Blog Tour: Il Mare Senza Stelle, Erin Morgenstern – Le porte come metafora del viaggio

Annunci

Ciao lettori! In questi giorni, su Instagram non si sente parlar d’altro che del Mare Senza Stelle. Beh, io non faccio eccezione. Corteggio questo romanzo da quando era ancora The Starless Sea, e confesso di aver considerato più di una volta l’idea di acquistarlo in lingua. Fortunatamente sono arrivate in mio soccorso le ragazze di Cronache di lettrici accanite, TwinstaBook, La Biblioteca di Zosma e Love and Reading more, che hanno organizzato questo bellissimo evento, e mi hanno dato modo di parteciparvi. Ringrazio inoltre la casa editrice per aver fornito la copia digitale in anteprima.

Trama

Zachary Ezra Rawlins è uno studente del Vermont che un giorno trova un libro misterioso nascosto fra gli scaffali della biblioteca universitaria. Mentre lo sfoglia, affascinato da racconti di prigionieri disperati, collezionisti di chiavi e adepti senza nome, legge qualcosa di strano: fra quelle pagine è custodito un episodio della sua infanzia. È soltanto il primo di una lunga catena di enigmi. Una serie di indizi disseminati lungo il suo cammino – un’ape, una chiave, una spada – lo conduce a una festa in maschera a New York, poi in un club segreto e infine in un’antica libreria sotterranea. Là sotto trova ben più di un nascondiglio per i libri: ci sono città disperse e mari sterminati, amanti che fanno scivolare messaggi sotto le porte e attraverso il tempo, storie bisbigliate da ombre. C’è chi ha sacrificato tutto per proteggere questo regno ormai dimenticato, trattenendo sguardi e parole per preservare questo prezioso archivio, e chi invece mira alla sua distruzione. Insieme a Mirabel, un’impetuosa pittrice dai capelli rosa, e Dorian, un ragazzo attraente e raffinato, Zachary compie un viaggio in questo mondo magico, attraverso miti, favole e leggende, alla ricerca della verità sul misterioso libro. Ma scoprirà molto di più. Preparatevi a solcare le pagine del Mare Senza Stelle, a perdervi in questo viaggio straordinario attraverso mondi inimmaginabili, che celebra il potere delle storie e l’amore per i libri. Finché il Mare Senza Stelle non scriverà l’ultima pagina.

Editore: Fazi Editore

Data di Pubblicazione: 16 Luglio 2020

Pagine: 600

Prezzo: 18,50€

Come avete potuto intuire dal titolo, l’articolo di oggi fa parte del Blog Tour dedicato a Il Mare Senza Stelle. Gli argomenti trattati in questo tour sono vari, e davvero tutti bellissimi (è stato super difficile scegliere la mia tappa). Leggerete di: simbologia, reincarnazione, il romanzo paragonato a una lettera d’amore, oscurità, personaggi, richiami mitologici e scoprirete cos’è il Mare senza Stelle. Con la mia tappa affronteremo un tema diverso, parleremo delle porte all’interno del romanzo e della porta, in generale, come metafora del viaggio.

In questo romanzo le porte non sono semplicemente una parte di mobilio che ti permette di passare da una stanza all’altra, no. Ti aiutano a compiere dei veri e propri viaggi, viaggi che una persona può fare verso luoghi meravigliosi, ma anche all’interno di sé stessi. Vedremo che, all’interno del Mare capitano momenti in cui ci si trova a immaginare una propria possibile storia, una storia che vorremmo si avverasse, e ci capita di poter effettivamente vedere la storia che si sta immaginando perché siamo noi a raccontare la nostra storia. Quindi un vero e proprio viaggio nell’inconscio, un viaggio alla scoperta di noi stessi, ma anche un viaggio che ci permette di capire se ci ritroveremmo felici in questa storia che abbiamo immaginato per noi stessi.

Le porte di questo romanzo, però non ci accompagnano soltanto verso la scoperta di sé, ma alla scoperta di posti veramente magnifici. In origine le porte (non tutte ovviamente) erano costruite per portare le persone alla Mare senza Stelle. Queste porte non sono molto dissimili dalle porte comuni, si trovano nei luoghi più disparati come deserti o foreste, ce ne sono alcune con i cardini allentati, mentre altre si mantengono da sole, senza il supporto di architetture supplementari.

A un certo punta della storia, non quella che leggiamo nel romanzo, mi riferisco alla storia del Mare Senza Stelle, qualcuno cerca di impedire alle persone di accedervi, e si crea una vera e propria organizzazione volta a distruggere queste porte. Se ne creano dunque di nuove, queste nuove porte vengono dipinte su mura a caso, nella speranza che qualcuno le varchi, e che raggiunga il Mare senza Stelle, accessibile a sempre meno persone.

Adesso vi lascio un piccolo passo del romanzo che, spero, riesca a spiegarvi ulteriormente come si comportano, cosa sono queste porte, ma anche la loro funzione di mezzo, e metafora, per il viaggio.

Queste porte canteranno. Silenziose canzoni da sirena per coloro che cercano ciò che si nasconde dietro di esse.

Per coloro che provano nostalgia verso un luogo dove non sono mai stati.

Coloro che cercano anche se non sanno cosa (o dove) sia ciò che stanno cercando.

Coloro che cercano, troveranno.

Le loro porte li stanno aspettando.

Spero tanto che questo mio approfondimento sul Mare senza Stelle vi sia piaciuto, e che vi abbia incuriositi almeno un po’ su questo romanzo che io ho tanto amato. Vi rimando, inoltre, agli articoli delle mie colleghe!