Com’è realmente The Suicide Squad – Missione Suicida? | Recensione

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Ciao gente! Ieri sera sono andato a vedere The Suicide Squad – Missione Suicida di James Gunn, ma come è realmente? Aspettavo da molto questo film, avevo delle aspettative altissime e posso dirvi fin da subito che le ha addirittura superate. Ovviamente questa recensione sarà divisa in due parti: una spoiler free, ed una spoiler, ma tranquilli vi avvertirò io quando inizierà. Ora bando alle ciance, e parliamone, che non sto nella pelle.

Solitamente non apprezzo particolarmente i prodotti cinematografici della DC, ma adoro Gunn e sapevo/speravo dentro di me che avrebbe espresso tutto il suo potenziale. C’è una differenza abissale con il primo Suicide Squad e lo si nota fin da subito, perché, parliamoci chiaro, nonostante l’idea avesse del potenziale, faceva proprio cagare. Gli unici prodotti degni di nota in casa DC, prima di questa pellicola ovviamente, erano la saga del Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan e l’ultimo Joker diretto da Todd Phillips, con la magnifica interpretazione di Joaquin Phoenix. Ma Gunn in questo caso ha dettato nuovi standard di qualità. Essendo che la Warner Bros gli ha dato carta bianca, lui ha usato tutto il suo genio esprimendo a pieno la sua creatività come regista.

Appena è iniziato il film si respirava già un aria diversa dalle altre produzioni. Anche se è il secondo capitolo della saga il regista fa vedere un collegamento con il vecchio film, e nonostante ciò anche una persona che non ha visto il primo Suicide Squad, può vedere questo liberamente e goderne a pieno. Le musiche, come al solito, sono pazzesche e la genialità di Gunn la si può intravedere ogni secondo: dai ritmi ben studiati, ad un umorismo cinico che deride la morte, e diciamolo, CHE MORTE! Un mix perfetto tra splatter e non troppo violento che ti fa spaccare in due dalle risate, per non parlare di come Gunn usa i cliffhanger e dirige la regia, genialità pura.

Ovviamente non è perfetto come film, ci sono alcune cose che non vanno, ma alla fine dei conti non intaccano l’opera e non disturbano per niente.

Ma partiamo ora con la trama e la caratterizzazione dei personaggi:

La trama in sé e per sé è molto semplice, riprende in parte la formula del film precedente, ma con delle gigantissime migliorie. Come al solito conosciamo un gruppo di super criminali con abilità diverse, e che apparentemente non c’entrano nulla l’un l’altro, costretti ad affrontare una missione suicida per il Governo americano in cambio di uno sconto sulla pena. I nostri, diciamo, eroi devono intrufolarsi in un Paese chiamato Corto Maltese per sconfiggere la nuova dittatura in possesso di una arma potenzialmente mortale per l’intero mondo.

È proprio da questo semplice pretesto che conosciamo per bene tutti i personaggi, anche perché il regista ti fa capire la sua profonda conoscenza del mondo DC dalle scelte che ha fatto e dalla caratterizzazione di ognuno di loro. Ci sono personaggi che sicuramente vi resteranno nel cuore, come Polka-Dot Man e Sebastian, ma non solo, anche King Shark si farà amare, per non parlare di Bloodsport e Ratcatcher 2. John Cena nel ruolo di Peacemaker vi sorprenderà, e in fine non dimentichiamoci di Harley Queen, che finalmente esprime tutto il suo potenziale grazie al genio di Gunn.

La regia e la fotografia sono meravigliose, ci sono scene che reputo quasi poetiche e da film d’autore, anche le cosidette scene d’azione e di combattimento sono ben fatte, c’è ne una in particolare che ho amato e che vi dirò nella parte spoiler (tra poco). Insomma, questo film mi ha sorpreso un po’ come fu per Spiderman Into The Spiderverse, percependo quella sensazione di vedere un fumetto animato.

Tirando le somme quest’opera è assolutamente da guardare al cinema, essendo la massima espressione di un genio che difficilmente si riuscirà replicare, o fare di meglio nel campo dei film dedicati ai fumetti. Non vi nasconderò che nonostante io adori il lavoro di James Gunn su Guardiani della Galassia, e nonostante siano due opere completamente diverse io preferisco The Suicide Squad, perché senza limitazioni da parte di Disney, Gunn ha espresso il suo pieno potenziale in una produzione con un budget degno di nota. Il mio voto è 5 su 5.

Spero che questa recensione ti sia piaciuta fammi sapere se guarderai o hai già guardato il film nei commenti. (Sì, sto per passare alla parte spoiler)

Ora, però, passiamo alla parte Spoiler (eccomi), quindi se non hai visto il film ti consiglio di tornare dopo la sua visione. Se invece hai già visto il film, o non ti interessa di farti spoiler, prosegui pure con la lettura. Partiamo subito!

Appena iniziato il film, ho notato subito Michael Rooker nel ruolo di Savant, tant’è che mi sono subito girato verso Cate per chiederle se l’avesse riconosciuto. Per chi non sapesse chi è Michael Rooker: è l’attore che interpreta Yondu in Guardiani della Galassia. La scena iniziale, in cui lo vediamo uccidere un povero uccellino con le sue abilità, credo già basti a dettare il mood della pellicola. Quando poi il karma fa il suo corso, e dopo la sua morte da codardo di fronte a una missione suicida, lo stesso uccelino (o meglio, stessa razza) va a mangiare i residui del suo corpo spappolato, non potevo che esclamare Sì, CAZZO! Però non nego che amo questo attore, e un po’ mi è dispiaciuto. Anche le morti degli altri componenti della squadra sono fatte bene, ma soprattutto ideali e coerenti con i personaggi scelti. Mi sono meravigliato vedendo la “prima squadra”, perché ho pensato diamine, solo uno come Gunn riuscirebbe a mettere un personaggio inutile come Weasel, e farlo diventare iconico in soli 20 min per poi farlo affogare subito, e non vi nego che il mio umorismo cinico si è praticamente spezzato in due dalle risate. Quando poi è morto Boomerang non vi nascondo che ho quasi esultato, odiavo quel personaggio. Durante tutte queste morti, apparentemente senza senso, ho adorato anche la scena in cui Harley Queen parla con un morente Javelin, e lui lascia il discorso a metà, morendo appunto, e lei all’inizio sembra che voglia accarezzarlo, ma in realtà lo prende a schiaffi, mostrando tutti la sua pazzia in un paio di minuti!

Il rapporto fra i personaggi principali è meraviglioso, ho adorato il rapporto tra Bloodsport e Ratcatcher 2; e parlando di Cleo, la scena in cui rivede i ricordi del padre nei vetri del minivan è meravigliosamente poetica, oltre ad avere anche un messaggio molto bello dietro. Ma soprattutto, vogliamo parlare del topolino Sebastian? Ma che tenero è? Cioè dopo il film sarei andato volentieri in una fogna ad adottarne uno.

King Shark e Polka-Dot Man, per gli amici pallino, sono i due personaggi principali che ho amato di più. La stupidità mista a crudeltà, ma anche tenerezza di King è un qualcosa che solo Gunn poteva realizzare. L’esperienza maturata con Guardiani della Galassia ha portato la caratterizzazione dei personaggi a un livello successivo. Cioè, concentriamoci soltanto su pallino, è il personaggio più carismatico del film. e il fatto che lui odia così tanto la madre da rivederla in tutti, è un qualcosa di inspiegabile e devastante a livello umoristico.

Per non parlare di Peacemaker. Solitamente ogni membro della squadra ha una storia unica, ma nel caso di Peacemaker, la storia è uguale a quella Bloodsport, perciò tra di loro nasce una strana competizione a chi uccide in maniera più efficace, e la scena in cui vanno a salvare Rick Flag nell’accampamento dei ribelli – uccidendo tutti senza sapere che fossero dalla loro parte si – crea un siparietto comico straordinario, i due quasi si trasformano in bambini che hanno fatto una marachella, quando in realtà hanno sterminato tutti con una spietatezza assurda. È stata a dir poco magnifica come cosa, tra l’altro i rumor sulla scena di nudo integrale maschile erano veri, era proprio una delle guardie ad essere nuda e con il pisello in bella vista! Inutile negarvi che ho riso, riso e ri-riso per tutta la durata del film. Ho trovato la comicità pazzesca, e adoro come Gunn uccida tutti senza porsi il benché minimo scrupolo, anche con morti ridicole.

Grazie ai cliffhanger Gunn ti fa credere a una cosa e dopo ti distrugge tutto, un po’ come nella scena dell’accampamento di cui vi ho appena partlato. Vogliamo parlare di come ha diviso il film in capitoli, proprio come in un fumetto? Queste scritte che si creano grazie alle ambientazioni circostanti sono bellissime, ha migliorato uno stile ben noto che forse avete già visto nelle intro di Umbrella Academy ed altre produzioni degne di nota. Le scene poi, in alcuni casi, hanno dei colori pazzeschi, e non posso non dirvi che ho adorato la scena dove si evince tutta la pazzia di Harley Queen e al posto del sangue vediamo fiori. Un’altra scena che ho adorato è del combattimento tra Flag e Peacemaker, dove quest’ultimo si rivela un traditore bastardo e i due se le suonano di santa ragione nel riflesso del casco di Peacemaker, che Bloodsport chiama graziosamente tavoletta del cesso.

Ci sono poi state scene che ho adorato soprattutto per la parte comica, tipo quando Gaius Grieves viene minacciato da Ratcatcher 2 si essere – praticamente e letteralmente – infilato dieci ratti su per il culo, e lui risponde più o meno una cosa del genere: Vuoi che ti rispondo sinceramente? Perché potrei sorprenderti. Lì sono proprio morto perché Gaius fin da subito ci viene presentato come è un personaggio un po’ lussurioso, ma non mi aspettavo una battuta del genere, ancora ora rido ripensandoci. Anche se è una scena triste, anche la morte di pallino è bellissima e super divertente: nello scontro contro Starro, Bloodsport lo incita a combattere esclamando “non la vedi? Quella è tua madre, e lui alza gli occhi e ci mostra la madre un versione Godzilla della madre, lì ho perso un polmone, sembrava quasi fosse una parodia dei film dedicati ai supereroi, magnifica, anche se quando è morto, dicendo sono un supereroe mi è uscita una lacrimuccia.

Vogliamo parlare di quelle cazzo di medusine piranha che sembrano così kawaii, ma alla fine sono delle stronze pazzesche? Bellissimo anche perché proprio in quella scena King Shark sembra un bambinone, proprio come Groot!

Prima dello scontro contro Starro, quello tra BloodSport e Peacemaker pure è stato bellissimo anche se breve. I due si sparano a vicenda, e Bloodsport lo uccide usando una delle sue teorie, ovvero proiettili più piccoli, in sala abbiamo gridato tutti Boooom Bitch!

Passiamo, e finiamo con Starro, il cattivo che non è un reale cattivo, a mio avviso, ma una povera vittima. Quando uccide Gaius dopo essere stato torturato per anni, già facevo il tifo per lui, ma quando muore grazie all’aiuto dei ratti di Ratcatcher 2, e dice io volevo solo guardare le stelle, mi sono sentito tristissimo.

Che dire, gente, avrei ancora tanto altro da dire, scusate se ho tralasciato qualcosa, ma potrei parlare veramente per ore di questo film. James Gunn ha superato tutte le aspettative che avevo riposto in lui con un film che esprime la sua genialità e il suo cinismo ai massimi livelli. È da considerarsi un piccolo capolavoro, seppur imperfetto, ma gliela lasciamo passare questa. Se tutti i film DC – ovviamente adatti – fossero diretti da lui, e io fossi in casa Disney/Marvel, avrei un po’ di paura. Il voto che si merita è 5/5 perché ha saputo sorprendermi, intrattenermi e farmi ridere come poche produzioni!

P.s la scena post credit che introduce la serie di Peacemaker è benaccetta, ma ora lo considero una merda, quindi vediamo se mi farà cambiare idea! Con questo è realmente tutto, alla prossima, gente!