, tranne nel capitolo iniziale.

L’ambientazione nel primo romanzo mi era sembrata molto limitata e limitante, in questo secondo volume non ho assolutamente provato questa sensazione, quindi l’ho apprezzata maggiormente. Approfondiamo una nuova tipologia di magia, la magia selvatica, e se avevo amato la magia di sangue nel primo romanzo, questa l’ho venerate. Ho adorato soprattutto il legame con la natura e gli animali. Ma più di tutto ho amato il modo in cui viene affrontata la morte, il Dopo e il Grigio, argomenti che non voglio approfondire con voi per non fare spoiler perché ho trovato super interessanti e ritengo che debbano essere scoperti man mano.

I personaggi ritengo siano l’unica pecca di questo romanzo perché, a parte i protagonisti (cioè Aurelia e un pochettino Zan) mancano di profondità. In questo volume ci vengono presentati un sacco di personaggi nuovi e interessanti, ma non ho per niente empatizzato con loro nonostante qualcuno abbia fatto una brutta fine. Ho trovato bella, invece la crescita di Aurelia così come tutti i retroscena che sono stati svelati sulla sua famiglia. Il villain di questo volume è stato ugualmente meh, più che un vero villain direi semplicemente qualcuno stupido e pazzo che mette i bastoni fra le ruote. Per quanto avesse un oscuro passato e alcune ragioni buone per essere incazzata, mi è parso comunque che avesse poco Pathos. Kellan resta, per me, inutile e odiato, praticamente una forchetta nel brodo.

In fine, il secondo romanzo di questa trilogia continua ad avere numerose pecche, pecche non indifferenti a mio parere, ma punto tutto sull’ultimo perché se l’antagonista rimane quello che ho in mente, potrebbe essere veramente super interessante. Attendo con super ansia e intanto vi lascio con 4 stelline!

Review Party: La Repubblica dei Ladri, Scott Lynch

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Ciao lettori! Eccomi a parlarvi dell’ultimo romanzo della trilogia dedicata ai Bastardi Galantuomini. Chi dire? È stata un’avventura, un po’ difficile andare avanti certe volte, ma sicuramente un’esperienza pazzesca che porterò dentro per sempre. Ma adesso bando alle ciance e vediamo cosa penso di quest’ultimo volume! Prima di iniziare voglio ringraziare ancora una volta Ylenia di Reine des Livres per aver organizzato l’evento e la casa editrice per aver fornito la copia.

Trama

Doveva essere il colpo più clamoroso della loro carriera, invece si è rivelato un clamoroso fiasco. Così Locke e il suo fedele compagno Jean sono riusciti a malapena a salvare la pelle. Almeno, Jean ci è riuscito: Locke sta morendo, avvelenato in modo lento ma inesorabile da una sostanza che nessun alchimista o dottore può combattere. Ma quando la fine sembra ormai vicina, una donna misteriosa offre a Locke un’opportunità che potrà salvarlo, o ucciderlo.

Le elezioni del Konseil sono imminenti, e le diverse fazioni hanno bisogno di una pedina da muovere a loro piacimento. Se Locke acconsente a essere quella pedina, con un incantesimo la donna estrarrà il veleno dal suo corpo, anche se l’operazione sarà talmente dolorosa da fargli desiderare la morte. Locke non ci pensa proprio, ma due elementi lo inducono a cambiare idea. Primo, le suppliche di Jean. Secondo, un nome femminile pronunciato dalla maga: Sabetha, l’amore della sua vita, abile e arguta quanto lui, e ora la sua più grande rivale.

Locke si è innamorato di Sabetha al primo sguardo, quando era un giovane orfano e apprendista ladro. Ma dopo un corteggiamento tumultuoso, Sabetha se n’è andata. Ora si ritrovano nuovamente uniti in uno scontro. Di fronte all’unica persona che sia in grado di tenergli testa – nel gioco dell’amore e in quello degli inganni – Locke deve scegliere se combattere Sabetha, o sedurla. Una decisione da cui potrebbero dipendere le vite di entrambi.

Editore: Mondadori

Data di Pubblicazione: 1 Dicembre 2020

Pagine: 732

Prezzo: 18,00€

La storia di questo volume forse non sarà una di quelle più interessanti a livello di intrighi e colpi pianificati, ma sicuramente è quella più divertente per quanto riguarda i giochi in cui si buttano i nostri protagonisti. Al posto di leggeri flashback, che nei volumi precedenti erano presenti fino a circa metà libro, questa volta è come se ci fossero due filoni di racconto: il passato di Locke con Sabetha; e il loro presente alle prese con le elezioni del Konseil. È una cosa che ho sempre apprezzato, anche nei romanzi precedenti, ma qui particolarmente perché ci ha permesso di capire e conoscere meglio il rapporto con Sabetha e il loro passato, anche se molto, moltissimo, è ancora oscuro. In ogni caso le vicende che ci troviamo ad affrontare sono energiche e particolari come sempre, da un lato la prima “truffa” di Locke senza il supporto di Catena; dall’altra la sua “lotta” per vincere le elezioni, quest’ultima in particolare, parecchio spassosa.

Le descrizioni sono come sempre super accurate, nel solito stile di Lynch. Amo e ho amato i suoi libri, ma ritengo che siano eccessivamente lunghi, e lo dice un’amante dei mattoni eh! Non so perché, ma con tutte e tre le letture mi sono trovata in un punto in cui poi non vedevo l’ora di arrivare alla fine, sembrava una meta irraggiungibile nonostante il mio forte interesse per la storia e le vicende assurde che si stavano svolgendo davanti ai miei occhi. Non so, come se certe situazioni fossero portate un po’ troppo per le lunghe, anche se direi che una cosa del genere è nel pieno stile di Locke!

L’ambientazione anche stavolta è nuova. Ci troviamo in un nuovo paese, a Kathain, patria dei Maghi dell’Alleanza. Ci troviamo qui perché gli stessi maghi hanno ingaggiato Locke e Jean per aiutarli a vincere le elezioni nel Gioco dei Cinque Anni, evento politico di prestigio lì a Karthain perché decide le linee di condotta che i Maghi dovranno adoperare per i successivi 5 anni. Qui la popolazione vive in tutta sicurezza, non subiscono guerre perché mai nessuno si metterebbe contro i Maghi dell’Alleanza che, si sa, sono particolarmente vendicativi. In più c’è una sorta di ammansimento generale della popolazione, i maghi ne hanno un leggero controllo mentale e tutti sono felici e contenti.

I personaggi, aiuto. Locke è sempre fantastico, una forza della natura e in questo volume ci è possibile anche vedere quanto può essere sottone. Tuttavia scopriamo anche alcune cose parecchio interessanti e curiose sul suo passato nebuloso, cose che nemmeno lui sa e che sconvolgono più o meno tutti, TUTTI (anche se io un po’ mi aspettavo un colpo di scena del genere). E poi Sabetha, finalmente Sabetha. Credetemi intitolerei questo romanzo soltanto FINALMENTE, per lei. È un personaggio fantastico, Catena ha cacciato fuori il meglio da quei 4 rompiscatole di Locke, Jean, Calo e Galdo, beh ragazzi, vi lascio immaginare la meraviglia che abbia fatto con una ragazza. Ammetto che comunque la sua conoscenza è ancora abbastanza superficiale, ma si prospetta veramente un personaggio eccezionale, anche se sul finale viene sganciata una bomba bombissima.

In fine, degno in tutto e per tutto degli altri romanzi, anche questo merita assolutamente 5 stelline! Scott Lynch è un pluridannato genio, e non capisco perché ancora non esista un maledettissimo quarto libro da leggere visto come finisce QUESTOOOOOO!!