Crystallum: Sogni Perduti di Giovanni Cacioppo – Recensione

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Crystallum è l’opera di Giovanni Cacioppo, autore autopubblicato che sta portando avanti questa splendida serie (a giugno uscirà il seguito del libro). Inizio dicendo che, emergente o meno, si tratta di un libro davvero ben costruito ma bando alle ciance! Se volete saperne di più sul libro e sulla mia opinione a riguardo, continuate a leggere l’articolo!

Trama

A detta della signora Flint dovevano trovarsi un lavoretto estivo. E ufficialmente era proprio questa la loro intenzione.Come se Aran e Cora avessero potuto anche solo immaginare di rubare una collana, coinvolgere il povero Fez e attraversare il continente. Tutto questo per assistere al più grande evento degli ultimi anni.Ma loro avevano deciso di mettere la testa a posto, lo avevano detto chiaramente e soltanto i malpensanti avrebbero potuto supporre il contrario. I malpensanti… ed Elidana. Perché lei ha sempre qualcosa da ridire.Preparati a vivere un viaggio fantastico, tra guerrieri, città fortificate e pietre ricolme di luce.

Editore: Independently Published

Data di pubblicazione: 20 Ottobre 2018

Pagine: 420

Prezzo: 13,31€

Voglio iniziare dicendo che: Crystallum oltre ad avere una bella storia come base ha anche un world-building che, anche se in questo primo libro (ne saranno circa 6) non è stato ancora pienamente svelato, sembra ben pensato e con basi nelle solite per ciò che verrà! Ritengo che si capisca fin da subito che la storia sia ben strutturata e con un serie di intrecci ben fatti. Da quello che intuisco, nulla è successo “per caso” e anche le storie più disparate e che sembrano non collegarsi in alcun modo, sono collegate ma tutti verrà svelato man mano. Le ultime pagine poi, lasciano intendere grandi avvenimenti e appare l’ombra di una profezia (tanto per dire, amo queste genere di cose).

Mi è piaciuto? Mi aspettavo che fosse bello ma non me lo aspettavo così bello! Ho amato il sistema magico/scientifico su cui si basa tutto. Ritengo che sia davvero ben pensato e ben costruito. Non credo si trovino storie simili in giro e per me questo libro è seriamente innovativo. Ma concentriamoci adesso su cosa mi è piaciuto di questo romanzo. I colpi di scena non mancano assolutamente, la narrazione procede in modo scorrevole e ho apprezzato l’assenza di prima persona in modo da conoscere le emozioni di tutti i personaggi. Nasce come una vacanza estiva per un gruppo di amici e si scopre essere molto di più. Potremmo erroneamente credere che presenti tratti infantili ma in questo libro non troveremo niente del genere. I personaggi sono ben caratterizzati, non conosciamo nel dettaglio tutti ovviamente, ma sappiamo quanto basta e riusciamo a leggere anche della loro crescita interna e lo sbocciare di alcune storie d’amore (più qualcosa che intuisco ma di cui non ho certezza poiché in questo libro non viene esplicitata). Nulla è stato trattato in modo superficiale e per quando possa “divertire” l’esuberanza del maestro Hyon in alcune occasioni, il mio personaggio preferito è senz’altro Camiel e spero di leggere di lui anche nel prossimo libro. Ci saranno, a mio parere, intrecci interessanti anche tra altri personaggi e ho paura che nominando gli interessati potrei cadere nello spoiler (maledetto). Come detto più su per me l’ambientazione è strabiliante (detto come junior di dragon ball- si, lo so che adesso si chiama piccolo perché nel manga originale si chiama piccolo ma non lo accetterò mai). Una cartina geografica davvero curiosa e ben costruita, alimentazione del mondo super interessante e giusti intrighi politici che aiutano ad amalgamare tutto. Le descrizioni sono complete, mai troppo e mai troppo poco. Non essendo abituata a questo sistema magico all’inizio ho avuto alcune difficoltà nel capire gli avvenimenti delle battaglie ma dopo un po’ ci si abitua e si riesce a capire ogni movimento. I dialoghi mi sono piaciuti, ben scritti e non ripetitivi.

In fine, potete capire tutti gli aspetti che mi hanno fatto amare questo libro e sto fremendo nell’attesa di giugno in cui uscirà “La Danza dei Quattro”. Mi chiedo chi, di nuovo, incontreremo e chi, di già incontrato, conosceremo meglio. Mi chiedo anche tante altre cose ma ripeto, sarebbe spoiler! Perché ancora non avete letto questo libro? Così potrei parlarvene meglio 😩

Decido quindi di dare 4.5 stelline e, nell’attesa, potete trovare il libro qui! Spero di avervi incuriosito perché è un fantasy che davvero merita tantissima e non ha nulla da invidiare alle grandi lettura che ci arrivano da America e UK!

Intervista a Debora Spatola, autrice di Avvento

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Ciao atutti! Oggi volevo portare a voi lettori un qualcosa di nuovo, che non si vedetroppo spesso qui su bookstagram e di creare una rubrica a cui mi dedicherei ladomenica. Ho deciso quindi di chiedere ad alcuni autori emergenti, di cui holetto il libro o i libri, se fossero disponibili a farsi fare qualche domandasia riguardo la loro vita da lettori/scrittori sia sul libro in questione.Prima tra tutti, ha accettato questa mia proposta Debora Spatola, autrice diAvvento, libro di cui vi ho parlato recentemente e di cui potete trovare larecensione cercando un po’ nel blog. Procedendo nella lettura troverete quindi:una piccola biografia dell’autrice, le domande che le ho posto io e un piccolospazio in cui parla lei stessa ai lettori o espone domande che le vengono fattefrequentemente. Beh che aspettiamo ancora? Iniziamo!

Biografia
Debora Spatola nasce a Palermo nel calore del sud ma in una famiglia “complicata”. Studi artistici mai terminati e una insoddisfazione di fondo la spingono a lasciare la terra natia con uno zaino in spalla per girovagare l’Italia in cerca del suo posto. Lo trova nelle Marche dove si innamora di una routine serena, senza colpi di scena, e dove si prende cura delle creature meravigliose che ha messo attorno a sé: due bambini, due gatti, due Playstation, un marito che sa badare alle sue esuberanze e tre Pastori Scozzesi che la portano a passeggio ogni giorno. Nonostante una realtà così impegnata trova sempre il tempo per le care vecchie fantasticherie che, col tempo, sono diventate storie, manoscritti e romanzi. Ben dieci, nel suo cassetto.

Intervista

Poiché la cosa chesicuramente vi interessano sono le risposte dell’autrice e ho già parlato moltonell’introduzione, vi posto subito le domande!

– Cosa ti ha ispirato Avvento?

In realtà non c’èstato un momento in cui ho pensato “oh sì, parlerò di Nephilim e di unanticristo che vuole venire al mondo!”. Avvento non è stato ispirato. È nato ebasta. Quando ho cominciato a scrivere le prime pagine, quelle in cui Lua vieneportata via da quella che credeva la sua famiglia, non avevo idea di cosasarebbe successo. Né sapevo chi erano i tizi che l’hanno salvata. La storia siè formata man mano, e mentre la scrivevo ne venivo a conoscenza io stessa. Miprenderai per matta, ma chiamo questa cosa “la magia degli scrittori”. Certobisogna anche dire che vengo da una famiglia molto credente, e che i tempi diTwilight e del l’Urban Fantasy bello, mi hanno influenzata moltissimo.

– Quanto c’è di te in questo libro?

Dico sempre che perconoscere una persona basta leggere quello che scrive. C’è tutta me stessa, inquesto libro. Almeno, molte delle mie sfaccettature. C’è la mia parte migliore.Ho anche parti molto brutte ma per fortuna non ci sono finite dentro 🙂

– Quale personaggio ti assomiglia di più e quale, invece, è il tuo preferito?

Di solito, chi mi faquesta domanda si aspetta che io risponda “Lua”. Perché è la protagonistafemminile e perché la storia è narrata da lei. E invece no. Io sono iGuardiani. Tutti loro, non uno in particolare. I Guardiani come un corpo unico,come una sacra Unione. Puoi capire quello che dico perché lo hai letto e saiche loro si equilibrano a vicenda. Ho un debole per ciascuno di loro e ungrande amore per Loeran. Ma qualcosa di particolare lo provo per Lincoln, perla sua debolezza così saldamente legata al dono della saggezza. Se ci pensisono due cose bellissime assieme. E ho un legame forte con Allan Sesto. Per ilsuo essere stato “maltrattato” dal Sommo Bene e ostinarsi a fare la cosa giustanonostante tutto quello che lo circondi sia male.

Per quanto riguardaLua, quando qualcuno mi dice che è debole, che il suo carattere non si imponesulla storia, rispondo che Lua è semplicemente “chiunque”. Una di noi. Lastoria l’hanno fatta i Guardiani.

– C’è qualche autore o libro a cui ti sei ispirata scrivendo “Avvento”?

La sacra Bibbia :

– Per seguire i propri sogni capita, a volte, di dover rinunciare a qualcosa. È stato così anche per te? Puoi dirci qualcosa di più?

Questa domanda èdolorosa. Perseguo questo sogno da 15 anni e non è mai stato facile.  Nonc’è stata una sola volta in cui io mi sia seduta a scrivere con l’approvazionedi chi ho attorno. Non scenderò nei particolari ma sì, rinuncio a qualcosatutte le volte che scelgo di crederci ancora. Perché è dura e senzasoddisfazioni se non quelle date da chi legge il libro e ti dice col cuore“brava”. Ecco, io credo di scrivere perché ho carenze di “brava”, e inventarestorie è la cosa che nella vita mi riesce meglio. Pensa che disastro tutto ilresto 🙂

– Cosa fai quando non scrivi?

Quando non scrivo, inrealtà, scrivo! Quello dello scrittore è un lavoro particolare. Lo spiegabenissimo Joseph Conrad in una delle sue più belle frasi “qualcuno spieghi amia moglie che anche quando guardo fuori dalla finestra, sto lavorando”. Quindiio vivo così: bado alla mia famiglia, invento storie. Sto con i miei figli,invento storie. Gioco con i cani, invento storie. Guardo un film, inventostorie. È tutto un mescolarsi di realtà e fantasia in momenti che diventanotristemente meravigliosi e allegramente infelici.

– Qual è il tuo autore preferito?

Ti sembrerà strano mainvece di citare Cassandra Clare o la Bardugo, sto per dire Chuck Palahniuk eCharles Bukowski. Sono diretti, cinici e sboccati.

– Qual è il tuo libro preferito o un libro che rileggeresti volentieri e perché?

Un libro che mi hadevastata completamente e che ha stravolto la mia visione personale dell’amoreè “Proibito” di Tabitha Suzuma. Un romanzo che non ha avuto in Italia ilsuccesso che merita. Forse è l’unico libro che rileggerei.

Recentemente hai annunciato nelle storie di Instagram che hai firmato un contratto con una casa editrice importante, puoi dirci qualcosa di più a riguardo? A questo punto non ti chiedo se stai lavorando a qualcosa di nuovo perché pare proprio di sì ahah!

Sì, bolle in pentolaqualcosa. Ma non posso dire nulla, ancora. È qualcosa che forse mi farà usciredalla condizione di emergente, e capirai che sollievo! 

In ogni caso ci tengoa dire che il mio lavoro migliore resterà sempre Avvento. È successo qualcosa,durante la stesura di quel romanzo, qualcosa che non è più successo con altri.Per questo non riesco a essere pienamente felice per un mercato in cui romanzi “carini”con marchi importanti avranno gloria e fama (neanche se sta per succedere ame!), e romanzi belli (non voglio essere presuntuosa, chiedo scusa)spalleggiati dalla piccola editoria indipendente, rimangono nell’ombra. Illettore segue troppo spesso il mercato e la moda. Come un consumatorequalsiasi, ed è una cosa triste.

Spazio all’autrice

Qualche anno fa qualcuno mi ha chiesto com’è essere un autore emergente. “Bello!” Risposi tutta entusiasmata. No. È una vera schifezza. E dire che io ho anche una bella casa editrice alle spalle. Sono bravi, all’antica. La Nero Press non prende contributi per la pubblicazione né ti obbliga ad acquistare copie. Ti promuove il libro, crede in te e tutto quanto, ma resta il fatto che una piccola casa editrice fa quel che può. E l’autore pure, fa quel che può. Poi mettici che in Italia una persona su due ha scritto una roba. Il risultato è che la metà del popolo del libro è un emergente e l’altra metà è un blogger esaurito dalle richieste assurde e maleducate. Finisce che si fa di tutta l’erba un fascio e spesso vengo trattata in maniera poco carina anche se mi sono proposta educatamente. Quindi desidero correggere quella risposta. Essere emergenti è brutto.

Ti ringrazio perl’intervista. Davvero 🙂

Grazie a te Debora, davvero, per aver accettato di farti intervistare.

E niente raga, io la adoro. È fantastica e ho amato farle queste domande e leggere le sue risposte. Non vedo l’ora di scoprire a cosa sta lavorando e se non lo avete ancora fatto, correte a leggere Avvento! Lo potete trovare qui.

La Vendetta della Regina di Laura Taibi – Recensione

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Dopo aver pubblicato la recensione de “Le Terre dei Dormienti” esattamente una settimana fa, eccomi qui oggi a parlarvi del seguito!

Non metterò la trama perché, per chi ancora non è riuscito a leggere il primo ma è curioso di conoscere il mio pensiero sul seguito, sarebbe spoiler. Ma bando alle ciance e iniziamo subito questa recensione!

Mi è piaciuto? Tantissimo! Ho amato questo secondo libro. Ho trovato davvero interessante scoprire come è nato tutto, la storia della regina e altri dettagli che non vi posso spoilerare. Ho trovato questo libro molto più completo del primo. Le battaglie sono ben descritte e amo anche come si è evoluta la storia dei personaggi principali. È breve, 182 pagine, ma siamo sempre con il fiato sospeso con colpi scena e azione a tutta forza. Ci troviamo ad affrontare nuove dinamiche e non è risultato ripetitivo come parecchi “secondi libri” possono essere.

Cosa mi è piaciuto? Praticamente tutto! Ho già detto più su tutto quello che penso su questo libro. So che rischio di risultare sintetica ma credo che, essendo una duologia, le due recensioni si completino a vicenda.

Decido di dare 4.25 stelle a questo secondo libro. Sono convinta che Laura possa fare grandi cose e non vedo l’ora di vedere (scusate la ripetizione) cosa le riserverà il futuro!

Potete acquistarlo qui!

BEASTARS VOL 1 – PRIME IMPRESSIONI

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L’altro giorno ero in fumetteria e, per caso, c’era una torre di Beastars sul bancone in attesa di essere inserito negli scaffali. Ne avevo sentito parlare e, trovandomelo davanti, non ho resistito e ho dovuto acquistarlo subito. Preso nel giorno di uscita e letto ieri, eccomi oggi a parlarvi delle mie prime impressioni su questo manga.

Trama

Chi ha paura del lupo cattivo? Di sicuro tutti gli erbivori dell’istituto Cherryton, che nel sensibile Legoshi vedono solo una minaccia pronta a ghermirli. Così quando a scuola l’alpaca Tem viene ucciso, i sospetti ricadono su di lui… Riuscirà il lupo Legoshi a smentire i pregiudizi e a ottenere giustizia?

Editore: Panini Comics- Planet Manga

Pagine: 208

Data di Uscita: 14 Marzo 2019

Prezzo: 6,50€

Non preoccuparti. Tanto, non farebbe una grande differenza. È da quando sono nato che tutti mi odiano e hanno paura di me.”

Tra le prime pagine del manga troviamo questa frase e già capiamo qualcosa sul protagonista. Discriminato a causa del suo status di lupo grigio anche se, nasconde un animo nobile di cui però pochissime persone -essendo pochissime quelle che si sono avvicinate e sono andate oltre- conoscono l’animo gentile e altruista. In Beastars leggiamo di una comunità di animali antropomorfi in cui erbivori e carnivori coesistono ma non senza problemi di questione razziale o scene di bullismo. Ogni specie e ogni personaggio, stanno lì a descrivere ciò che realmente accade oggi, in chiave metaforica se non addirittura allegorica.

Cosa ne penso? Credo che questo manga sia una bella boccata d’aria fresca. È innovativo (non per niente ha vinto diversi premi) ed è bello da leggere e da vedere. I personaggi sono ben scritti e disegnati in una tecnica che a me, soggettivamente, piace molto. Amo, ovviamente, il personaggio di Legoshi e l’aura di mistero che lo circonda a causa, soprattutto, della sua timidezza. Non capisco, per il momento, il personaggio di Louis; più che altro non capisco il suo animo poiché ci sono momenti in cui va in contrasto con se stesso anche se credo (e soprattutto spero) che sia una facciata per farsi rispettare e mostrarsi forte e temibile anche agli occhi dei carnivori – lui è un cervo rosso. La storia è solo all’inizio e quindi non conosciamo bene il background dei personaggi, tuttavia abbiamo una chiara idea della società e di quello che ci troveremo davanti nei prossimi volumi. Togliendo la sovracopertina, inoltre, troviamo delle strisce umoristiche davvero carine e ben fatte!

In fine, sono super contenta di aver iniziato questo manga e spero soprattutto di riuscire ad acquistarlo sempre intorno l’uscita. Non vedo l’ora che arrivino gli altri volumi. È uno di quei manga, secondo me, da leggere tutti d’un fiato. Nonostante sia solo il primo volume deciso di dare 5 stelline perché raga, seriamente merita e dovete correre a leggerlo o siete delle persone orribili.

Ps: nel primo volume si capisce già perché il manga sia stato chiamato Beastars!

Gli Eredi della Terra di Giulia Ottoni – Recensione

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Essendo questo (e probabilmente anche il prossimo) il mese delle collaborazioni, eccomi qui oggi a parlarvi del secondo libro di Giulia Ottoni “Gli eredi della Terra”; prequel del suo romanzo d’esordio “La figlia della Leggenda” che ancora non ho letto ma che spero di recuperare al più presto.

Trama

Un segreto, antico quanto il mondo, è custode di un’importante verità. Nelle pagine di antichi testi si narra la storia della Creazione della Terra e dei guardiani dei cinque elementi vitali: i maghi, gli stregoni, le sirene, i centauri e le fate. Sarà compito di Lodovico, discendente del primo mago, riunire sotto un’unica speranza queste specie sovrannaturali per salvarle dalla ferocia dell’Inquisizione, che ogni giorno minaccia di debellare la magia dal mondo. Ma sarà solo con l’aiuto di Titania, l’ultima fata, che il progetto di creazione di un nuovo pianeta verrà finalmente realizzato. Il destino irrompe nelle vite di tutti con una prepotenza inarrestabile, sconvolgendo qualsiasi tentativo di normalità e mettendoci davanti a una delle scelte più difficili della vita: decidere e accettare le conseguenze del futuro.

Editore: Gruppo Albatros Il Filo

Pagine: 338

Data di pubblicazione: 4 Settembre 2018

Prezzo: 15,90€

Mi è piaciuto? Parecchio. La storia è bella, a tratti potrebbe sembrare leggermente banale ma ci sono anche dei piccoli colpi di scena che spiazzano. È scritto bene e le descrizioni sono buone anche se, un po’ scarne in alcune situazioni. Sento dentro di me che è stato tralasciato qualcosa, che per quanto nella la storia, avrebbe potuto dare di più e trasmettere di più. Avrei voluto conoscere meglio quella che è Titania e avrei preferito se ci fosse stato qualche capitolo in più dedicato a lei e al suo punto di vista; avrei, inoltre, voluto conoscere le sue emozioni durante quella che è la terza parte/epilogo del libro. Avrei anche voluto sapere qualcosa in più sulla vita dopo la creazione del nuovo mondo. Parlando con l’autrice comunque, ho saputo che questo grande parte di punto di vista di Titania che a me è mancato, è presente in “La figlia della Leggenda”. Per cui: non fate il mio stesso errore e leggende prima “La figlia della Leggenda” e poi questo, che è il prequel!

Cosa mi è piaciuto? Mi è piaciuto molto che il libro sia stato scritto sotto diversi punti di vista. I personaggi sono belli anche se non c’è stata grande caratterizzazione alle loro spalle e li ho trovati anche a tratti troppo “sdolcinati”. Mi sono piaciuti molto anche i combattimenti, in particolare l’incontro con le sirene. È stato bello far parte di questo viaggio. Il world-building è la creazione delle creature magiche è molto interessante ed è stato bello entrare in contatto con ognuna di loro. Spero ci sarà un seguito perché ci sono buone basi e credo che la storia possa farsi soltanto più interessante. Magari una contrapposizione tra quello che è “il nuovo mondo” e chi è rimasto sulla terra.

Cosa non mi è piaciuto? In realtà non c’è qualcosa di vero e proprio che non mi sia piaciuto, giusto qualche punto di titubanza di cui vi ho parlato più su. Se devo dire qualcosa, vorrei aver saputo qualcosa in più sull’esistenza di maghi, stregoni, sirene, centauri e fate e non solo del viaggio per la creazione che è quello su cui si concentra principalmente il libro. Avrei anche preferito un approfondimento nel rapporto tra Lodovico e Lars Henrik dopo la creazione e non ho condiviso alcune scelte contraddittorie fatte da Lodovico. Capisco che queste mie ultime parole possano mandarvi in confusione ma dicendo di più, farei per forza di cose spoiler!

In fine, è un buon libro e davvero bello. Merita di essere letto ma l’autrice avrebbe potuto sfruttare meglio il potenziale della storia. Decido quindi di dare 4⭐️

Spero che questa mia recensione vi abbia incuriositi un pochino e che decidiate di leggere questo libro perché davvero merita.

Le Terre dei Dormienti di Laura Taibi – Recensione

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Altra collaborazione importante di cui vi parlo! Si può quasi dire che questo sarà il mese delle collaborazioni. Le Terre dei Dormienti è stato una piacevole sorpresa ma correte a leggere l’articolo se volete saperne di più!

Trama

Jasper Stone è un ragazzo londinese come tanti. L’estate è alle porte quando il suo mondo viene sconvolto dall’arrivo di Eilise, una ragazza dai capelli rossi che irrompe nella sua vita e gli intima di svegliarsi mentre enormi mostri ragneschi appaiono in città, e una strana gemma con il potere di evocare una spada compare magicamente sul suo petto. Da lì in poi la vita di Jasper cambierà radicalmente: trasportato in un luogo chiamato “la collina” dove altri ragazzi tentano di sopravvivere, dovrà fronteggiare nemici potenti, affrontare la terribile Foresta dell’Incubo e scoprire il segreto che si cela dietro quel luogo.

Editore: NullaDie Edizioni

Data di Pubblicazione: 1 Gennaio 2017

Pagine: 365

Prezzo: 19,90€

Le Terre dei Dormienti è il libro d’esordio di Laura Taibi, primo di una duologia. Nonostante sia una lettura per ragazzi, è capace di tenere attaccati alle pagine anche persone adulte.

Mi è piaciuto? Davvero molto! Lo stile di scrittura è scorrevole, i personaggi sono ben caratterizzati e la storia, per quanto possa essere ritenuta quella di “un nuovo Percy Jackson” è ricca, accattivante e nuova. Ci sono molti colpi di scena che, almeno io, non sono riuscita a prevedere. Queste per me, sono tutte qualità positive per un libro e tutte cose che mi invogliano a leggere e a consigliare un libro.

Cosa mi è piaciuto? Come dicevo su è una storia innovativa e ha una base/world building davvero interessante e che solo “sotto” a quando viene svelato si può leggermente intuire ma prima davvero non si andrebbe a pensare a nulla del genere! Alcune delle paure e dei rimorsi che si vedono attanagliare i personaggi sono davvero ben pensati e profondi. Sono mostrate tantissime di quelle che sono le emozioni umane, come magari non facciamo caso a certe cose e come poterle affrontare ed accettare. Ma la cosa più di tutte le altre, che mi è piaciuta, è la grande amicizia presente in questo libro, il coraggio di cui tutti sono portatori e la forza che si trasmettono l’un l’altro.

Cosa non mi è piaciuto? Credo che il tutto potrebbe essere stato costruito meglio. Il racconto, per quanto curato e scorrevole risulta frettoloso come frettolosi sono i combattimenti, lo sbocciare degli amori e il finale. Ritengo che con dettagli in più e qualche avvenimento di contorno a “riempire” il tutto avrebbero potuto rendere il libro anche migliore. Credo che un “ce la devi fare” non basti a far trovare la forza e il coraggio e che ci voglia qualche elemento in più. Ma soprattutto non mi sono piaciuti gli amori, a mio parere, troppo fulminei.

In fine, questo libro mi è piaciuto davvero molto! Ottimo inizio per quest’autrice che, secondo me, caccerà dei veri capolavori in futuro. Non vedo l’ora di leggere il seguito anche se leggerò prima un altro libro perché mi piace spezzare le serie. Non vedo l’ora di parlarvene e di dare quindi un giudizio definitivo a questa duologia. Intanto al primo libro do 3.5 stelline con grandi aspettative per il secondo.

Spero che questa mia recensione vi sia piaciuta e che vi abbia incuriositi almeno un pochino su questa duologia e che la leggerete!

Avvento di Debora Spatola – Recensione

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Avvento di Debora Spatola rappresenta una delle mie prime collaborazioni e forse quella che su cui avevo le aspettative più alte! Nel momento di dare una votazione ho avuto grande titubanza, per la prima volta da quando ho aperto il mio profilo BookStagram e il blog. Ho deciso perciò di prendermi un giorno per poter fare questa recensione a mente fredda. Ho finito di leggere il libro sabato 02/03 e adesso, domenica 03/03 sto scrivendo questa recensione! (In tutto ciò pubblicherò lunedì 04/03 per rimanere coerente 😂 )

Trama
Lua è una ragazza come tutte le altre. Una famiglia normale, un diario segreto, un ragazzo. Poi, di colpo, la sua vita viene stravolta. Si troverà contesa tra quelli che scoprirà essere Nephilim, e sadici esseri non del tutto umani: gli Ibridi. Scegliere da che parte stare non sarà così semplice. Col tempo Lua si renderà conto che la linea che separa il Bene dal Male non è mai netta. Esistono Guardiani maligni e Ibridi meritevoli di perdono. Eppure le verrà chiesto di schierarsi e solo la sua decisione potrà determinare la fine di una guerra millenaria. Il sentimento per uno dei Guardiani, tuttavia, s’intreccerà così tanto con la sua missione da mettere in pericolo la sopravvivenza stessa della razza umana. Perché Lua non è soltanto una promessa sacrificale strappata a un altare nero, ma nasconde un segreto che nessuno conosce, neanche lei.

Editore: Nero Press Edizioni

Pagine: 501

Data di Uscita: 4 Giugno 2017

Prezzo: 17,00€

Leggendo questo libro non si direbbe mai che sia stato scritto da un’autrice emergente. Ho adorato lo stile di scrittura e dal primo momento mi sono sentita catturata dalla lettura. Mi sono immersa completamente. Mi è addirittura successo di credere che stesse piovendo e, nel momento in cui smettevo di leggere, accorgermi che mi ero talmente lasciata suggestionare dalla lettura e immersa che non sapevo che in realtà c’era un sole che spaccava le pietre. È presente una bella lotta tra bene e male (una lotta millenaria da come si evince dalla trama) che non cade nel banale e nella quale nonostante le due parti nettamente divise, non tutti i cattivi sono cattivi e non tutti i buoni sono sempre buoni. Nonostante la lunghezza inoltre, non ci sono punti morti ma anzi il libro è ricco di azione e non ci si ferma un attimo il che favorisce la voglia di leggere leggere leggere sempre.

Mi è piaciuto? Assolutamente si! Credo sia uno dei migliori libri letti fino ad ora nel 2019. La storia è davvero lunga e ricca di dettagli. Credo che per riuscire a non tralasciare niente, a far quadrare ogni cosa e a non lasciare buchi ci vuole davvero una mente straordinaria. È stato capace di smuovere un sacco di emozioni. Ho pianto, mi è mancato il fiato, ho atteso speranzosa e temuto. Ogni elemento è importante, qualunque persona incontrata ha il suo peso e nulla succede per caso. Mi sono piaciuti molto anche i diversi riferimenti biblici che sono stati ben inseriti all’interno del libro: mai di troppo, mai fuori luogo e perfettamente integrati nella storia.

Cosa mi è piaciuto? Praticamente ogni cosa all’interno del libro ma se devo nominare qualcosa sicuramente è i personaggi! Ho amato i Nephilim e anche qualche Ibrido mi ha incuriosita. I personaggi che più di tutti hanno conquistato il mio cuore sono Loeran (obv), Adrean, Manolo e Baylon. Nathan anche ha un posticino nel mio cuore e per quanto all’apparenza enigmatico ho amato anche Allan. Non posso dire qual è il Nephilim che avrei scelto io perché sarebbe un probabile spoiler. Amo che ognuno di loro abbia un carattere proprio, ben definito e diverso dagli altri. L’unica cosa che in una maniera super leggerissima mi fa storcere il naso è la grande indecisione di Lua ma, come si scoprirà nel corso della storia e alla fine, per ogni cosa c’è un destino. La storia, come ho già detto, è ricca di particolari e nulla è lasciato al caso. Mi sono piaciute molto anche le descrizioni che a mio parere non sono mai state troppo e mai troppo poco. È sempre ben chiaro ciò che prova la protagonista ed è una caso che amo particolarmente all’interno dei libri. Il finale è stato perfetto (lo ammetto, ho pianto) e quando in parecchi libri risulta essere “frettoloso” qui mi sembra ben costruito.

In fine, come ho detto più su, non sono mai stata tanto indecisa sulla conclusione di una recensione. Grazie a Debora ho letto un bellissimo, anzi, un ottimo libro che mi sento di consigliare vivamente a chiunque. Tuttavia, e non ne capisco il motivo viste le mille emozioni provate e che vi ho descritto, anche se questo libro avrà per sempre un posticino nel mio cuore e quando penserò ai libri da consigliare inserirò sicuramente anche questo, non me la sento di dare 5 stelle. Non so neanche spiegarmi bene perché, semplicemente ho dentro un sentimento che mi dice di dare 4.75 stelle. Se dovessi mettermi lì a dirvi i difetti che ha questo libro, non ne troverei mi sa. Ripeto: ho amato tutto dalla storia ai personaggi e ancora allo stile narrativo. E niente, raga leggete assolutamente questo libro perché ne avete bisogno e perché merita davvero tantissimo! Avrei voluto dire molto di più ma ho paura di cadere nello spoiler! Spero, in ogni caso, di avervi incuriositi almeno un po’ e che qualcuno tra di voi lo legga al più presto perché davvero davvero davvero merita tantissimo!!

COPERTINA: 4.5/5

STORIA E AMBIETAZIONE: 5/5

PERSONAGGI: 4.5/5

DESCRIZIONI: 5/5

Tsubaki-cho Lonely Planet – Prime Impressioni

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Ieri finalmente sono riuscita a leggere il primo volume di Tsubaki-Cho Lonely Planet acquistato nel lontano 2018 al Comicon di Napoli. È passato davvero tantissimo tempo ma in quest’ultimo anno ho letto davvero pochi manga e ho tutte le intenzioni di recuperare! (Si spiega il perché della recensione di Girl from the Other Side solo la settimana scorsa). Voglio anche iniziare a seguire qualche nuova uscita per cui se avete suggerimenti su manga da seguire assolutamente vi aspetto nei commenti o in privato!

Trama
Fumi Oono frequenta il secondo anno delle scuole superiori. Costretta a  cercarsi un lavoro per saldare i debiti accumulati dal padre, accetta un  posto come domestica fissa presso l’abitazione di Akatsuki Kibikino,  scrittore solitario dallo sguardo truce e dai modi scortesi. Riuscirà ad  adattarsi alla convivenza con lui e al nuovo quartiere?!

Dovete capire che io sono una persona con una specie di doppia personalità. Da un lato darkettona dall’altro viva gli unicorni. E questo lato del mio carattere si trasmette anche nella mia scelta di manga. O vado di Seinen e Splatter a tutta forza oppure di Storie d’Amore adolescenziali.

Oggi tocca alla seconda categoria. Tsubaki-Cho viene principalmente dal nome del quartiere in cui si svolgono le azioni o meglio, dal quartiere in cui abita lo scrittore Akatsuki Kibikino, poiché ricco di camelie (tsubaki). La trama potete leggerla su e capirete che è si adolescenziale e si scolastico anche se per il momento, non eccessivamente scolastico. Mi aspetto comunque che questa caratteristica aumenti in futuro.

Mi è piaciuto? Mi è piaciuto davvero molto. Per quanto possa essere adolescenziale presenta tematica che possono essere importanti come perdere una casa e affrontando tutto con la solita leggerezza dei manga. Non è troppo adolescenziale come alcuni manga possono essere e questo è un altro punto a suo favore.

Cosa mi è piaciuto? Non è troppo adolescenziale come alcuni manga possono essere e questo è un altro punto a suo favore. Amo i disegni e AAMO i personaggi. Ho già le mie crush ma non voglio dilungarmi troppo essendo solo le prime impressioni. Decido quindi di dare un voto di 3.5 stelline.

Chi l’ha letto? Che ne pensate voi?