Dark Rise, C S Pacat – Recensione

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Ciao lettori! Si torna su questi schermi con la recensione di un libro che mi ha entusiasmato veramente tantissimo in questo periodo (tant’è che vi sto inondando di TikTok a tema).

Trama

Lavora al porto della Londra del XIX secondo, si chiama Will, ha 16 anni ed è in fuga dagli uomini che hanno ucciso sua madre. Come se non fosse abbastanza, un vecchio servitore gli confessa che il suo destino è quello di combattere a fianco degli Steward per proteggere l’umanità dal risveglio del Re Oscuro.
Così la vita di Will cambia radicalmente: all’improvviso si ritrova a doversi preparare a una battaglia imminente contro l’Oscurità e ad accettare verità difficili. Mentre Londra è minacciata e vecchi nemici si risvegliano, Will deve rimanere a fianco agli ultimi eroi rimasti della Luce per impedire che lo stesso fato che distrusse il vecchio mondo, rischi di distruggere anche il suo.
Frenetico, ricco di azione e completamente sorprendete. Dark Rise è un fantasy che alterna
amicizia, inganno, lealtà e tradimento.
L’Oscurità risorgerà.
Chi cadrà?
Chi rimarrà in piedi?
*Traduzione non ufficiale. I nomi utilizzati nel worldbuilding potrebbero non coincidere

Editore: Quill Tree Books

Data di Pubblicazione: 9 Dicembre 2021

Pagine: 451

Prezzo: 12,99$

Questo è stato per me uno di quei libri in cui ero costantemente convinta di aver trovato una quadra, di averci capito qualcosa/tutto, e puntualmente alla pagina successiva tutte le mie convinzioni venivano stravolte. La storia ha fortissima l’impronta del cammino dell’eroe e del Prescelto. Ammetto che all’inizio questo suo aspetto mi ha un po’ fatto storcere il naso, ma più che altro per la continua presenza di intoppi, si può dire infatti che sia il classico libro preparatorio alla storia e che quindi serve principalmente a presentare personaggi e world-building. Il colpo di scena finale per me alla fine è stato veramente sconvolgente; Meg ad esempio ha capito quale fosse a poco più della metà del libro, ma è stata ugualmente sconvolta dalle modalità con cui tutto si è svolto, e soprattutto (come me) dalle implicazioni di tale rivelazione.

Le descrizioni sono molto accurate, si capiscono bene ambientazioni, personaggi e avvenimenti. Se iniziate questo libro avendo in mente Il Principe Prigioniero credo avrete delle belle (o brutte, dipende poi da che tipo di scrittura preferite) sorprese! Ci sono degli elementi che a questo punto ritengo caratteristici dell’autor*, elementi che ho amato e apprezzato in entrambe le storie e che vi faranno riconoscere immediatamente la sua penna. Diciamo che quando si tratta di intrighi, Pacat è un genio!

L’ambientazione è super interessante. Ci troviamo in un mondo che è il nostro mondo (anche se un paio di centinaia di anni indietro) perché anche se un tempo c’erano magia, meraviglia e splendore, ad oggi purtroppo non è più così. In un passato ormai molto lontano c’è stato il Dark King a voler ricoprire tutto di tenebre e oscurità, ad oggi però non c’è né il lato positivo né quello negativo di questa realtà ma solo un mondo esattamente come il nostro dato che le persone non ricordano neanche più questi avvenimenti. Vorrei poter dire di più, ma temo di cadere nello spoiler. In generale comunque io ho immaginato tantissime scene in uno stile molto art nouveau, e le descrizioni dell’autor* aiutano tantissimo a immaginare la realtà di quei tempi.

I personaggi. Beh. BEH. La sofferenza è alla base di questa storia, almeno per me lo è stata perché ci si affeziona in maniera dolorosa ad essi, e non succedono cose belle. Will è un protagonista a tratti scialbo, come i classici prescelti, a tratti estremamente carismatico. Se nel solito Chosen One ti chiedi effettivamente perché gli altri seguano il protagonista, in questa storia invece lo capisci, perché le sue qualità e peculiarità sono note e non è il classico scemo di paese insomma. Violet ha una storia molto interessante, e ancora più interessante è stato vedere il suo sviluppo e lo sviluppo della sua amicizia con Will. Sugli altri… dovete goderveli. Assolutamente.

In fine, credo che dire che questo libro ha fatto entrare Pacat direttamente tra l* mi* autor* preferiti vi fa già capire che ho dato a questa lettura ben 5 stelline. Sono totalmente in fissa, ammetto che in questo periodo non riesco a pensare ad altro, e che continuo a ripetere a Oreste (che, povero, mi crede pazza) l’ultima frase. Il livello di follia di quest’autor* nell’incastrare tutto e nel fare certe rivelazioni è davvero sconvolgente. Ora vado a chiudermi in un angolino a piangere e a sperare che venga presto annunciato il seguito.

Se volete leggere anche voi Dark Rise, sappiate che uscirà a fine gennaio in Italia per Oscar Vault e che Pendragon’s Shop ne sta facendo una bookish box con libro in edizione speciale!

Il Circo della Notte, Erin Morgenstern – Recensione

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Ciao lettori! Voglio mettermi con la testa e con il pensiero e dedicarmi a un po’ di recensioni arretrate che ho (parliamo di letture risalenti anche a Maggio) perché mi dispiace troppo non essere riuscita a parlarne finora! Avete visto un po’ anche gli articoli di Oreste, insomma, vogliamo rendere il blog più attivo, e mi piacerebbe partire da qui!

Trama

Appare così, senza preavviso. La notizia si diffonde in un lampo, e una folla impaziente già si assiepa davanti ai cancelli, sotto l’insegna in bianco e nero che dice: “Le Cirque des Rèves. Apre al crepuscolo, chiude all’aurora”. È il circo dei sogni, il luogo dove realtà e illusione si fondono e l’umana fantasia dispiega l’infinito ventaglio delle sue possibilità. Un esercito di appassionati lo insegue dovunque per ammirare le sue straordinarie attrazioni: acrobati volanti, contorsioniste, l’albero dei desideri, il giardino di ghiaccio,.. Ma dietro le quinte di questo spettacolo senza precedenti, due misteriosi rivali ingaggiano la loro partita finale, una magica sfida tra due giovani allievi scelti e addestrati all’unico scopo di dimostrare una volta per tutte l’inferiorità dell’avversario. Contro ogni attesa e contro ogni regola, i due giovani si scoprono attratti l’uno dall’altra: l’amore di Marco e Celia è una corrente elettrica che minaccia di travolgere persino il destino, e di distruggere il delicato equilibrio di forze a cui il circo deve la sua stessa esistenza.

Editore: Rizzoli (prima pubblicazione italiana)

Data di Pubblicazione: 11 Gennaio 2012

Pagine: 460

Prezzo: 20,00€

Prima di iniziare vorrei ricordare a tutti che ho conosciuto l’autrice tramite il Mare Senza Stelle, il suo secondo romanzo, che è stato a tutti gli effetti il mio romanzo preferito del 2021. Ho infatti voluto recuperare quasi subito il Circo della Notte, facendomelo regalare per Natale o per il compleanno (non ricordo bene qualche perché vengono nello stesso periodo) e leggendolo poi a Giugno di quest’anno.

Ammetto di essere stata un po’ preoccupata/in ansia per questa lettura perché essendo un’opera vecchia sicuramente presenta una visione dell’autrice precedente al Mare Senza Stelle che, non dimentichiamo, è stato scritto in 8-9 anni e in cui l’autrice ha inserito tutto ciò che ha imparato durante la sua prima esperienza. Avevo paura che non reggesse il confronto e che fosse un po’ sotto tono, ecco. In effetti il Circo della Notte non mi è piaciuto tanto quanto l’ultimo romanzo dell’autrice, ma resta comunque un libro meraviglioso.

La storia è super accattivante e interessante, il circo è al centro di tutto ma allo stesso tempo ci sono un sacco di altri elementi e sottotrame che sono ugualmente al centro di tutto. Un po’ come dire che tutto scaturisce e si incastra con tutto. Così come nel Mare senza Stelle, l’abilità dell’autrice di riuscire a fare ciò mi ha sorpresa ed estasiata. Ritengo che sia una tecnica difficilissima, ma soprattutto che sia veramente impegnativo riuscire a incastrare tutto senza lasciare buchi di trama, situazioni non risolte o domande in sospeso. Erin Morgenstern si è mostrata fin dal suo esordio abilissima in ciò. Fun fact: questo romanzo è stato scritto durante il NaNoWriMo, quindi ritengo che l’impresa sia ancora più riuscita e complicata. Inoltre la storia d’amore è molto bella, molto dolce, ma non stucchevole, e nemmeno classica. È al centro di tutto anche essa, ma allo stesso tempo non si percepisce come tale. È strano, ma leggendo questo romanzo vediamo tante cose, e nulla è davvero quello che sembra.

Le descrizioni sono molto accurate, perfette per immergersi nell’ambientazione e per immedesimarsi nei personaggi. È bellissimo leggere i capitoli dedicati interamente al Circo, le descrizioni e le esperienze, i racconti di chi l’ha vissuto e ce lo spiega attraverso i suoi occhi. Perché diciamo che i capitoli sono divisi un po’ per scene e punti di vista, con qualche scena del circo da un visitatore esterno che ci aiuta ancora di più a capire quel mondo e a viverlo, e a desiderare che sia reale e non soltanto un libro. So che i diritti per un film sono stati venduti, ma la stessa Erin Morgenstern più volte ha affermato che non sa se effettivamente sarà mai realizzato, e soprattutto che lei non ha alcuna voce in capitolo a riguardo. Io spero tantissimo che una trasposizione cinematografica venga fatta per vedere con i miei occhi, oltre che con l’immaginazione e le fanart, questo mondo meraviglioso. L’unica pecca, a mio parere, è che sia tutto un po’ troppo prolisso, un viaggio meraviglioso ma che ha avuto un po’ troppe pause diciamo.

L’ambientazione è bella, spettacolare, ma allo stesso tempo semplice. Perché dico così? Perché ci troviamo effettivamente in un’ambientazione/epoca vittoriana, con tutte le cose che conseguono del tempo, tranne per il fatto che alcune persone sono in grado di utilizzare la magia, e che effettivamente tutti potrebbero, se solo qualcuno glielo insegnasse (poi ovviamente c’è sempre chi è più predisposto e chi meno). La parte spettacolare dell’ambientazione si trova tutta nel Circo, sia perché è in tutto e per tutto il campo di sfida di due maghi, sia perché è come un sogno realizzato, un sogno che non si sapeva nemmeno di avere. Pur odiando tutti i tipi di circo con animali, amo l’idea del circo, mi sa proprio di magia, amo anche il tendone e tutto attorno anche a livello estetico e immaginario, quindi capirete che un’ambientazione come questa è proprio pane per i miei denti. Questo Circo, a differenza dei classici, non ha un’unico tendone e lo spettacolo con gli artisti che si susseguono, ma ha tantissimi tendoni diversi, e in ognuno di essi c’è un artista o un’attrazione specifici, quindi si deve girare e visitare un po’ come un parco giochi, ma non è detto che si riesca a vedere tutto.

I personaggi sono un’altra delle cose che ho adorato immensamente di questa storia. Marco e Celia sono fantastici, unici, il loro amore, la loro sfida sono tutto. Tutto inizia dalla sfida, all’inizio non sapevano nemmeno chi fosse il loro avversario, ma poi tutto diventa un dono, e tutto riporta a loro, e tutto finisce per loro. Basta, non posso continuare o cado negli spoiler. Fatto sta che sono la VITA, sono loro LA coppia, proprio in generale e per sempre. Anche i personaggi secondari sono scritti veramente bene, ed è anche un po’ sbagliato parlare di loro come di secondari dal momento che effettivamente hanno una grande importanza e influenza per questa storia.

In fine, ho trovato il finale molto azzeccato anche se abbastanza aperto, anche se effettivamente non ci viene detto esplicitamente cosa succede a determinati personaggi, ma ci viene solo fatto intuire. Ritengo che questa storia sia realmente unica e meravigliosa, un’esordio che davvero non sembra tale (al massimo solo se si vuole fare un confronto con il Mare senza Stelle, ma neanche poi tanto). Non posso che dare 5 stelline! Mi rendo conto che effettivamente in questa recensione ci sono tantissime cose che non ho nominato, ma se volessi parlare di ogni cosa, veramente non ne uscirei più. Se sentite che questo romanzo possa essere nelle vostre corde, fidatevi, fatevi un regalo, e leggetelo. Vi dico soltanto che io l’ho amato a tal punto da farci una box per il negozio che ho insieme a Oreste!