Blog Tour: Sogni di Mostri e Divinità, Laini Taylor – La trilogia nel panorama fantasy

Annunci

Ciao lettori! Torno a parlarvi dell’ultimo capitolo di questa fantastica trilogia, non sotto forma di recensione, ma per come vedo questi romanzi all’interno del panorama fantasy, paragonandoli, quindi, ad alcune delle mie letture a tema. Prima di iniziare voglio ringraziare ancora una volta Ylenia di Reine des Livres per aver organizzato l’evento e la casa editrice per averci fornito la copia digitale dell’opera.

Trama

La misteriosa Karou è una chimera unica nel suo genere: al contrario dei suoi simili, l’eroina de la trilogia La chimera di Praga ha sembianze umane, impreziosite da meravigliosi capelli blu. È innamorata di Akiva, un serafino dalla bellezza eterea. Angeli e chimere sono però nemici naturali, in lotta da secoli. C’è solo un modo per ristabilire la pace: tentare un’alleanza fra le chimere e quegli angeli che, come Akiva, hanno deciso di ribellarsi al loro imperatore.
In questo terzo e conclusivo capitolo della saga entriamo subito nel vivo dell’azione: l’esercito degli angeli discende sulla Terra, in pieno giorno, in una Roma sfolgorante di sole, con uno stuolo di telecamere intente a riprendere e un pubblico sbalordito a osservare la scena. Nel frattempo, dopo il tradimento che ha portato la sua specie allo stremo, Karou sta ricostruendo l’esercito delle chimere e, grazie a un inganno ingegnoso, è ora alla guida della ribellione contro gli angeli. Il futuro della sua specie dipende da lei, ed è giunto il momento dello scontro finale. Riusciranno Karou e Akiva a realizzare il sogno di una realtà in cui i loro popoli smettano di distruggersi e in cui, forse, potrebbe esserci spazio per il loro amore?
Con queste pagine mozzafiato, caratterizzate da una tensione costante e una serie di personaggi indimenticabili, Laini Taylor conferma il suo grande talento.
Un finale stupefacente per una trilogia fantasy davvero epica, una suggestiva rivisitazione moderna della mitologia classica e cristiana che ha appassionato milioni di lettori in tutto il mondo.

Editore: Fazi Editore

Data di Pubblicazione: 20 Maggio 2021

Pagine: 572

Prezzo: 13,00€

Ho deciso di strutturare questo articolo una maniera un po’ diversa dal solito, anche perché è la prima volta che scrivo un articolo del genere 😂 Voglio prendere alcuni elementi di questo romanzo, quelli che mi hanno colpita o fatto riflettere di più, e confrontarli con elementi “simili” di altri romanzi.

Un elemento che caratterizza questo romanzo, e che è praticamente alla base di tutto è, a mio parere, la guerra, la lotta quasi eterna tra serafini e chimere. Per questa guerra sono state fatte cose realmente abominevoli, nelle macchinazioni dei “potenti” nulla ha valore, nemmeno i civili, che fino a poco prima sono sempre stati esclusi e salvaguardati, preservati da questa orribile realtà e da questi pericoli. L’imperatore dei serafini, però, a un certo punto, non è più della stessa idea. Questa situazione mi ha fatto molto pensare a quello che succede ne La Guerra dei Papaveri, perché è proprio come lo stato nemico si comporta con l’Impero, distruggendo intere città e massacrando migliaia di civili. Per Mugen le persone non contano e sono sacrificabili così come per Joram gli Illegittimi valgono meno di 0 e sono più che sostituibili. La differenza sta nel fatto che i soldati di Mugen hanno assorbito la stessa ideologia dei loro superiori, mentre i serafini a un certo punto si ribellano perché non hanno mai accettato il poco valore che viene dato alle loro vite.

Allo stesso tempo la resurrezione delle chimere mi ha fatto un po’ pensare alla tregua dei vent’anni che si legge all’interno di Truthwitch. Questa idea me l’ha fatta venire in mente in particolare il disegno realizzato da Karou sulla guerra, prima di riavere i suoi ricordi da Madrigal, che viene citato nell’ultimo romanzo della trilogia. L’immagine che ci viene presentata è quella di due persone sedute a un tavolo che mangiano dalle rispettive ciotole, quello che mangiano è il “popolo” dell’altro e “vince” il primo che svuota la ciotola. Karou osserva che è come se loro “barassero” dal momento che la ciotola nn si svuota soltanto, ma viene anche riempita, in continuazione. Quindi sì, anche per loro la guerra è fissa, costante, vita, ma allo stesso tempo non rappresenta anche la morte, come invece è per i serafini, le cui fila inevitabilmente si sfoltiscono. Questa situazione per me può essere vista anche un po’ come una tregua per le chimere, che in ogni caso continuano a vivere, a reincarnarsi, loro in qualche modo possono respirare e andare avanti perché nulla è davvero definitivo.

Altro elemento alla base di questo romanzo è la storia d’amore tra Akiva e Karou, un insta-love a tutti gli effetti, ma che non può permettersi assolutamente di essere paragonato alla maggior parte degli insta-love che leggiamo nei romanzi fantasy e non (qui parla un’amante degli enemies-to lovers). La particolarità di questo romanzo secondo me è che questo insta-love si ripete, c’è un incontro di anime prima che di carne, anche senza conoscere le vere e rispettive identità, nonostante un inizio un po’ travagliato Karou e Akiva provano un’attrazione e un’elettricità da paura, sempre e comunque, ancora e ancora.

Non mi piace fare classifiche e dire questo è meglio di quello e simili, ma a mio parere la trilogia della Chimera di Praga si posiziona veramente in alto nella scala dei romanzi fantasy. Affronta tantissimi temi importanti (non dimentichiamoci del razzismo) e lo fa in maniera unica ed eccezionale.

Review Party: In fuga da Houdini, Kerri Maniscalco

Annunci

Ciao lettori! Ritorno a parlarvi della saga di Sulle tracce di Jack lo Squartatore, concentrandomi, stavolta, sul penultimo libro della saga. E credetemi quando vi dico che sono tristissima per la fine che si avvicina. Prima di iniziare voglio ringraziare ancora una volta Ylenia di Cronache di lettrici accanite per aver organizzato l’evento e la casa editrice per aver fornito la copia.

Trama

Audrey Rose Wadsworth e il suo assillante compagno, Thomas Cresswell, si imbarcano sulla lussuosa RMS Etruria, diretti alla loro prossima meta, l’America. La settimana di spettacoli circensi che allieterà la traversata – compresa l’esibizione di un giovane e promettente artista della fuga – sembra la distrazione ideale prima del tetro incarico che li attende oltreoceano. Ma presto il viaggio si trasforma in un festival degli orrori quando, una dopo l’altra, giovani donne vengono trovate morte. Per Audrey Rose, il Circo al chiaro di luna – con i suoi numeri inquietanti e i personaggi grotteschi – si trasforma in un incubo e la fa tornare alla sua ossessiva ricerca di risposte. Gli indizi sull’identità di una delle vittime sembrano condurre a qualcuno a cui Audrey Rose vuole molto bene: riuscirà la ragazza a fermare il misterioso assassino prima del suo terrificante gran finale?

Editore: Mondadori

Data di Pubblicazione: 15 Settembre 2020

Pagine: 552

Prezzo: 22,00€

La storia questa volta inizia davvero con il botto, ci troviamo da subito catapultati nelle indagini ed è un delirio per il numero di indiziati possibili e per le modalità che utilizza il killer, sono tutte parecchio brutali, ma alcune sono veramente raccapriccianti. Oltre a ciò c’è anche una sorta di triangolo amoroso che coinvolge direttamente Audrey Rose, e che da un lato non mi ha infastidita molto visto il personaggio molto carismatico, e dall’altro mi ha un po’ spezzato il cuore e infastidita parecchio per determinate cose.

Le descrizioni sono, come sempre, molto accurate, ma limitate alla visione e percezione dei fatti di Audrey Rose. Avrei infatti voluto tanto conoscere il punto di vista, sicuramente più illuminante di Thomas, e super fortunatamente l’ho fatto, perché alla fine del libro ci sono alcuni capitoli extra che comprendono la novella “La nascita del Principe Oscuro” che ha proprio lui come protagonista e che è ambientata proprio durante i fatti che vedono come protagonista la sua gelosia verso Audrey Rose e il suo astio verso Mefistofele. È stato super interessante leggerli, quindi non posso non ringraziare la casa editrice per aver deciso di aggiungerli.

L’ambientazione cambia ancora una volta perché questa volta non ci troviamo sulla terraferma, ma su un transatlantico diretto in America, dove Audrey, lo zio e Thomas sono stati chiamati per investigare su un caso. Questo tipo di ambientazione rende tutta la situazione più ansiogena: come si fa a scappare da un serial killer se ci si trova su una gabbia galleggiante? Ci si aspetta che sia più facile trovare il colpevole visto lo spazio limitato e il numero “limitato” di persone da interrogare, beh la realtà non potrebbe essere più lontana. Le possibilità sono quasi infinite, così come indiziati e moventi. In tutto ciò sul transatlantico è presente un circo itinerante che ogni sera si prodiga in spettacoli, e che è condotto da qualcuno che ha il nome di un demone: Mefistofele! Adoro come in ogni romanzo, Kerri Maniscalco, riesca a creare un’ambientazione nuova e particolare che si adatta perfettamente ad ogni situazione, e cambiando quindi di volta in volta le carte in tavola. Ok Londra, ma la Romania e questa Nave sono posti molto particolari e allo stesso tempo molto appropriati per un delitto. In più il mischiare tutto ogni volta con elementi “conosciuti” come Jack lo Squartatore, Dracula, Houdini secondo me è super intelligente, e rende la storia e le investigazioni ancora più accattivanti!!

I personaggi di questo terzo romanzo sono, a mio parere, i più interessanti incontrati finora. Super avvolti nel mistero grazie alla loro presenza come membri del circo, ma anche grazie al fatto che portano costantemente delle maschere. Primo fra tutti Mefistofele, gioia e dolore di questo romanzo. Sono anche, lo ammetto, quelli meno caratterizzati, ma fa tutto parte del gioco e aiuta a renderli maggiormente misteriosi. Continua, inoltre, la storia d’amore tra Audrey Rose e Thomas, ma come vi dicevo c’è qualche intoppo a causa del triangolo amoroso che si viene a creare. Troviamo in questo romanzo anche un personaggio del primo, Liza, la cugina di Audrey Rose che ho tanto amato, anche se non mi piace troppo il modo in cui viene trattata. E poi c’è Houdini, uno stronzo mega galattico.

Lasciatevi stregare dal Circo al chiaro di luna, l’unico spettacolo in cui la scelta delle esibizioni dipende dai tarocchi e il vostro destino viene affidato alla Ruota della fortuna.

Ma tenete a mente un piccolo avvertimento, prima di salpare con noi: mai stringere accordi nel cuore della notte.

Se non fate attenzione, potreste perdere la vita,

la voStra stessa anima, durante il nostro spettacolo di magia itinerante…

In fine, questo romanzo mi è piaciuto veramente tanto. È ricco di elementi particolari e interessanti, alcune scene mi hanno ricordato Now You See Me, film che ho amato alla follia, scusate but I’m a sucker for magic. Inoltre proprio in generale ho sentito un po’ anche i vibes di Caraval, altra trilogia che ho amato alla follia. Non posso quindi far altro dare 4.5 stelline al terzo romanzo di questa saga, salutarvi e darvi appuntamento al 26 ottobre, giorno in cui uscirà il mio articolo dedicato a Houdini nella realtà e nel romanzo!

Di seguito potete trovare le tappe delle mie colleghe!

Review Party: Cuori Arcani, Melissa Panarello

Annunci

Ciao lettori! Eccomi oggi con una nuova recensione, ma vi avviso: non sarà l’unica di oggi! Il romanzo di cui vi parlerò oggi è molto particolare. Prima di iniziare a parlarvene, però, voglio ringraziare ancora una volta Ylenia di Cronache di lettrici accanite per aver organizzato l’evento e la casa editrice per aver fornito la copia.

Trama

Alla scomparsa della nonna Angela, Greta rimane sola al mondo. Perciò, in attesa di diventare maggiorenne, è costretta a lasciare il luogo in cui è cresciuta, a Catania – dove tutto, dai soffitti affrescati al profumo di scorze d’arancia che aleggia nelle stanze, le ricorda l’amore avvolgente della nonna -, e a trasferirsi in una casa famiglia che si trova in un piccolo paese alle pendici dell’Etna. Delle cose appartenute ad Angela, Greta porta con sé solo pochi oggetti, tra cui un mazzo di strane carte avvolte in un panno di velluto, i suoi Tarocchi. Non appena arrivata nella sua nuova casa, si imbatte in Arturo, un ragazzo dall’aria misteriosa – capelli neri di seta, occhi spietati e bellissimi e una bocca rossa come se avesse appena spalmato del sale sulle labbra – che la ammalia dal primo istante. Un ragazzo che sembra leggerle dentro come mai nessuno prima, del quale però nessuno nella sua nuova famiglia sembra sapere nulla. Una creatura dall’apparenza forte e al contempo estremamente fragile come se, al solo toccarlo, potesse rompersi in mille pezzi. E, soprattutto, con un destino crudele davanti a sé al quale solo lei sembra in grado di opporsi. Ma per farlo, Greta dovrà prima imparare a conoscere profondamente se stessa, liberandosi delle proprie paure. E, chissà, forse proprio nelle strane carte ereditate dall’amata nonna è indicata la strada per riuscirci…

Editore: Mondadori 

Data di Pubblicazione: 08 Settembre 2020

Pagine: 192

Prezzo: 18,00€

La storia parte in maniera molto diretta. La nonna di Greta se n’è già andata e lei è diretta alla casa famiglia, dove inizierà la sua nuova vita. Inizia poi, in un momento di nostalgia, in cui Greta inizia a cacciare gli effetti personali della nonna che ha portato con sé, scoprendo così i tarocchi, segreti che la nonna aveva con lei, ma allo stesso tempo si sente attirata da essi. Non è una storia normale in cui si parla di vita, di tarocchi(che per quanto una persona possa essere scettica a riguardo, un libro sul tema dei tarocchi non si può dire un libro fantasy) e di superstizioni, ma ha molti tratti appunto della storia fantasy, anche e soprattutto in merito alla lettura dei tarocchi e alle cartomanti. Devo ammettere che, a mio parere, questa storia aveva un grande potenziale, ma che non l’ha espresso tutto. C’è una storia d’amore che, davvero, non mi è piaciuta e non mi ha presa, un insta love che non è stato particolarmente accattivante; io ho capito quasi da subito l’identità di Arturo; in più ritengo che ci siano alcuni intrecci un po’ troppo forzati, e non omogenei e lineari.

Le descrizioni sono abbastanza semplici, la narrazione segue il punto di vista della protagonista, è in prima persona, quindi con descrizioni molto soggettive e limitate a quelle che sono le sue conoscenze.

L’ambientazione è italiana, siciliana nello specifico. Non ha elementi fantasy nel modo di vivere o nel mondo creato dall’autrice.

I personaggi sono molto carini e particolari. Oltre alla protagonista, non sappiamo molto degli altri personaggi, cosa che avrei apprezzato, poiché ci sono personalità davvero interessanti come Makeda o zia Rosetta, su cui avrei voluto sapere qualcosa in più. Ritengo che siano stati trattati in maniera un po’ superficiale e frettolosa, più per mandare la storia avanti che per la loro effettiva utilità.

In fine, da quello che avete potuto capire dalla mia recensione, questo romanzo non è stato particolarmente di mio gradimento. Mi è dispiaciuto molto, perché come vi ho detto, la storia aveva un grandissimo potenziale, e anche il modo di scrivere dell’autrice è davvero buono. Mi sento comunque di dare 2.5 stelline a questa storia, e vi consiglio di passare a leggere anche le recensioni delle mie colleghe, a cui il romanzo è piaciuto! Di seguito potete trovare i loro blog.

Blog Tour: Cuori Arcani, Melissa Panarello – L’Eremita, La Temperanza e La Stella

Annunci

Ciao lettori, come state? Qui tutto abbastanza bene! Oggi voglio parlarvi di una nuova uscita Mondadori di una scrittrice italiana. Non si tratta ancora della recensione, però, perché oggi affronteremo una tappa del Blog Tour. Vi parlerò, infatti, di tarocchi, un argomento molto diverso dal solito, capirete perché leggendo la trama del romanzo. Prima di iniziare voglio ringraziare Ylenia di Cronache di lettrici accanite per aver organizzato l’evento e la casa editrice per averci fornito la copia.

Trama

Alla scomparsa della nonna Angela, Greta rimane sola al mondo. Perciò, in attesa di diventare maggiorenne, è costretta a lasciare il luogo in cui è cresciuta, a Catania – dove tutto, dai soffitti affrescati al profumo di scorze d’arancia che aleggia nelle stanze, le ricorda l’amore avvolgente della nonna -, e a trasferirsi in una casa famiglia che si trova in un piccolo paese alle pendici dell’Etna. Delle cose appartenute ad Angela, Greta porta con sé solo pochi oggetti, tra cui un mazzo di strane carte avvolte in un panno di velluto, i suoi Tarocchi. Non appena arrivata nella sua nuova casa, si imbatte in Arturo, un ragazzo dall’aria misteriosa – capelli neri di seta, occhi spietati e bellissimi e una bocca rossa come se avesse appena spalmato del sale sulle labbra – che la ammalia dal primo istante. Un ragazzo che sembra leggerle dentro come mai nessuno prima, del quale però nessuno nella sua nuova famiglia sembra sapere nulla. Una creatura dall’apparenza forte e al contempo estremamente fragile come se, al solo toccarlo, potesse rompersi in mille pezzi. E, soprattutto, con un destino crudele davanti a sé al quale solo lei sembra in grado di opporsi. Ma per farlo, Greta dovrà prima imparare a conoscere profondamente se stessa, liberandosi delle proprie paure. E, chissà, forse proprio nelle strane carte ereditate dall’amata nonna è indicata la strada per riuscirci…

Editore: Mondadori

Data di Pubblicazione: 08 Settembre 2020

Pagine: 192

Prezzo: 18,00€

I tarocchi sono una di quelle cose che mi hanno sempre incuriosita e affascinata, anche per la bellezza delle sue carte. Ma allo stesso tempo mi sono sempre sentita un po’ diffidente verso di loro, e non mi ci sono mai avvicinata nonostante abbia persone a me care molto vicine alla disciplina. Quest’articolo e la lettura del romanzo mi hanno dato la possibilità di scoprire qualche curiosità su alcune delle carte rappresentati negli Arcani Maggiori, ora ne parlerò anche a voi!

L’Eremita

Saggezza, scienza, padronanza, comando, altruismo

La carta dei tarocchi dell’Eremita rappresenta un individuo che non si nasconde dalle persone ma vive secondo le proprie regole. Preferisce essere isolato – ha bisogno di pace e tranquillità. Non usa questa solitudine come una pausa, ma piuttosto ha bisogno dello spazio per essere produttivo. L’attenzione si concentra su una situazione critica nella tua vita. L’Eremita ci sta avvisando che un’azione importante che dovremmo intraprendere è: andare avanti verso una nuova fase superando prima le difficoltà e i problemi attuali. Problemi recenti potrebbero essere causa di isolamento o solitudine, solitudine autoindotta. Una volta che ci rendiamo conto che la storia è già nel passato, alle nostre spalle, a dove appartiene, possiamo aiutare gli altri condividendo ciò che abbiamo imparato da essa: la nostra saggezza.

L’Eremita sta sottolineando la necessità di comprendere e accettare l’imperfezione. Affinché tu possa abbracciare il cambiamento e consentire lo sviluppo, è imperativo riconciliare e accettare i tuoi punti deboli. Devi lottare per la libertà della mente in relazione alla sfiducia e alle riserve. Se ti trovi in una situazione di isolamento, renditi conto di come guardi questa solitudine. È questa libertà o solitudine; è isolamento o celebrazione della propria forza e identità. Sii la luce in te stesso. Ogni persona dovrebbe sviluppare la capacità di essere indipendente, di farsi strada nell’oscurità senza partner o amici. Questa carta ci ricorda che tutte le risposte sono dentro e dobbiamo ritirarci in meditazione per razionalizzare e comprendere la situazione.

L’Eremita è un’opportunità per trascorrere del tempo da soli. A volte abbiamo bisogno di rilassarci e fare un passo indietro, allontanarci dalla folla rumorosa quotidiana per dare uno sguardo alla nostra vita e prestare attenzione ai nostri bisogni. Forse hai dato troppo di te stesso e senti il bisogno di ricaricarti. Questa carta può suggerire una vacanza in un posto tranquillo, in mezzo alla natura, in un posto bellissimo: la spiaggia, la montagna. È importante trascorrere del tempo da solo. Non è il momento per l’attività pubblica e la socializzazione, né per l’azione, né per la discussione … al contrario – ci vuole tranquillità e introspezione. Carta pacifica e contemplativa.

L’Eremita è in netto contrasto con il Matto. Mentre il secondo allude a uno spirito inconscio sulla strada dell’avventura, l’uomo solitario è saggio con esperienza alle spalle e può essere un leader o un consigliere.

La Temperanza

Pace, diplomazia, tatto, equilibrio.

Tradizionalmente, la carta dei tarocchi Temperanza rappresenta un liquido che scorre da un bicchiere all’altro, mentre si mescola e si bilancia, come metafora degli opposti e delle polarità che esistono all’interno e richiedono equilibrio, riconciliazione e moderazione. Incorporazione e armonia tra sostanze in conflitto: razionale e intuitivo, artistico e pratico. La carta è associata alla creatività e all’ingegno. Creare arte di alto livello, una forma di espressione esaltata ed eccitata. È un segno di progresso importante, per vedere le cose nella loro interezza e per essere in grado di rendersi conto di come tutti i pezzi si incastrino.

Il focus è sulle situazioni che riappaiono nella vita che pensavi fossero sepolte in passato. L’apparizione della Temperanza mostra la necessità di una vita modesta e di tempo per un’attenta gestione delle cose. Potresti entrare in un periodo di restaurazione, sia spirituale che fisica. È necessario che tu consenta il pieno completamento del processo di guarigione. Il conflitto è dentro. Se non viene risolto all’interno, non lo farà mai. Due dovrebbero diventare uno: maschio e femmina, Yin e Yang, logici e illogici. Siamo unità di fuoco e acqua, vita e morte. Questa carta comunica l’auto-creazione, la nuova vita e l’unificazione mistica.

La temperanza può essere letta in molti modi. Forse arriverai a una nuova amicizia o amore con un rappresentante di un’altra razza o cultura. Puoi cooperare pazientemente e armoniosamente con gli altri. Potresti pensare alla prudenza e agli estremi del comportamento, compreso quello sessuale. La moderazione e la saggezza sono la chiave del successo. Potrebbe essere necessario ridurre la tua spinta, riconsiderare la tua posizione ed essere pronto per un compromesso. Il tempo curerà vecchie ferite. C’è una probabilità di separazione temporanea. Potrebbe essere in arrivo un test, come una visita medica o solo un esame.

La Stella

Visione, speranza, comando, esplorazione.

La carta dei tarocchi rappresentante La Stella è la luce splendente che ci conduce a una maggiore fede e pace. Proprio come il corpo celeste da cui prende il nome, la Stella è guida, ispirazione, fonte di miracoli, sogni, bellezza, profonda tranquillità e felicità. A livello materiale, questa carta rappresenta il sorriso del destino quando la nostra vita sembra illuminata e tutto è di nuovo stimolante e possibile. Le nostre opportunità rappresentano gli aspetti idealistici e reali, magnifici e sofisticati della vita.

La carta mostra uno spirito che ricorda la sua origine primaria ed è consapevole del suo posto nello scopo illimitato dell’Universo. Quando La Stella si mostra, l’attenzione è su ciò che ci aspetta nel futuro. Ti mostra che le difficoltà scompariranno presto e inizierà un nuovo futuro più positivo. Inoltre, pescando questa carta, potresti sentirti sollevato e rilassato. Nel prossimo futuro sperimenterai indipendenza e forza interiore.

Quello che manca nella vita sta tornando. E non solo ritorna, porta nuove persone e riflessioni. Significa speranza rinata dalla promessa di un aiuto interiore o esteriore. Mostra anche che un po’ di lavoro svolto, esperienze passate o sforzi fatti in passato saranno a favore di ciò che ci aspetta. Devi acquisire forza, perché ora è un buon momento per raggiungere gli obiettivi.

Review Party: Il Mare senza Stelle, Erin Morgenstern

Annunci

Ciao lettori! Rieccomi, oggi, a parlarvi ancora de Il Mare senza stelle, uscito circa 10 giorni fa per Fazi Editore. Il Blog Tour è finito, per cui il mio articolo di oggi è dedicato alla recensione di questo romanzo!

Trama

Zachary Ezra Rawlins è uno studente del Vermont che un giorno trova un libro misterioso nascosto fra gli scaffali della biblioteca universitaria. Mentre lo sfoglia, affascinato da racconti di prigionieri disperati, collezionisti di chiavi e adepti senza nome, legge qualcosa di strano: fra quelle pagine è custodito un episodio della sua infanzia. È soltanto il primo di una lunga catena di enigmi. Una serie di indizi disseminati lungo il suo cammino – un’ape, una chiave, una spada – lo conduce a una festa in maschera a New York, poi in un club segreto e infine in un’antica libreria sotterranea. Là sotto trova ben più di un nascondiglio per i libri: ci sono città disperse e mari sterminati, amanti che fanno scivolare messaggi sotto le porte e attraverso il tempo, storie bisbigliate da ombre. C’è chi ha sacrificato tutto per proteggere questo regno ormai dimenticato, trattenendo sguardi e parole per preservare questo prezioso archivio, e chi invece mira alla sua distruzione. Insieme a Mirabel, un’impetuosa pittrice dai capelli rosa, e Dorian, un ragazzo attraente e raffinato, Zachary compie un viaggio in questo mondo magico, attraverso miti, favole e leggende, alla ricerca della verità sul misterioso libro. Ma scoprirà molto di più.

Editore: Fazi Editore

Data di Pubblicazione: 16 Luglio 2020

Pagine: 600

Prezzo: 18,50€

Piccola premessa: sarà molto difficile scrivere, per me, questa recensione. Questo libro è tanto, è troppo e le parole non possono bastare per descriverlo, ma ci proverò. Inoltre potete trovare la recensione anche sul mio canale YouTube, QUI!

La storia non è solo una storia, ma un grande intreccio. Non leggiamo solo un libro, ma diversi. Viviamo, in tutto e per tutto quello che vive il protagonista, Zachary. Se lui legge un libro, noi non sappiamo che lui ha provato determinate cose leggendolo, ma le proviamo insieme a lui, perché noi leggeremo gli stessi libri che lui ha letto, e anche qualcosa di più. Leggiamo quindi molteplici libri durante la lettura, e tutto, inevitabilmente, è collegato e si intreccia e si incastra alla perfezione. La narrazione è in terza persona, è un narratore onnisciente a parlare, ma non si concentra soltanto a raccontare quello che vive e affronta Zachary, ma anche quello che succede a Dorian, un coprotagonista, che inevitabilmente è collegato a Zack.

Le descrizioni vanno a formare un’armonia. Ci illustrano in maniera spettacolare tutto quello che succede e tutto quello che ci circonda. Aiutano, in maniera incredibile, insieme al modo di narrare dell’autrice, un’atmosfera da favola e di meraviglia e stupore. Sono poche le autrici o gli autori che sono riusciti a incantarmi in questa maniera, quando un libro mi piace, solitamente, mi prende il loro essere cazzuti che è un sentimento diverso da quello che ho provato leggendo Il Mare senza Stelle, perché è stato come leggere, letteralmente, una favola. Delle letture fatte finora, soltanto un’altra autrice mi ha fatto provare sentimenti simili, ed è stata Laini Taylor.

L’ambientazione è un’altra cosa totalmente fantastica di questo romanzo, è praticamente un inno ai lettori, così come l’intero romanzo. Ci troviamo in un mondo definito dal protagonista stesso in stile Alice nel Paese delle Meraviglie. Prima ci troviamo in un’America qualsiasi, all’inizio nel Vermont, in seguito a Manhattan, la scena però cambia grazie a queste porte che, come ho detto nel precedente articolo dedicato al romanzo, ci portano al Mare senza Stelle. Non posso, però, spiegarvi cosa è, e qual è l’essenza di questo Mare senza Stelle perché rovinerei alcune delle sorprese di questo meraviglioso romanzo. Ci sono cose che, davvero non si possono anticipare, ma vanno scoperte man mano che la lettura avanza in modo da rendere questa lettura, e questa esperienza, completamente godibile.

Parliamo adesso dei personaggi, abbiamo il nostro protagonista Zachary che è un ragazzo davvero fantastico, e non del tipo che lo voglio come book boy-friend, ma proprio come persona e come anima. È stato facilissimo empatizzare con lui dal primo momento, è introverso, ma ha una personalità, a suo modo, solare. Ha un modo di pensare che adoro, e lo vorrei sicuramente come migliore amico nella vita reale. Dorian, il principale coprotagonista è il classico ragazzo misterioso, ma non è misterioso nel modo classico che si vede nei libri, lo è in un modo intrigante ed è difficile non innamorarsi di lui; è un personaggio molto complesso, ha vissuto per parecchio tempo condizionato da altre persone per cui il Dorian che ci troviamo davanti è una persona che ancora sta decidendo come vuole essere. Abbiamo altri personaggi come Mirabel e il Custode, come Elizabeth e Simon, che anche se secondari, si intrecciano in maniera perfetta nella nostra storia e sono indispensabili, perché aiutano a farla andare avanti. Si può anche dire che la storia non ci sarebbe senza loro, ve l’ho detto: tutto, inevitabilmente, è estremamente intrecciato e incastrato.

In fine, cosa penso del Mare senza Stelle? Ho già detto che è un Inno, che è come se fosse stato scritto a posta per noi lettori, per esaltare l’amore per la lettura e per i libri. È un viaggio nel fantastico, dentro il romanzo e dentro sé stessi, davvero è un trip assurdo. È come leggere una favola, all’inizio si è un po’ confusi, pieni di domande, pian piano però si svela l’enorme piano nella sua interezza. Leggendo non il Mare senza Stelle, ma i libri che il protagonista legge, si trovano tante risposte e si incastrano nell’enorme puzzle che stiamo creano nella nostra testa. C’è anche un po’ di romance, che ho apprezzato tantissimo poiché è di quelle storie tenere e delicate e non solo fuoco e passione, l’ho amato sopratutto per i personaggi che coinvolge. Non mi viene tanto da definirla una lettura, ma una vera e propria esperienza che secondo me chiunque, amante dei fantasy o meno, deve fare nella propria vita. Ci si perde nel Mare senza Stelle. Io, dopo aver finito il libro, non posso dirmi soddisfatta né sazia, io sono affamata di questa storia, io sento proprio il bisogno viscerale di averne di più. Posso solo fare un mega applauso a Erin Morgenstern e pregarla di scrivere altri 345550345028 libri così. Per quanto io possa recensire positivamente determinati libri che leggo, so che alcuni di essi presentano determinati difetti, ma in base ai sentimenti che provo durante la lettura, mi trovo comunque a scrivere recensioni da 5 stelle. Pensando al Mare senza Stelle ho provato più volte a cercare dei difetti, ma davvero non ci sono riuscita. Non riesco a trovare falle in questo piccolo pezzo di meraviglia. Il libro termina in maniera totalmente aperta, non critico la scelta, ma ho una sola domanda non risposta, domanda che non posso farvi sapere o farei spoiler. Questo libro dimostra che le storie non hanno mai davvero una fine, perché c’è sempre un prima e un dopo che noi non conosciamo e che non conosceremo. E ci insegna anche che la fine di ogni storia non è altro che l’inizio della successiva.

A questo punto, non posso dirvi altro che ANDATE A COMPRARE IMMEDIATAMENTE IL MARE SENZA STELLE. Non ve ne pentirete. Assolutamente 5 stelle più che meritate. Avete presente quando da bambini chiedevate “quanto mi vuoi bene da 1 a 10?” e voi rispondevate 11? Per me il Mare senza Stelle è assolutamente un 11.

Vi rimando, di nuovo, alle tappe delle mie colleghe di tour. Da catillbooks è tutto, linea allo studio!