Review Party: Sulle tracce di Jack lo Squartatore, Kerri Maniscalco

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Ciao lettori! Oggi sono qui per proporvi una nuova recensione. Aspettavo questo romanzo da veramente tantiiiissimo tempo. Tant’è che stavo per acquistarlo in lingua originale quando poi ne è stata annunciata l’uscita italiana e ho deciso di attendere un altro po’. Ma adesso è FINALMENTE QUI, o quasi, ed io vi spiegherò un po’ perché avete bisogno di leggere questa storia. Prima, però, voglio ringraziare Ylenia di Cronache di lettrici accanite per aver organizzato l’evento, e la casa editrice per aver fornito la copia.

Trama

È stata cresciuta per essere la perfetta dama dell’alta società vittoriana, ma Audrey Rose Wadsworth vede il proprio futuro in modo molto diverso. Dopo aver perso l’amatissima madre, è decisa a comprendere la natura della morte e i suoi meccanismi. Così abbandona l’ago da ricamo per impugnare un bisturi da autopsia, e in segreto inizia a studiare Medicina legale. Presto viene coinvolta nelle indagini sull’assassino seriale noto come Jack lo Squartatore e, con orrore, si rende conto che la ricerca di indizi la porta molto più vicina al suo mondo ovattato di quanto avrebbe mai creduto possibile.

Editore: Mondadori

Data di Pubblicazione: 15 Settembre 2020

Pagine: 372

Prezzo: 20,00€

La storia parte in maniera molto diretta. Ci troviamo da subito nelle sale d’autopsia dello zio di Audrey Rose, e vediamo dal primo momento questo dualismo tra la vita che dovrebbe vivere, che la società e la famiglia si aspettano da lei, e la vita che invece vive. Lei stessa è la prima a farci notare la dicotomia tra questi due aspetti della sua vita, sottolineando magari come la sua abilità nel ricamo le sia utile anche nel ricucire le salme. Vediamo poi come, sempre al servizio dello zio inizia a indagare sul caso di Jack lo Squartatore, e grazie a questo vedere quali sono le sue idee in merito a un sacco di argomenti importanti, come il ruolo della donna all’epoca e altri tipi di ingiustizie. La narrazione è in prima persona, quindi le informazioni in nostro possesso sono principalmente le stesse che ha la protagonista e ci ritroviamo a indagare sul caso tanto quanto lei. Per quanto riguarda le indagini, io ho intuito più o meno a metà libro chi fosse Jack lo Squartatore anche se, influenzata dalla narrazione e dai pensieri di Audrey Rose a un certo punto ho iniziato a fare pensieri come “no, non è lui, alla fine ci sarà un colpo di scena e il colpevole sarà davvero il sospettato di Audrey Rose”. Vi dico solo che alla fine ho indovinato il sospettato e il mio pensiero aggiuntivo era errato. Il racconto è stato molto scorrevole e intrigante, quasi non riuscivo a staccarmi dal libro.

Le descrizioni, essendo comunque dal punto di vista della protagonista non tendono ad essere prolisse, lei ha tutt’altra cosa per la testa per notare la particolare lucentezza di un soprammobile o l’ondulazione di una tenda, ma non per questo sono superficiali o frettolose. Ho apprezzato molto, anzi, il tipo di descrizioni poiché si accompagnano perfettamente alla narrazione, creando un buon ritmo.

L’ambientazione è molto semplice, abbiamo già detto che ci troviamo in una Londra ottocentesca con tutto ciò che questo comporta tra abitudini, abiti (di cui vi parlerò approfonditamente in un altro articolo) e società.

I personaggi sono molto particolari e ben caratterizzati, alcuni ancora un po’ misteriosi, come Thomas Cresswell, anche se, nell’edizione italiana del romanzo, quella che ho avuto l’opportunità di leggere io in anteprima, si trovano alcune pagine extra narrate dal punto di vista del ragazzo, e che ci permettono quindi di conoscere molte cose in più su di lui e sul suo background, donandogli così una caratterizzazione maggiore. Sia Audrey Rose che Thomas sono due personaggi che mi sono piaciuti tantissimo, con cui ho empatizzato davvero molto, e soprattuto ho adorato il carattere indisponente di Thomas e le loro dinamiche hate-to-love. Ho apprezzato in egual modo, comunque anche i personaggi secondari, come la cugina di Audrey Rose, Liza, e lo zio. Jack è un personaggio molto interessante, sopratutto per come lo vediamo alla fine, nella sua completa follia, per capirlo bene però, bisogna leggerlo, perché a mio parere spiegato non renderebbe a pieno.

In fine, ho veramente adorato questo romanzo e fremo per la lettura dei volumi successivi su cui sono super curiosa. Ci sono stati alcuni punti ciechi, cose a cui la protagonista non ha fatto caso, probabilmente a causa dell’affetto verso tale persona, e giusto 1-2 domande senza risposta, nel totale però è sicuramente una lettura che ho apprezzato molto. Dò, quindi, un voto di 4 stelline.

Di seguito potete trovare le tappe delle mie colleghe: