Il Circo della Notte, Erin Morgenstern – Recensione

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Ciao lettori! Voglio mettermi con la testa e con il pensiero e dedicarmi a un po’ di recensioni arretrate che ho (parliamo di letture risalenti anche a Maggio) perché mi dispiace troppo non essere riuscita a parlarne finora! Avete visto un po’ anche gli articoli di Oreste, insomma, vogliamo rendere il blog più attivo, e mi piacerebbe partire da qui!

Trama

Appare così, senza preavviso. La notizia si diffonde in un lampo, e una folla impaziente già si assiepa davanti ai cancelli, sotto l’insegna in bianco e nero che dice: “Le Cirque des Rèves. Apre al crepuscolo, chiude all’aurora”. È il circo dei sogni, il luogo dove realtà e illusione si fondono e l’umana fantasia dispiega l’infinito ventaglio delle sue possibilità. Un esercito di appassionati lo insegue dovunque per ammirare le sue straordinarie attrazioni: acrobati volanti, contorsioniste, l’albero dei desideri, il giardino di ghiaccio,.. Ma dietro le quinte di questo spettacolo senza precedenti, due misteriosi rivali ingaggiano la loro partita finale, una magica sfida tra due giovani allievi scelti e addestrati all’unico scopo di dimostrare una volta per tutte l’inferiorità dell’avversario. Contro ogni attesa e contro ogni regola, i due giovani si scoprono attratti l’uno dall’altra: l’amore di Marco e Celia è una corrente elettrica che minaccia di travolgere persino il destino, e di distruggere il delicato equilibrio di forze a cui il circo deve la sua stessa esistenza.

Editore: Rizzoli (prima pubblicazione italiana)

Data di Pubblicazione: 11 Gennaio 2012

Pagine: 460

Prezzo: 20,00€

Prima di iniziare vorrei ricordare a tutti che ho conosciuto l’autrice tramite il Mare Senza Stelle, il suo secondo romanzo, che è stato a tutti gli effetti il mio romanzo preferito del 2021. Ho infatti voluto recuperare quasi subito il Circo della Notte, facendomelo regalare per Natale o per il compleanno (non ricordo bene qualche perché vengono nello stesso periodo) e leggendolo poi a Giugno di quest’anno.

Ammetto di essere stata un po’ preoccupata/in ansia per questa lettura perché essendo un’opera vecchia sicuramente presenta una visione dell’autrice precedente al Mare Senza Stelle che, non dimentichiamo, è stato scritto in 8-9 anni e in cui l’autrice ha inserito tutto ciò che ha imparato durante la sua prima esperienza. Avevo paura che non reggesse il confronto e che fosse un po’ sotto tono, ecco. In effetti il Circo della Notte non mi è piaciuto tanto quanto l’ultimo romanzo dell’autrice, ma resta comunque un libro meraviglioso.

La storia è super accattivante e interessante, il circo è al centro di tutto ma allo stesso tempo ci sono un sacco di altri elementi e sottotrame che sono ugualmente al centro di tutto. Un po’ come dire che tutto scaturisce e si incastra con tutto. Così come nel Mare senza Stelle, l’abilità dell’autrice di riuscire a fare ciò mi ha sorpresa ed estasiata. Ritengo che sia una tecnica difficilissima, ma soprattutto che sia veramente impegnativo riuscire a incastrare tutto senza lasciare buchi di trama, situazioni non risolte o domande in sospeso. Erin Morgenstern si è mostrata fin dal suo esordio abilissima in ciò. Fun fact: questo romanzo è stato scritto durante il NaNoWriMo, quindi ritengo che l’impresa sia ancora più riuscita e complicata. Inoltre la storia d’amore è molto bella, molto dolce, ma non stucchevole, e nemmeno classica. È al centro di tutto anche essa, ma allo stesso tempo non si percepisce come tale. È strano, ma leggendo questo romanzo vediamo tante cose, e nulla è davvero quello che sembra.

Le descrizioni sono molto accurate, perfette per immergersi nell’ambientazione e per immedesimarsi nei personaggi. È bellissimo leggere i capitoli dedicati interamente al Circo, le descrizioni e le esperienze, i racconti di chi l’ha vissuto e ce lo spiega attraverso i suoi occhi. Perché diciamo che i capitoli sono divisi un po’ per scene e punti di vista, con qualche scena del circo da un visitatore esterno che ci aiuta ancora di più a capire quel mondo e a viverlo, e a desiderare che sia reale e non soltanto un libro. So che i diritti per un film sono stati venduti, ma la stessa Erin Morgenstern più volte ha affermato che non sa se effettivamente sarà mai realizzato, e soprattutto che lei non ha alcuna voce in capitolo a riguardo. Io spero tantissimo che una trasposizione cinematografica venga fatta per vedere con i miei occhi, oltre che con l’immaginazione e le fanart, questo mondo meraviglioso. L’unica pecca, a mio parere, è che sia tutto un po’ troppo prolisso, un viaggio meraviglioso ma che ha avuto un po’ troppe pause diciamo.

L’ambientazione è bella, spettacolare, ma allo stesso tempo semplice. Perché dico così? Perché ci troviamo effettivamente in un’ambientazione/epoca vittoriana, con tutte le cose che conseguono del tempo, tranne per il fatto che alcune persone sono in grado di utilizzare la magia, e che effettivamente tutti potrebbero, se solo qualcuno glielo insegnasse (poi ovviamente c’è sempre chi è più predisposto e chi meno). La parte spettacolare dell’ambientazione si trova tutta nel Circo, sia perché è in tutto e per tutto il campo di sfida di due maghi, sia perché è come un sogno realizzato, un sogno che non si sapeva nemmeno di avere. Pur odiando tutti i tipi di circo con animali, amo l’idea del circo, mi sa proprio di magia, amo anche il tendone e tutto attorno anche a livello estetico e immaginario, quindi capirete che un’ambientazione come questa è proprio pane per i miei denti. Questo Circo, a differenza dei classici, non ha un’unico tendone e lo spettacolo con gli artisti che si susseguono, ma ha tantissimi tendoni diversi, e in ognuno di essi c’è un artista o un’attrazione specifici, quindi si deve girare e visitare un po’ come un parco giochi, ma non è detto che si riesca a vedere tutto.

I personaggi sono un’altra delle cose che ho adorato immensamente di questa storia. Marco e Celia sono fantastici, unici, il loro amore, la loro sfida sono tutto. Tutto inizia dalla sfida, all’inizio non sapevano nemmeno chi fosse il loro avversario, ma poi tutto diventa un dono, e tutto riporta a loro, e tutto finisce per loro. Basta, non posso continuare o cado negli spoiler. Fatto sta che sono la VITA, sono loro LA coppia, proprio in generale e per sempre. Anche i personaggi secondari sono scritti veramente bene, ed è anche un po’ sbagliato parlare di loro come di secondari dal momento che effettivamente hanno una grande importanza e influenza per questa storia.

In fine, ho trovato il finale molto azzeccato anche se abbastanza aperto, anche se effettivamente non ci viene detto esplicitamente cosa succede a determinati personaggi, ma ci viene solo fatto intuire. Ritengo che questa storia sia realmente unica e meravigliosa, un’esordio che davvero non sembra tale (al massimo solo se si vuole fare un confronto con il Mare senza Stelle, ma neanche poi tanto). Non posso che dare 5 stelline! Mi rendo conto che effettivamente in questa recensione ci sono tantissime cose che non ho nominato, ma se volessi parlare di ogni cosa, veramente non ne uscirei più. Se sentite che questo romanzo possa essere nelle vostre corde, fidatevi, fatevi un regalo, e leggetelo. Vi dico soltanto che io l’ho amato a tal punto da farci una box per il negozio che ho insieme a Oreste!

Review Party: Il Mare senza Stelle, Erin Morgenstern

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Ciao lettori! Rieccomi, oggi, a parlarvi ancora de Il Mare senza stelle, uscito circa 10 giorni fa per Fazi Editore. Il Blog Tour è finito, per cui il mio articolo di oggi è dedicato alla recensione di questo romanzo!

Trama

Zachary Ezra Rawlins è uno studente del Vermont che un giorno trova un libro misterioso nascosto fra gli scaffali della biblioteca universitaria. Mentre lo sfoglia, affascinato da racconti di prigionieri disperati, collezionisti di chiavi e adepti senza nome, legge qualcosa di strano: fra quelle pagine è custodito un episodio della sua infanzia. È soltanto il primo di una lunga catena di enigmi. Una serie di indizi disseminati lungo il suo cammino – un’ape, una chiave, una spada – lo conduce a una festa in maschera a New York, poi in un club segreto e infine in un’antica libreria sotterranea. Là sotto trova ben più di un nascondiglio per i libri: ci sono città disperse e mari sterminati, amanti che fanno scivolare messaggi sotto le porte e attraverso il tempo, storie bisbigliate da ombre. C’è chi ha sacrificato tutto per proteggere questo regno ormai dimenticato, trattenendo sguardi e parole per preservare questo prezioso archivio, e chi invece mira alla sua distruzione. Insieme a Mirabel, un’impetuosa pittrice dai capelli rosa, e Dorian, un ragazzo attraente e raffinato, Zachary compie un viaggio in questo mondo magico, attraverso miti, favole e leggende, alla ricerca della verità sul misterioso libro. Ma scoprirà molto di più.

Editore: Fazi Editore

Data di Pubblicazione: 16 Luglio 2020

Pagine: 600

Prezzo: 18,50€

Piccola premessa: sarà molto difficile scrivere, per me, questa recensione. Questo libro è tanto, è troppo e le parole non possono bastare per descriverlo, ma ci proverò. Inoltre potete trovare la recensione anche sul mio canale YouTube, QUI!

La storia non è solo una storia, ma un grande intreccio. Non leggiamo solo un libro, ma diversi. Viviamo, in tutto e per tutto quello che vive il protagonista, Zachary. Se lui legge un libro, noi non sappiamo che lui ha provato determinate cose leggendolo, ma le proviamo insieme a lui, perché noi leggeremo gli stessi libri che lui ha letto, e anche qualcosa di più. Leggiamo quindi molteplici libri durante la lettura, e tutto, inevitabilmente, è collegato e si intreccia e si incastra alla perfezione. La narrazione è in terza persona, è un narratore onnisciente a parlare, ma non si concentra soltanto a raccontare quello che vive e affronta Zachary, ma anche quello che succede a Dorian, un coprotagonista, che inevitabilmente è collegato a Zack.

Le descrizioni vanno a formare un’armonia. Ci illustrano in maniera spettacolare tutto quello che succede e tutto quello che ci circonda. Aiutano, in maniera incredibile, insieme al modo di narrare dell’autrice, un’atmosfera da favola e di meraviglia e stupore. Sono poche le autrici o gli autori che sono riusciti a incantarmi in questa maniera, quando un libro mi piace, solitamente, mi prende il loro essere cazzuti che è un sentimento diverso da quello che ho provato leggendo Il Mare senza Stelle, perché è stato come leggere, letteralmente, una favola. Delle letture fatte finora, soltanto un’altra autrice mi ha fatto provare sentimenti simili, ed è stata Laini Taylor.

L’ambientazione è un’altra cosa totalmente fantastica di questo romanzo, è praticamente un inno ai lettori, così come l’intero romanzo. Ci troviamo in un mondo definito dal protagonista stesso in stile Alice nel Paese delle Meraviglie. Prima ci troviamo in un’America qualsiasi, all’inizio nel Vermont, in seguito a Manhattan, la scena però cambia grazie a queste porte che, come ho detto nel precedente articolo dedicato al romanzo, ci portano al Mare senza Stelle. Non posso, però, spiegarvi cosa è, e qual è l’essenza di questo Mare senza Stelle perché rovinerei alcune delle sorprese di questo meraviglioso romanzo. Ci sono cose che, davvero non si possono anticipare, ma vanno scoperte man mano che la lettura avanza in modo da rendere questa lettura, e questa esperienza, completamente godibile.

Parliamo adesso dei personaggi, abbiamo il nostro protagonista Zachary che è un ragazzo davvero fantastico, e non del tipo che lo voglio come book boy-friend, ma proprio come persona e come anima. È stato facilissimo empatizzare con lui dal primo momento, è introverso, ma ha una personalità, a suo modo, solare. Ha un modo di pensare che adoro, e lo vorrei sicuramente come migliore amico nella vita reale. Dorian, il principale coprotagonista è il classico ragazzo misterioso, ma non è misterioso nel modo classico che si vede nei libri, lo è in un modo intrigante ed è difficile non innamorarsi di lui; è un personaggio molto complesso, ha vissuto per parecchio tempo condizionato da altre persone per cui il Dorian che ci troviamo davanti è una persona che ancora sta decidendo come vuole essere. Abbiamo altri personaggi come Mirabel e il Custode, come Elizabeth e Simon, che anche se secondari, si intrecciano in maniera perfetta nella nostra storia e sono indispensabili, perché aiutano a farla andare avanti. Si può anche dire che la storia non ci sarebbe senza loro, ve l’ho detto: tutto, inevitabilmente, è estremamente intrecciato e incastrato.

In fine, cosa penso del Mare senza Stelle? Ho già detto che è un Inno, che è come se fosse stato scritto a posta per noi lettori, per esaltare l’amore per la lettura e per i libri. È un viaggio nel fantastico, dentro il romanzo e dentro sé stessi, davvero è un trip assurdo. È come leggere una favola, all’inizio si è un po’ confusi, pieni di domande, pian piano però si svela l’enorme piano nella sua interezza. Leggendo non il Mare senza Stelle, ma i libri che il protagonista legge, si trovano tante risposte e si incastrano nell’enorme puzzle che stiamo creano nella nostra testa. C’è anche un po’ di romance, che ho apprezzato tantissimo poiché è di quelle storie tenere e delicate e non solo fuoco e passione, l’ho amato sopratutto per i personaggi che coinvolge. Non mi viene tanto da definirla una lettura, ma una vera e propria esperienza che secondo me chiunque, amante dei fantasy o meno, deve fare nella propria vita. Ci si perde nel Mare senza Stelle. Io, dopo aver finito il libro, non posso dirmi soddisfatta né sazia, io sono affamata di questa storia, io sento proprio il bisogno viscerale di averne di più. Posso solo fare un mega applauso a Erin Morgenstern e pregarla di scrivere altri 345550345028 libri così. Per quanto io possa recensire positivamente determinati libri che leggo, so che alcuni di essi presentano determinati difetti, ma in base ai sentimenti che provo durante la lettura, mi trovo comunque a scrivere recensioni da 5 stelle. Pensando al Mare senza Stelle ho provato più volte a cercare dei difetti, ma davvero non ci sono riuscita. Non riesco a trovare falle in questo piccolo pezzo di meraviglia. Il libro termina in maniera totalmente aperta, non critico la scelta, ma ho una sola domanda non risposta, domanda che non posso farvi sapere o farei spoiler. Questo libro dimostra che le storie non hanno mai davvero una fine, perché c’è sempre un prima e un dopo che noi non conosciamo e che non conosceremo. E ci insegna anche che la fine di ogni storia non è altro che l’inizio della successiva.

A questo punto, non posso dirvi altro che ANDATE A COMPRARE IMMEDIATAMENTE IL MARE SENZA STELLE. Non ve ne pentirete. Assolutamente 5 stelle più che meritate. Avete presente quando da bambini chiedevate “quanto mi vuoi bene da 1 a 10?” e voi rispondevate 11? Per me il Mare senza Stelle è assolutamente un 11.

Vi rimando, di nuovo, alle tappe delle mie colleghe di tour. Da catillbooks è tutto, linea allo studio!

Blog Tour: Il Mare Senza Stelle, Erin Morgenstern – Le porte come metafora del viaggio

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Ciao lettori! In questi giorni, su Instagram non si sente parlar d’altro che del Mare Senza Stelle. Beh, io non faccio eccezione. Corteggio questo romanzo da quando era ancora The Starless Sea, e confesso di aver considerato più di una volta l’idea di acquistarlo in lingua. Fortunatamente sono arrivate in mio soccorso le ragazze di Cronache di lettrici accanite, TwinstaBook, La Biblioteca di Zosma e Love and Reading more, che hanno organizzato questo bellissimo evento, e mi hanno dato modo di parteciparvi. Ringrazio inoltre la casa editrice per aver fornito la copia digitale in anteprima.

Trama

Zachary Ezra Rawlins è uno studente del Vermont che un giorno trova un libro misterioso nascosto fra gli scaffali della biblioteca universitaria. Mentre lo sfoglia, affascinato da racconti di prigionieri disperati, collezionisti di chiavi e adepti senza nome, legge qualcosa di strano: fra quelle pagine è custodito un episodio della sua infanzia. È soltanto il primo di una lunga catena di enigmi. Una serie di indizi disseminati lungo il suo cammino – un’ape, una chiave, una spada – lo conduce a una festa in maschera a New York, poi in un club segreto e infine in un’antica libreria sotterranea. Là sotto trova ben più di un nascondiglio per i libri: ci sono città disperse e mari sterminati, amanti che fanno scivolare messaggi sotto le porte e attraverso il tempo, storie bisbigliate da ombre. C’è chi ha sacrificato tutto per proteggere questo regno ormai dimenticato, trattenendo sguardi e parole per preservare questo prezioso archivio, e chi invece mira alla sua distruzione. Insieme a Mirabel, un’impetuosa pittrice dai capelli rosa, e Dorian, un ragazzo attraente e raffinato, Zachary compie un viaggio in questo mondo magico, attraverso miti, favole e leggende, alla ricerca della verità sul misterioso libro. Ma scoprirà molto di più. Preparatevi a solcare le pagine del Mare Senza Stelle, a perdervi in questo viaggio straordinario attraverso mondi inimmaginabili, che celebra il potere delle storie e l’amore per i libri. Finché il Mare Senza Stelle non scriverà l’ultima pagina.

Editore: Fazi Editore

Data di Pubblicazione: 16 Luglio 2020

Pagine: 600

Prezzo: 18,50€

Come avete potuto intuire dal titolo, l’articolo di oggi fa parte del Blog Tour dedicato a Il Mare Senza Stelle. Gli argomenti trattati in questo tour sono vari, e davvero tutti bellissimi (è stato super difficile scegliere la mia tappa). Leggerete di: simbologia, reincarnazione, il romanzo paragonato a una lettera d’amore, oscurità, personaggi, richiami mitologici e scoprirete cos’è il Mare senza Stelle. Con la mia tappa affronteremo un tema diverso, parleremo delle porte all’interno del romanzo e della porta, in generale, come metafora del viaggio.

In questo romanzo le porte non sono semplicemente una parte di mobilio che ti permette di passare da una stanza all’altra, no. Ti aiutano a compiere dei veri e propri viaggi, viaggi che una persona può fare verso luoghi meravigliosi, ma anche all’interno di sé stessi. Vedremo che, all’interno del Mare capitano momenti in cui ci si trova a immaginare una propria possibile storia, una storia che vorremmo si avverasse, e ci capita di poter effettivamente vedere la storia che si sta immaginando perché siamo noi a raccontare la nostra storia. Quindi un vero e proprio viaggio nell’inconscio, un viaggio alla scoperta di noi stessi, ma anche un viaggio che ci permette di capire se ci ritroveremmo felici in questa storia che abbiamo immaginato per noi stessi.

Le porte di questo romanzo, però non ci accompagnano soltanto verso la scoperta di sé, ma alla scoperta di posti veramente magnifici. In origine le porte (non tutte ovviamente) erano costruite per portare le persone alla Mare senza Stelle. Queste porte non sono molto dissimili dalle porte comuni, si trovano nei luoghi più disparati come deserti o foreste, ce ne sono alcune con i cardini allentati, mentre altre si mantengono da sole, senza il supporto di architetture supplementari.

A un certo punta della storia, non quella che leggiamo nel romanzo, mi riferisco alla storia del Mare Senza Stelle, qualcuno cerca di impedire alle persone di accedervi, e si crea una vera e propria organizzazione volta a distruggere queste porte. Se ne creano dunque di nuove, queste nuove porte vengono dipinte su mura a caso, nella speranza che qualcuno le varchi, e che raggiunga il Mare senza Stelle, accessibile a sempre meno persone.

Adesso vi lascio un piccolo passo del romanzo che, spero, riesca a spiegarvi ulteriormente come si comportano, cosa sono queste porte, ma anche la loro funzione di mezzo, e metafora, per il viaggio.

Queste porte canteranno. Silenziose canzoni da sirena per coloro che cercano ciò che si nasconde dietro di esse.

Per coloro che provano nostalgia verso un luogo dove non sono mai stati.

Coloro che cercano anche se non sanno cosa (o dove) sia ciò che stanno cercando.

Coloro che cercano, troveranno.

Le loro porte li stanno aspettando.

Spero tanto che questo mio approfondimento sul Mare senza Stelle vi sia piaciuto, e che vi abbia incuriositi almeno un po’ su questo romanzo che io ho tanto amato. Vi rimando, inoltre, agli articoli delle mie colleghe!